Capitolo
10 - La cura
Erano
ormai molte ora che Sibilla stava studiando la formula per l'antidoto. Non le
mancava molto...solo poche aggiunte e sarebbe stato pronto.
Le ci erano volute ore di studio e aveva usato i suoi poteri molte volte per
poter trovare tutti gli ingredienti che si trovavano sparsi per il mondo...il
suo assistente correva da una parte all'altra per recuperare tutto e presto
sarebbe tornato con l'ingrediente finale.
-
Padrona....sono tornato! Ecco la spezia che cercava! - urlò il ragazzo aprendo
la porta dell'ingresso.
- Era ora razza di scansafatiche! Speriamo solo di arrivare in tempo adesso! -
rispose la vecchia rimettendosi al lavoro.
Nel
giro di una mezz'ora tutto era pronto.
- Io vado! E questa volta cerca di non combinare altri pasticci! Non dare nulla
a nessuno chiaro?
Il poveretto annuì terrorizzato. Non avrebbe mosso un dito in assenza della
padrona...una volta era stato più che sufficiente...
Sibilla era pronta a partire...con la sua sfera localizzò l'isola in cui i
saiyan stavano passando le "vacanze" e in pochi attimi stava già
volando ad alta quota in quella direzione.
Dopo
alcune ore finalmente l'isola incominciò a delinearsi davanti a lei.
Tra le mani aveva il sacchetto con l'antidoto...l'aveva preparato in forma
solida...di una polverina...in modo da essere efficace e facile da
somministrare.
Cominciò a scendere di quota e si fermò sulla spiaggia davanti alla casa dei
ragazzi.
Sibilla continuava a pensare al modo appropriato per salvare i suoi amici, ma
sapeva che non avrebbero voluto il suo aiuto spontaneamente, avrebbe dovuto
dargli l'antidoto senza farsi notare. Forse poteva semplicemente soffiarne una
piccola quantità sulla pelle degli interessati in modo da farla assorbire così...si..poteva
funzionare, l'unico problema era che in questo modo l'antidoto doveva essere
preso solo alla fine di un rapporto sessuale...
Sibilla arrossì....questa volta i saiyan erano veramente in debito con lei!
Sospirando cominciò ad avvicinarsi alla casa.
Vicino
al porticato c'erano due persone.
Sibilla si nascose dietro ad un angolo della casa e sbirciò.
Erano Gohan e C18!
Sibilla sussultò. La cosa era più grave di quanto immaginava!
Il ragazzo era sdraiato
a terra e ansimava, la donna completamente nuda era su di lui e si muoveva a
ritmo. Pochi istanti dopo il ragazzo si rialzò con la schiena e si mise a
baciare ovunque l'androide mentre con le mani la faceva aderire di più al suo
corpo. Il ritmo diventava sempre più forte...
Sibilla aprì il sacchetto dell'antidoto....
Non appena i due amanti raggiunsero l'orgasmo la piccola indovina soffiò su di
loro un po' di polverina.
Non appena si fu depositata sulla loro pelle ai due
giovani venne un sonno tremendo e crollarono al suolo senza conoscenza.
Sibilla
espirò l'aria che fino a quel momento aveva trattenuto.
Perfetto! Due erano sistemati!
Senza
perdere tempo Sibilla decise di fare un giro d'ispezione intorno alla casa.
Non appena arrivò sul retrò incontro un'altra coppia. Questa volta si trattava
di Goku e Videl!
La ragazza aveva la schiena appoggiata alla parete e le gambe strette intorno
alla vita dell'uomo. Goku le teneva le mani bloccate contro il muro con le
proprie e la penetrava con potenti spinte del bacino.
Sibilla si nascose dietro ad una roccia aspettando il momento propizio per
agire.
Purtroppo sembrava che i due non volessero proprio smettere! ^^;;; E la
situazione per la vecchietta era oltremodo imbarazzante!
Gli ansiti e i gemiti dei due amanti continuarono per molti minuti ancora...
-
Oh Dio...Goku... -
sussurrò Videl senza più fiato.
