Episodio
2
Rich, scese le
scale, un po’ assonnato. Era impossibile dormire con quell’impiastro di
Mark. Li avevano messi nella stessa camera e tutto per colpa della principessa
Megan che aveva preteso di dormire da sola. Mark russava terribilmente ed era
anche sonnambulo. Sbuffò. A quella ragazza dava così fastidio fare una
cortesia a qualcuno dormendo nella stessa camera della sorella? In quel momento
l’oggetto dei suoi pensieri gli passò davanti: aveva un trucco molto più
leggero della sera prima che non nascondeva gli occhi rossi e gonfi. Richard si
sentì improvvisamente angosciato, senza un apparente motivo. Mark comparve
improvvisamente alle sue spalle distraendolo dai suoi pensieri:
- Ciao!! – lo salutò con una pacca a sorpresa sulla schiena, che lo fece
rotolare giù per gli scalini rimanenti. Richard lo incenerì con uno sguardo:
- E’ ora di uscire – disse seccato.
La scuola era a dieci minuti a piedi da casa Ryan. Meg precedeva i due ragazzi
in un silenzio funereo.
- Si può sapere dov’è finita tutta la tua allegria di ieri sera? – ebbe il
coraggio di chiedere Mark. La ragazza si bloccò. Rich e Mark cominciarono a
sudare freddo.
- Oh, Rhett, dopotutto domani è un altro giorno! – recitò sarcastica Megan.
- Hai un futuro come attrice – commentò volutamente Richard. A Meg sembrò
che dietro a quella battutina si nascondesse la consapevolezza della verità. Lui
sapeva? No, era impossibile!
Continuò il suo cammino con noncuranza, ma alle sue spalle, sentiva lo sguardo
penetrante di Rich bruciarle la schiena.
Prima di
varcare la soglia dell’edificio, Meg si voltò verso di loro:
- Statemi lontani d’ora in poi – li ammonì.
- E perché dovremmo, scusa? – le chiese Mark.
- Semplice – replicò Megan con noncuranza senza però guardarli – Mi
vergogno a farmi vedere con voi – dichiarò gelida, poi entrò. Fu come se una
secchiata d’acqua li colpisse in pieno.
- Sh%it! -
esclamò Mark tra i denti, con rabbia. Poi la seguirono all’interno
dell’edificio.
Quella maledettissima ragazza era tutta una contraddizione!! Un attimo sembrava
un pulcino indifeso, un secondo dopo era la strega cattiva di una qualche fiaba.
Rich era quasi sicuro che in realtà fosse una vergognosa bambina viziata,
nient’altro! Ma chi si credeva di essere? Era furioso. Si sentiva umiliato ed
offeso.
Affrettarono il passo; ora solo qualche metro li separava:
- Hai visto quella? – bisbigliò una ragazza.
- Sì, ha gli occhi tutti rossi – replicò un’altra.
- Forse si buca, meglio starle alla larga!
- Tanto non ha molto da vivere, è più di un anno ormai che va avanti con
questa storia! – assentì una terza poco lontano.
Mark guardò Rich ad occhi sgranati, e lo stesso faceva il cugino con lui. Tutte
le persone vicino alle quali passava Megan cominciavano a dire cose terribili
sul suo conto…al suo passaggio tutti si spostavano e iniziavano a bisbigliarle
alle spalle. Meg sicuramente non era stupida e se ne accorgeva, ma
orgogliosamente teneva la testa alta e camminava elegantemente.
Rich non poté impedirsi di ammirarla per quello che faceva, né di lanciare
occhiatacce a destra e a manca verso chi parlava a sproposito. Era il minimo che
potesse fare.
- Che ci abbia detto quelle cose per proteggerci? – Mark espresse con quella
domanda i pensieri più reconditi di Richard.
- Io non penso un bel niente. – gli rispose bruscamente, ma sul suo viso era
possibile leggere ciò che pensava in realtà. Mark sorrise: suo cugino era
difficile da comprendere, ma lui ci riusciva perfettamente. Quella ragazza lo
aveva colpito.