Titolo: "A Thought Of What If Squall Leaves Rinoa For A Mission..." 
Autore: AngelStorm (new_eve_nov@yahoo.com)
Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono a Squaresoft.
Categoria: FF8, Romance, Squall/Rinoa.

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"A Thought Of What If Squall Leaves Rinoa For A Mission..." 

"Quante volte ti devo dire che non puoi venire? Per Hyne, Rinoa! Ti sei appena ristabilita!” Squall cercava di far ragionare Rinoa.

“Non puoi… non sono una bambola, Squall! Sono una SeeD! Posso combattere!” sbraitava lei, frustrata.

“Rimarrai qui. Per nessun motivo ti permetterò di partecipare a questa missione. Sono il Comandante, Rinoa.” La ammonì. Ma non bastò.

“E allora? Questo significa che hai il diritto di lasciarmi qui?!” gli chiese con furia.

Hyne… perché deve essere così testarda?

“Se lo voglio.” Disse. Era la fine. Sapeva che non sarebbe riuscita a farlo ragionare.

“Sei ancora una volta troppo protettivo, Squall. Sai che lo odio…” Gli disse lentamente, combattendo contro le lacrime.

“Rinoa…” cominciò.

“Bene. Vattene. Ti odio!” Disse, voltandosi e scappando via. Squall sospirò, frustrato. Avrò sbagliato? No. La voglio solo sapere al sicuro.

“Squall! E’ ora!” gli urlò Zell, che era accanto alla Lagunarok. Squall corse verso Zell. Spero che capisca…
”Rinoa è arrabbiata…?” gli chiese cautamente Zell, quando la Lagunarok partì.
Squall annuì. Quistis si sporse da dietro la sua sedia.

“Non puoi farci niente, Squall. Ieri ha avuto la febbre alta… non può combattere.” Disse.

“Lo so. E’ solo che… Non è mai stata così arrabbiata…  Non l’ho mai abbandonata prima d’ora….” Replicò Squall.

“Non puoi lasciare che questo problema ti turbi, Squall. Ricorda che abbiamo una missione da compiere.” Disse Seifer, scambiando un’occhiata con Quistis.

“Faranno meglio a rifilarci un buon combattimento…” borbottò Squall tra i denti. Non ho lasciato a terra Rinoa per NULLA.

Intanto Rinoa piangeva silenziosamente nella sua stanza, abbracciando il suo cuscino. Odio essere abbandonata in questo modo… disse quietamente. Come ha potuto… le sue mani accarezzavano il regalo che una volta le aveva dato Squall per Natale. Come ha potuto… vi si aggrappò. Le lacrime cominciarono di nuovo a scendere.

Squall saltò giù dalla Lagunarok. Esaminò il caos che regnava attorno a lui. Non portare la malata Rinoa era stata sicuramente una buona idea…  pensò. Sguainò la sua gunblade.

“Seifer, Quistis,  voi andate a cercare alcuni indizi per scoprire dove mia sorella  può essere stata imprigionata. Selphie e Irvine, prendetevi cura dei soldati qui dietro. Zell, tu vieni con me. Muoviamoci!” ordinò. Seifer e Quistis furono i primi ad andare.

Cominciarono a colpire, sparare, dare pugni, far roteare la spada, di tutto, aiutando i soldati di Eshtar. Uno ad uno, i soldati di Galbadia cominciarono a cadere. Seifer e Quistis tornarono indietro con Ellione.

“Non ci avete lasciato niente? E’ il nostro turno, Squall.” Disse Seifer, mettendosi davanti .  Squall fece spallucce. Arretrò.

“Stai bene, sorellina?” chiese, confuso dal sorriso di Ellione.

“Hai fatto arrabbiare Rinoa, lo sai questo?” gli disse. Squall aggrottò le sopracciglia.

“Come lo sai?” le chiese.

“Beh… ho una specie di… contatto mentale con Rinoa. Abbiamo entrambe dei poteri, ricordalo.” Rispose Ellione.

"Comunque." 

Ellione toccò lentamente la spalla di Squall. “E’ davvero turbata, Squall.” Gli disse, questa volta seriamente.
”Lo so.”
Replicò Squall. Il combattimento finì. Vinsero senza nessun serio danno.

“E’ stato troppo facile…” disse Seifer. Quistis roteò gli occhi.

“Non puoi smetterla di essere così arrogante?” gli chiese. Seifer sogghignò.