Ormai
stava per venire.
Con un altro gemito strozzato Videl sentì l'orgasmo invaderle il corpo, ma il
saiyan non aveva intenzione di smettere. Il suo membro ancora duro ed eccitato
continuava a penetrarla senza esitazioni con un ritmo sempre più serrato.
- Oh ...oh....basta..ti prego... - implorò lei, ma Goku la guardò. Aveva il
corpo lucido dal sudore e il respiro ansante eppure ancora pieno di vigore.
- Mi spiace non posso! - disse - Devo...devo...riuscire...
Anche la sua voce s'incrinò.
Il suo corpo venne avvolto dall'aura del super saiyan e mentre la donna gli si
stringeva ancora più forte contro, Goku iniziò a tartassarla di spinte
violentissime.
Quando finalmente anche la sua passione si fu placata i due caddero a terra
ansanti.
Sibilla approfittò dell'occasione propizia. Prese velocemente un po' di
polverina e le soffiò sopra i corpi dei due amanti che nel giro di pochi
secondi sprofondarono in un sonno senza sogni.
Sibilla
terminò il giro della casa senza trovare traccia di altre persone.
Decise così di entrare direttamente in casa.
Nel salotto trovò una nuova coppia. Questa volta si trattava di Crili e Pan.
La bambina era sdraiata sul divano, mentre il ragazzo era in ginocchio tra le
sue gambe. Sibilla si nascose dietro ad una delle poltrone, ma si accorse troppo
tardi che i due stavano appena cominciando. Crili infatti si stava abbassando i
pantaloni della tuta e con una mossa decisa le strappò le mutandine.
Il ragazzo la penetrò e Pan iniziò a gemere. Sibilla non avendo alcuna
intenzione di aspettare lì nascosta per tutto il tempo decise di andare a
cercare prima gli altri.
Così si diresse senza farsi vedere nelle stanze successive.
Cercò in cucina ma non vi trovò nessuno. In biblioteca nemmeno. Al piano
inferiore mancavano soltanto lo sgabuzzino e uno dei bagni.
La vecchia provò nello sgabuzzino ma anche lì non trovò nessuno. Alla fine
aprì lentamente la porta del bagno e avvertì dei gemiti sordi. Ne aveva
trovati altri due...
I
suoi muscoli erano così duri, era possente, forte e virile. Superava ogni
immaginazione. Ma con lei era stato anche crudele la prima volta, eppure Bra non
sognava altro che sentirlo di nuovo dentro di sè.
Vegeta. Vegeta. Quel nome le rimbombava nelle orecchie come l'acqua della doccia
che le cadeva delicatamente sul corpo nudo.
E come per magia...eccolo apparire di fronte a lei.
Completamente nudo, splendido nella sua mascolinità.
Con le braccia la sollevò di alcuni centimetri portando la sua virilità
all'entrata palpitante del suo corpo. Gli era bastata una potente spinta per
sprofondare in lei. Bra gemette mentre con le braccia gli si aggrappava sulla
schiena.
Chiuse le sue gambe intorno a lui e si lasciò andare al ritmo frenetico del
loro amplesso.
Sibilla
scosse la testa. Non riusciva a credere a quello che vedeva.
La polverina che il suo assistente aveva dato a quelle bambine era di una
potenza spaventosa.
Il rumore del getto d'acqua e dei gemiti dei due coprirono il rumore della porta
che si apriva. Non appena i due urlarono nel momento del loro massimo piacere,
Sibilla riuscì a usare l'antidoto. Vegeta e Bra scivolarono lentamente sul
fondo della doccia.
Sibilla sospirò...ce la stava facendo. Ora doveva tornare in salotto e vedere a
che punto erano gli altri due.
Fortunatamente anche Pan e Crili sembravano aver terminato. Una mossa abile e i
due dormivano come angioletti sul divano.
La vecchia indovina si rese conto che le mancavano solo Chi Chi, Bulma, Goten e
Trunks.
Probabilmente erano al piano superiore.
Chi
Chi stava riposando nella sua stanza.
