Questa è un’altra
Fan Fiction inventata da me e si basa su Kodomo no Omocha. È interamente
inventata dalla sottoscritta, ed è la continuazione della FF precedentemente
scritta da me “Bentornato Akito”. Se non l’avete ancora letta la potete
trovare nel sito http://members.xoom.it/barbarapage . Posso anke farvela avere,
basta ke mi scrivete una email all’indirizzo arzigogola@yahoo.it
.
I personaggi ke nominerò:
Sana Kurata (Rossana Kurata)
Akito
Hayama (Heric Akito)
Rei
(Robby)
Misako
Kurata/Mama (la sig.ra Cathrine)
Tsuyoshi
(Terence)
Aya
(Alissa)
Asako
(Alissia)
Natsumi Hayama (Nelly, la sorella di Heric)
Takaishi (Jeremy, il ragazzo di Funny)
Fuka
(Funny)
Prima di iniziare vorrei precisare una cosa. In Giappone le persone che non
hanno molta confidenza si chiamano x cognome (alle elementari Sana chiama il
“teppista” Hayama, e non Akito come quando sono messi insieme), tra amiche
si chiamano x nome con l’aggiunta di qualche suffisso (ad es. –chan), e
quando c’è uno stretto legame (fidanzati, genitori-figli) solo col nome.
<<questo è quello ke ricordo di ciò ke ho letto nei vari siti, non so se
sono stata esauriente>>
§§§§§SAN
VALENTINO§§§§§
Quella mattina Sana si svegliò
euforica. Non si mise a sbraitare al suono della sveglia, anzi la spense e,
sorridendo, si alzò e andò verso la finestra. “E’ proprio una bella
giornata” esclamò, anke se fuori c’erano nubi enormi e aveva appena smesso
di piovere; si lavò, si vestì e fece colazione. Vedendola uscire così presto
Rei e Misako rimasero a bocca axta: ma come, era domenica, loro erano ancora in
pigiama e Sana stava uscendo??? “Sarà un disturbo della crescita” esclamò
Rei, beccandosi una martellata in testa da parte di Misako. “Non dire certe
cavolate, Rei, o stai ancora dormendo???” lo rimproverò Misako “Oggi è il
13 febbraio!!! È meglio che vai a comprare il regalo x Asako!!!”. Oh, già!
Mi sono dimenticata di precisare che tutto ciò si svolgeva la vigilia del
giorno degli innamorati!!! Sana quel giorno avrebbe potuto ricevere 4000
martellate di Mama, ma nulla le importava. Quello era il primo San Valentino ke
trascorreva con un ragazzo. Con il SUO ragazzo. Con Akito. Non avrebbe preso la
ricorrenza alla leggera, come quando, alle elementari, regalò un pacco di
cioccolatini senza motivo a Tsuyoshi, causando nell’amico una reazione…
ehm… inaspettata. No, avrebbe trascorso tutto il 14 Febbraio con Akito. Mmmm…………
era un’idea molto interessante… avrebbero guardato le stelle e poi…
“Smettila Sana, sei ancora piccola x pensare a certe cose!!!”. Sana ormai
aveva 16 anni. Stava con Akito <<vedi “Bentornato, Akito”>> e
viveva felice la sua vita. Era elettrizzata al pensiero del San Valentino.
Quella mattina era uscita presto x comprare il regalo al suo ragazzo. Comprò un
pacco di cioccolatini a forma di cuore (^__^) e un nuovo kimono. “… Kissà
come passeremo la giornata…” Sana era “ossessionata” da questi pensieri,
tra l’altro molto piacevoli. Si era pure fermata a firmare qualke autografo e
a comprare l’ultimo CD di Missy Cool e Lady Funny, e così aveva xso tempo.