“Non posso, con la mia Quistis accanto a me. Devo farne sfoggio.” Disse, facendola sorridere. Gli baciò un braccio con delicatezza, giocosamente.

 “Oh, dacci un taglio.” Le disse, quasi ridacchiando.

Scortarono Ellione fino a Eshtar. Laguna non era nei paraggi… e Kiros aveva preso le redini di tutto. Bene. Pensò Squall. Scusa, papà, non è che non voglio passare del tempo con te, però ho qualcosa di più importante da sbrigare. Continuò, pensando a Rinoa. Quando stavano per partire, Ellione trattenne Squall per un minuto.

“Sarà una giornata dura per entrambi.” Gli rammentò, sapendo che Squall poteva comprendere. Cavolo, da quando può predirre ciò che accadrà nel futuro? Pensò Squall.

“Comunque.” Disse. Gli diede un rapido abbraccio e il gruppo di SeeD partì.

Arrivarono al Garden in mezz’ora. Squall si diresse immediatamente verso la camera di Rinoa. Esitò, però bussò piano.

"Rinoa…" 

"Vattene." La sua voce suonava debole.

"Rinoa… ascolta, mi dispiace." Disse ancora. 

"Ti ho detto di andartene. Ti prego…Squall… vai.” Replicò. Lui sospirò e poi, lentamente, se ne andò.

Si diresse al Centro di Addestramento. Uccidere un T-Rex forse lo avrebbe aiutato a dimenticare la propria depressione… là incontrò Quistis e Seifer. Davati a loro c’era una grande creatura. Giusto in tempo, pensò. Si buttò nella mischia.

“Vi dispiace se mi unisco?” chiese, sguainando la sua Lionheart.

“Certo che no.” Replicò Seifer. Squall fece la prima mossa evocando Shiva. Quando la bellissima GF apparve, ebbero un po’ di tempo per chiaccherare.

“Allora come sta Rinoa?” chiese Seifer.

“Non lo so… non vuole ancora parlarmi.” Disse Squall. Quistis fece schioccare la sua save the queen. Rimasero indifesi per un momento.

“Attenta, Quistie!” Esclamò Seifer.

Quistis balzò all’indietro. La coda del T-Rex passò giusto ad un pollice dal suo viso. Seifer usò il Blizzaga contro la creature. Poi Squall usò lo scan.

"Sono rimasti 5000 hp …" Informò. Seifer colpì.

“1000 ora.” Disse.

“E’ il mio turno.” Quistis fece schioccare la frusta e la creatura cadde a terra.

“Bel lavoro.” Commentò Seifer. Quistis prese un Osso di Dinosauro.

“Quindi cosa intendi fare?” chiese. Squall fece spallucce. Proseguirono. Apparvero due Grats.

“Devi scusarti, lo sai.” Disse Seifer, colpendo uno dei Grats e uccidendolo.

“L’ho fatto.” Replicò Squall, finendo l’altro. Quistin lanciò loro un’occhiata.

“Potevate lasciarmene almeno uno!” si lamentò. Seifer scrollò le spalle.

“Cos’ha detto?” chiese ancora. Continuarono a camminare verso l’uscita. Un Grat saltò fuori. “E’ tuo, Quistie.” Disse Seifer, arretrando insieme a Squall.

"Niente." Replicò Squall. Quistis finì il Grat.

“E allora?” chiese a Squall. “Prova ancora.”

Squall sospirò. “Ci proverò…” disse lentamente.

“Ci becchiamo più tardi, Squall.” Seifer e Quistis lo lasciarono lì.

Pochi minuti dopo, Selphie bussò alla porta.

“Non mi hai sentito? Vattene!” arrivò la voce di Rinoa. Selphie corrugò la fronte.

"Cavolo, Rin. Questa è anche la mia camera. Però se vuoi restare sola…” la voce della brunetta si intristì.
”No, Selph.
Scusa. Entra, ti prego. Pensavo che fossi Squall…” si scusò in fretta Rinoa. Selphie lentamente entrò.

“Stai bene, Rinoa?” le chiese. Rinoa, gli occhi ancora rossi per le lacrime, scosse leggermente la testa.

“No…” replicò debolmente.

“Rinoa… lui non voleva ferirti… Ti ama così tanto che ha fatto questo.” Disse lentamente Selphie.

“E’ solo che… non posso accettarlo… sono stata abbandonata… odio essere abbandonata…” rispose Rinoa.

