Capitolo 1

 


 
L’autobus si fermò proprio in mezzo ad uno sperduto villaggio di campagna. Non era segnato nemmeno sulla cartina.
Quando le porte automatiche si aprirono ne scese un solo passeggero. La ragazza bionda aveva con se solo una piccola sacca contenente un abito di ricambio. Lentamente si avviò verso la piazzetta centrale. Era ancora presto e poca gente si avviava per le strade semi-deserte.
Grazie al bigliettino che Rea le aveva dato Bunny si inoltrò verso un boschetto dove c’era il famoso albergo. Le amiche le avevano raccontato una storia assurda e alquanto imbarazzante a cui lei non credeva assolutamente, ma la curiosità aveva avuto il sopravvento e non era riuscita ad impedirsi di andare a controllare di persona.
Scosse la testa ancora incredula.
A quanto dicevano Rea e le altre quel luogo non era un hotel normale…ma nascondeva un segreto.
Prima di tutto…non tutti potevano vederlo! Che assurdità! Come si faceva a non scorgere un albergo?
Poi una volta entrati non si poteva uscirne fino alla fine del soggiorno…e lei aveva prenotato per ben due giorni! E poi…la cosa più sconvolgente di tutto era che…l’interno era proiettato in una diversa dimensione spazio-temporale in cui non si aveva più il controllo del proprio corpo!
Marta le aveva raccontato con abbondanza di particolari, pensò Bunny arrossendo, che quando loro quattro vi erano andate la prima volta erano rimaste sconvolte…le più nascoste e perverse fantasie sessuali delle persone che entravano la dentro venivano materializzate. E la persona doveva parteciparvi attivamente!
Bunny quando aveva sentito quella sciocchezza si era un po’ risentita!
- Ehi! Ma cosa credete? Non sono mica una prostituta!
Amy aveva riso.
- Ma no! Cosa ti viene in mente? In quell’albergo puoi fare quello che vuoi, puoi provare tutte le sensazione esistenti attraverso il tuo corpo, puoi realizzare qualsiasi tuo sogno perverso…ma una volta uscita da lì…è come se non fosse successo nulla! Le verginelle che entrano lì ne escono ancora tali…nonostante abbiano provato i piaceri del sesso più volte!
Bunny si era zittita…non poteva essere vero!
Mentre ricordava la conversazione con le amiche Bunny arrivò davanti al fantomatico albergo.
L’esterno era normalissimo. Anche se era molto più grande di quanto si fosse aspettata…poteva vedere l’immenso giardino posteriore…la piscina…il gazebo…eppure non riusciva a vedere nessun cliente.
- Che strano! – pensò.
Poi lentamente si avvicinò all’entrata. La porta automatica si aprì silenziosamente. Bunny si arrestò un attimo con qualche ripensamento nella testa.
- Farò bene? – ma all’improvviso il sogno che continuava a tormentarla riapparve cancellando ogni suoi dubbio residuo.
 
Anche nella hall tutto era deserto. Si avvicinò al banco della reception e fece suonare leggermente il campanellino per attirare l’attenzione di qualcuno.
Qualche istante dopo un strano vecchietto con la barba lunga uscì dalla porta che c’era dietro al bancone.
- Oh buongiorno signorina! La stavamo aspettando!
- Buongiorno! – rispose timidamente Bunny.
- Ha fatto buon viaggio? – continuò gentilmente l’uomo.
Bunny annuì con la testa poi disse:
- Buono grazie!
- Bene! Ecco le chiavi della sua stanza! E’ la 1. Proprio la prima in quel corridoio a destra. Può lasciare qui il suo bagaglio, ci penserà un facchino a portargliela!
Bunny prese la chiave e si diresse lentamente verso la porta indicatagli. Poco prima di entrare si voltò per chiedere a che ora venivano serviti i pasti…ma la hall era di nuovo deserta.
 