Era ora di pranzo e doveva tornare a casa. Era vicino a casa. Era vicina a un
negozio. Non aveva fatto molto caso a ki stesse passando dall’altra parte
della strada, ma qualcosa attirò il suo sguardo da quella parte. E vide lui,
Akito, fermo davanti a un portone. Fu spinta dall’istinto di attraversare la
strada e andare ad abbracciarlo. Ma poi notò un particolare poco piacevole. Era
con una ragazza: alta, capelli biondi e lisci, + grande di loro, ben
proporzionata. Ma ki era??? “Forse è un’amica di Natsumi…” pensò una
Sana poco convinta…. Ma, se fosse stato così, xkè la ragazza era con Akito???
Volendo vederci kiaro, con il cuore in gola, si avvicinò, in modo da poterli
sentire. A un certo punto successe qualcosa di inaspettato. Akito abbracciò la
ragazza e le disse “Grazie di tutto, Marta. Sei stata fantastica. Non lo
dimenticherò mai”. “Oh, non preoccuparti, Akito!!! È stato un
piacere!!!”. Sana sbiancò. Le caddero i sakketti dalle mani. Lui l’aveva
kiamata x nome, e anke lui. Oddio. Sana era sconvolta, si sentì morire.
Nonostante si reggesse a malapena in piedi, raccolse i sakketti e corse verso
casa + velocemente possibile. Le si riempirono gli okki di lacrime. Arrivata a
casa, si chiuse nella sua stanza. Prese la foto di Akito ke c’era sul
comodino, la prese e l’abbracciò forte. Poi la gettò a terra e scoppiò a
piangere. Pianse a lungo. Non ne parlò con nessuno, disse solo a Rei ke non
aveva appetito. Ad un certo tempo squillò il telefono: era x lei. Sana si
asciugò le lacrime e, con voce + naturale possibile, disse con voce flebile
“P-pronto? Parla Sana Kurata”. “Ciao amore, sono io”. Sana rabbrividì.
“Ke vuoi?” disse, glaciale. Akito era sopreso x il comportamento di Sana, ma
non si perse d’animo. “Allora, Sana, domani è un giorno importante… ke ti
va di fare???”. “Sono impegnata”, mentì Sana. “Ah…” povero Akito,
non capiva il comportamento di Sana. “Beh, vedi, io vorrei vederti…”. Sana
sentì le lacrime agli okki. “Hai ancora il coraggio di telefonarmi dopo
quello ke mi hai fatto??? Sei un mostro!!! Sai, ora ke ci penso devo dirti una
cosa importante: addio, Hayama, non voglio + saxne di te, è finita. E non
provare a telefonarmi”. E gli bloccò il telefono in faccia, scoppiando a
piangere. Lui l’aveva tradita, e lei era stata ferita, e ora lui voleva pure
fare il doppio gioco. Sxava solo ke sarebbe stato felice con quella. Quelle
parole le erano uscite senza motivo, dettate dalla rabbia. Disse a tutti di non
passarle le telefonate di Akito. Il giorno dopo aveva il morale a terra, cosikkè
kiese alla sua amica Mami, anke lei sola x il giorno di San Valentino, di uscire
nel pomeriggio. Gliel’avevano kiesto pure Tsuyoshi, Aya, Fuka e Takaishi, ma
la deprimeva il fatto di uscire con due coppiette felici. Akito aveva provato
tutta la mattina a parlarle, ma lei l’aveva abilmente evitato. Il pomeriggio
cercò di distrarsi con Emiru, ma era un po’ difficile con innamorati ke
sbucavano da tutte le parti, i cioccolatini e i biglietti di San Valentino
dapxtutto. Ad un tratto vide qualcuno seduto in un bar, un volto familiare. Era
Marta, la nuova ragazza di Hayama. Le venne una fitta al cuore. Stava baciando
un altro. Eh, no!!! Non le andava proprio giù ke quella tradisse Hayama
<<sembra una cosa patetica, ma Sana ama ancora Akito>>. Trascinando
Emiru entrò nel bar e si avvicinò a quella ragazza: “Scusa, ma tu non sei la