“Lo so.” Disse Selphie, posando gentilmente una mano sulla spalla della sua migliore amica, però la tirò indietro immediatamente. “Santo cielo, Rin! Cosa è successo? …Scotti!” si allarmò.

“Non lo so… mi sento… girare la testa…” disse Rinoa, con voce esitante.

“No, Rin! Non svenire! Vado a cercare aiuto!” disse Selphie. Si precipitò fuori. Vide Irvine passare di lì.

“Ciao, Sefie. Qual è il problema?” chiese alla sua ora spaventatissima fidanzata.

“Rinoa! Si sente bruciare! Aiutami a portarla dalla dottoressa Kadowaki, Irvy!” esclamò.

Irvine si precipitò nella camera delle due ragazze. Prese Rinoa tra le braccia.

“Whoa! Hai la febbre alta, Rin!” la sollevò dolcemente.

“Sto bene… Irvine…non…non voglio fare… preoccupare Squall…” disse lentamente.

“Sei così testarda, Rinoa! Non discutere!” tagliò corto Selphie. Corsero in infermeria. Quistis e Seifer, che venivano dalla mensa, li videro.

“Cosa è successo, Selphie?” chiese Quistis alla brunetta.

“Rinoa ha la febbre alta…” replicò Selphie, quasi senza fiato.

“Oh, è terribile. Tesoro, mi aiuteresti a portare qui Squall?” chiese Quistis a Seifer. Seifer annuì. “Dove diavolo potrebbe essere quel ragazzo infantile…? Pensò. TC. Dove potrei cercarlo?

Infine, Seifer fece un respiro profondo e gridò,

“Ascolta, Squall, ovunque tu sia! Rinoa ha la febbre dannatamente alta, è in infermeria, adesso!" Squall arrivò immediatamente. Seifer sogghignò. “Andiamo.” Corsero in infermeria. Videro Zell e Amarinne in libreria.

“Hey, ragazzi. Cosa succede?” chiese Zell.

“Infermeria. Rinoa sta male.” Replicò Squall. Videro Irvine, solo.

“Sefie e Quistis sono entrate ad aiutare la dottoressa Kadowaki. E’ più alta di ieri, cosa potrebbe essere accaduto?” disse Irvine, confuso. Dopo un tempo che a Squall sembrò un eternità, Selphie uscì fuori.

"Fiuu. Ora sta bene.” Disse. Quistis la seguiva.

“La dottoressa Kadowaki ha detto che se vuoi puoi entrare… però lei non si è svegliata.” Disse Quistis. Squall annuì. Entrò.

La dottoressa sorrise quando vide Squall, ma non disse niente. Squall entrò nella stanzetta. Si inginocchiò accanto a Rinoa. Si suoi occhi notarono la mano di Rinoa che stringeva ancora strettamente il gioiello (SI, quello è il regalo di Natale). Decise di aspettare finché non si fosse svegliata. Dieci minuti dopo Selphie uscì.

Rinoa aprì gli occhi lentamente. Sentiva la mano – ora senza guanti – di Squall toccarle la fronte.

"Rinoa, stai bene?” le chiese lentamente. Si girò, rifiutando di incontrare i suoi occhi. Squall sospirò. Le prese la mano, e lei non protestò.

"Rinoa… lo so che sei furiosa con me… Però l’ho fatto per la tua salvezza.” Disse. Lei cercò di sedersi, e lui la aiutò.

“Però non in questo modo… mi ha ferito… molto.” Replicò, le lacrime che le scendevano lungo le guance. Squall le asciugò. E attirò Rinoa nel suo abbraccio.

“Lo so…” replicò. Lei singhiozzò.

“Volevo solo… combattere accanto a te… odio essere lasciata sola…” disse lentamente.

“Mi dispiace…” le disse dolcemente.

“So che volevi soltanto tenermi al sicuro… dispiace anche a me, suppongo… " replicò.

“Per cosa?” le chiese.

“Per essere stata così testarda…” rispose piano. Lui sorrise, e lei storse la testa.

“Tipico di te. Però mi piace. “ le disse. Lei sorrise di rimando.

“Ti amo.” Le disse, e la catturò con un bacio.

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Beh... la parte Seifer-Quistis forse non c’entra molto, eh?
Però non posso stare senza accoppiare i personaggi… *grin* e questi due sono i miei preferiti! Grazie per averla letta!

 

 

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