Si
era addormentata sopra il suo letto e dalla stanchezza non era nemmeno riuscita
a mettersi la camicia da notte.
Goten
vi era entrato con l’unico scopo di farsi preparare un pasto decente ma la
visione della donna sul letto gli aveva tolto completamente l’appetito…o
meglio…aveva variato notevolmente il significato della parola
“appetito”…
Socchiuse la porta, ma non chiuse per evitare rumori inutili. Poi si avvicinò
alla finestra e socchiuse anche le persiane facendo cadere la stanza in
penombra.
Il ragazzo si svestì rapidamente e sorridendo si avvicinò alla donna. Mentre
andava da Bulma aveva visto suo fratello e la madre divertirsi un mondo e ora
lui non voleva essere da meno.
Riuscì a farle allargare le gambe e lentamente le aprì i vestiti.
Iniziò a massaggiarla con delicatezza e il corpo di Chi Chi reagì
all’istante nonostante la sua mente fosse ancora addormentata.
Il seno, il ventre, le cosce, Goten esplorò e assaporò ogni centimetro di
pelle prima di sedersi sopra di lei.
Chi Chi gemeva…probabilmente credeva di sognare.
Quando Goten entrò in lei, la donna strinse forte le coperte con le mani e
ansimando iniziò a muoversi insieme a lui.
Nello stesso istante, a pochi metri da quella stanza, Trunks era seduto sulla
sedia della sua scrivania ed eccitato dai gemiti dell’amico che si udivano
distintamente si stava aprendo la zip dei pantaloni.
In quel momento la porta si aprì e apparve Bulma, vestita solo della sua pelle.
La
vecchia Sibilla arrivò cautamente in cima alle scale.
Sentiva dei rumori in due stanze. Finalmente aveva trovato anche gli ultimi
quattro.
Certo che quella situazione aveva dell’inverosimile. Non avrebbe mai pensato
che uno scherzetto di quelle due bambine pestifere avrebbe portato a quel
disastro.
Si avvicinò ad una delle porte e la scostò di pochi centimetri per controllare
la situazione.
Sul letto vi erano Chi Chi e suo figlio Goten.
Sibilla arrossì, ma tirò subito fuori il suo sacchetto con l’antidoto e si
preparò a scattare non appena si fosse presentata l’occasione giusta.
Vide il loro ritmo farsi più serrato e quando il ragazzo crollò sopra il corpo
caldo e sudato della donna con un sospiro soddisfatto, si precipitò
all’interno soffiando sopra i due la polverina.
Non si accorsero di nulla e piombarono in un sonno profondo.
Intanto
Bulma e Trunks erano nel mezzo del loro amplesso.
Trunks
era ancora seduto sulla sedia mentre teneva Bulma in braccio rivolta verso di
lui. Bulma si muoveva su e giù mentre con le labbra torturava il collo e il
viso del ragazzo.
- Ahh..si…. – gemette Trunks – Sei così calda mamma!
Bulma sospirò di piacere mentre iniziava a muoversi più in fretta.
Sibilla
intanto era uscita dalla camera di Chi Chi e si era diretta verso l’ultimo suo
obiettivo.
Stavolta la porta era chiusa e anche con la chiave…non poteva in alcun modo
vedere quello che stava succedendo all’interno. Decise quindi di usare i suoi
poteri. Scese dalla sfera magica e pronunciò la formula. Pochi istanti dopo
apparvero le immagini…
Arrossì fino alla radice dei capelli…
Ehm…forse era meglio smetterla di spiarli e cercare un modo per entrare nella
stanza senza farsi sentire.
Uscì dalla finestra del corridoio e fece il giro della casa volando.
Appena trovò la finestra che cercava s’intrufolò nella stanza e si nascose
dietro le tende che fortunatamente arrivavano fino al pavimento.
Dovette aspettare un buon dieci minuti prima di poter agire…ma alla fine…
Ecco fatto! Sono tutti sistemati!
Sibilla uscì dalla stanza e tornò verso il piano terra.
- Ora bisogna solo aspettare che si sveglino…