nuova ragazza di Hayama???” disse Sana. “Come, scusa???”, kiese Marta,
incredula. “Amore, ke cos’è questa storia??? E ki è questa???”, kiese il
ragazzo. “Non lo so!”. “Mi kiamo Sana Kurata, e sono la ex-ragazza di
Hayama, o Akito, come preferisci kiamarlo” disse Sana, + furiosa ke mai. “e
ora puoi dirmi ki sei tu???”. La ragazza sfoderò un sorriso a 32 denti,
sembrava appena uscita da una rivista di moda. “Oh, la famosa Sana! Sai Akito
mi ha parlato molto di te! Piacere, Sana. Mi kiamo Marta. Hayama Marta”. Da
quel momento fu tutto kiaro a Sana (anke xkè Marta era molto simpatica a le
raccontò tutto). Marta era la cugina italiana di Akito, ed era venuta in
vacanza in Giappone col suo ragazzo, Roberto. Akito le aveva kiesto aiuto x il
regalo di San Valentino x la sua ragazza, a cui teneva molto. Nel frattempo era
scoppiato un temporale. Sana kiese a Marta dove poteva trovare Akito. Era a
lezione di karate. Sana ringraziò la ragazza e si scusò x tutto il casino ke
aveva procurato, e anke con Emiru xkè aveva qualcosa di molto importante da
fare. Nonostante il temporale, Sana corse a xdi fiato fino alla palestra di
Akito. Spalancò la porta, e tutti i karateki la guardarono increduli e con uno
strano sguardo, che defrinirei… beato. Akito la vide e rimase sbalordito.
“Akito…” Sana stava piangendo. “Scusa…”. Alkè la ragazza corse x la
stanza, abbracciò Akito e gli diede un bacio mooolto lungo e mooolto profondo
<<ripeto l’espressione xkè è quella ke rende meglio l’idea (non so
se mi spiego… ^__^)>>. Solo dopo di ciò Sana si rese conto di essere
completamente inzuppata, compresa la maglietta bianca ke aveva messo quel
giorno, senza reggiseno <<una sua vekkia abitudine>>. “Cazzo…”
pensò imbarazzata come non mai. Ora si spiegavano gli sguardi “beati” dei
ragazzi (Akito compreso ^__^). E, coprendosi dietro Akito, cercò di darsi un
contegno e uscì dalla stanza. Aspettò ke Akito finisse la lezione, poi col
motore il ragazzo accompagnò Sana a casa a cambiarsi. Sana prese anke il
regalo. Dopo avere spiegato tutto al ragazzo, Sana si sentiva una stupida, ed
era mortificata x come lo aveva trattato. Akito la prese tra le sue braccia e le
sussurrò un dolcissimo “Ti perdono…”. Sana prese il regalo e glielo
porse. A lui piacque molto. “Sai- disse Sana- non fanno il sushi in una
scatola adatta a San Valentino…”. Si misero a ridere. Akito le diede il suo
regalo, timidamente. Lei lo aprì, curiosa come non mai. Era una catenina
d’argento con un ciondolo a forma di cuore con inciso “A Sana” sul
davanti. Se lo apri leggi “A colei che ha illuminato la mia vita, con immenso
amore, per il primo di tanti San Valentino insieme. Akito”. A Sana scese una
lacrima. Gli gettò le braccia al collo e lui le asciugò la lacrima. “Si può
fare qualcosa di + costruttivo per San Valentino” disse Akito. “Ad
esempio???” kiese Sana con malizia. “Mangiare il sushi”. Sana prese il
martelletto e colpì il ragazzo. “Oppure- aggiunse Akito, dolorante- questo”
e la baciò, facendola rinascere. Trascorsero la notte a guardare le stelle e si
svegliarono insieme <<ma non aspettatevi ke abbiano fatto quella cosa ke
ci saremmo aspettati… in fondo sono “casti”… e cmq se volete di quello
vi racconterò un’altra volta ^__^>>, + felici ke mai di trascorrere un
altro giorno meraviglioso insieme.
THE END
Sxo ke vi sia piaciuto, fatemi saxe!!! Baci-baci by Lady Funny…