Sospirando ormai rassegnata Bunny aprì lentamente la porta della stanza. L’interno era luminoso e arieggiato. La stanza era più grande di quanto si fosse aspettata…sembrava una mini-suite! Il letto era a baldacchino e dalla finestra si poteva uscire su un grazioso terrazzo da cui si aveva una vista fantastica sulla piscina.
Bunny guardò l’orologio…erano solo le otto del mattino. Aveva tutta la giornata a disposizione..cosa poteva fare?
Mentre si stava voltando per rientrare in camera notò che all’angolo destro del terrazzo c’era un piccolo cancelletto. Incuriosita lo aprì e con stupore vide una piccola scala che portava direttamente nella zona piscina.
Decise così di cominciare con un giro turistico dell’albergo…sembrava davvero un posto carino…probabilmente le sue amiche avevano voluto farle uno scherzo raccontandole quella storia assurda. Rise di se stessa per la propria ingenuità.
Scese con tranquillità le scale, ma arrivata in fondo si bloccò di colpo.
Aveva sentito degli strani rumori.
Con lentezza iniziò a voltare il viso in direzione degli sdrai che si trovavano proprio sotto il suo balcone e non appena vide quello che stava succedendo si paralizzò.
Due ragazze…completamente nude…stavano…stavano…
Avrebbe voluto chiudere gli occhi ed andarsene subito, ma i suoi piedi erano come incollati e le palpebre non accennavano a volersi muovere.
Le due ragazze sembrarono percepire la sua presenza e si voltarono verso di lei.
Erano…HELES e MILENA!
Bunny aprì la bocca per parlare ma nessun suono uscì dalla sua gola ormai secca.
Le due le sorrisero tranquille poi tornarono a baciarsi appassionatamente senza più degnarla di uno sguardo.
Heles iniziò ad accarezzare Milena sulle gambe e sul seno. Milena emetteva deboli gemiti di piacere mentre le sue mani correvano su e giù sulla schiena liscia della compagna.
Pochi istanti dopo Heles si alzò di qualche centimetro e penetrò l’amica con le dita. Milena si lasciò sfuggire un piccolo gemito di dolore poi iniziò a muoversi al ritmo della mano di Heles.
Bunny continuava a fissare la scena senza riuscire a muoversi o a staccare lo sguardo.
“Ma che diavolo stà succedendo?” continuava a chiedersi la giovane guerriera.
All’improvviso però la sensazione paralizzante che provava si trasformò in un’incredibile calore. Si sentì avvolgere tutto il corpo e mentre si appoggiava al muro avvertì il suo corpo ardere dall’eccitazione…proprio come le capitava nel sogno!
Tornò a concentrarsi davanti a sé…ma le due ragazze erano ancora lì…sempre più eccitate. Vide Milena sollevarsi a succhiare con golosità i capezzoli della compagna, mentre Heles le passava una mano fra i folti capelli scuri.
Bunny non riuscì ad evitarlo…la sua mano destra iniziò a muoversi sotto la sua camicetta e iniziò a strofinarsi con delicatezza il seno mentre gli occhi restavano incollati a quello spettacolo.
Ormai Heles e Milena erano arrivate al limite…quando finalmente raggiunsero l’orgasmo tornarono a sdraiarsi completamente esauste sullo sdraio.
Bunny che ancora incredula continuava a giocare con il suo seno riuscì a spezzare quella strana sensazione che la teneva incatenata a quel muro e senza pensare corse di nuovo nella sua stanza.
Una volta arrivata nella stanza Bunny chiuse la finestra e si gettò sul letto. Era senza fiato. Aveva sognato quello che era successo? No…il suo corpo eccitato era la prova che non aveva sognato!
Le parole delle amiche le tornarono in mente…che quella storia corrispondesse alla verità? E se si…che doveva fare ora? Lasciarsi andare a quelle sensazioni peccaminose oppure cercare di resistere? Anche se dubitava fortemente di riuscirci visto in che modo il suo corpo reagiva….
Ancora confusa si alzò e si diresse verso il bagno per darsi una rinfrescata.
Il bagno era tutto color rosa pastello e sullo scaffale c’erano un sacco di essenze. Si lasciò cullare dall’acqua tiepida per alcuni minuti, poi si asciugò e con ancora l’accappatoio addosso si diresse verso l’armadio dove magicamente apparvero i suoi vestiti.
Quando si voltò vide che non era più sola…
Sul letto c’era qualcuno…
 

 

 

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