Qualcosa di nuovo...

 

Posteggiai la macchina poco lontano dall’ospedale, nel parcheggio riservato non c’era nemmeno un posto libero…

Passeggiando in quel vialetto costeggiato di alberi ripensai alle parole che avevo detto poco prima a Kira, sedute su una panchina del parco a giocarci la vita e guardare il cielo "quella otto ore è stata la mia ultima gara, mi ritiro dalle corse anch’io. D’ora in poi sarò solo la moglie di Akitaka, e gli starò vicino" sorrisi alzando lo sguardo al sole, ormai freddo e accecante in quelle giornate di inizio autunno. Mio marito non era l’unico motivo per cui mi ritiravo, c’era qualcosa di più grande, di più immensamente dolce, una sorpresa che avrebbe stupito tutti quanto aveva stupito me…

Entrai nella stanza di quello specialista col cuore in gola… in fondo nessuno aveva certezze e le mie erano solo supposizioni, ma credo che una donna se lo senta nel cuore più che nel corpo quando dentro di lei sta nascendo una nuova vita…

Il ginecologo mi guardò rilassato facendomi cenno di sedermi, dopo un breve colloquio mi sorrise, non mi era mai capitato di incontrare un medico tanto accomodante

<< sembra che i "sintomi", se così li vogliamo chiamare, coincidano… potrò dirle qualcosa di più certo solo dopo un ecografia ma, creda a me, penso non ci siano dubbi sul fatto che lei aspetta un bambino >> probabilmente vide il mio viso illuminarsi perché mi sorrise di nuovo << è contenta signora? >> disse, io annuii senza nemmeno capire cosa lui avesse detto, nella mia mente passava soltanto il nome di mio marito e come avrei potuto dargli la notizia.

Uscendo dalle sale asettiche dell’ospedale mi guardai più volte il ventre tenendogli una mano sopra senza mai spostarla, quasi a proteggere quel riassunto di vita che sarebbe diventato mio figlio, e mi resi conto in macchina che la consapevolezza di avere una vita dentro mi aveva fatto diventare immensamente più prudente di prima.

Salii piano le scale di casa e entrando me lo trovai addormentato sul tavolo, con le braccia conserte su un giornale… pareva un bambino. Vedere mio marito addormentato era sempre stata una delle gioie più grandi per me, come credo lo sia per tutte le donne… un anima che dorme sembra più innocente di quanto lo è da sveglia…

Scostai una sedia, attenta a non fare alcun rumore, a non svegliarlo… e mi misi a fissarlo. Era bello, il mio Akitaka con quel viso da padre anche se ancora non lo sapeva era sempre stato bellissimo, era sempre stato il mio amore fin da giovani quando rincorrevamo la vita assieme ai nostri avversari in gare di quartiere a cielo aperto lungo le strade poco frequentate… gare che lui finiva sempre per vincere… con il sorriso grande sulle labbra e il sole che rifletteva tutta la sua luce sul suo casco variopinto…

"d’ora in poi sarò soltanto tua moglie amore mio… e la madre di nostro figlio…" sussurrai a voce bassa sfiorandogli i capelli con un dito poi mi avvicinai a lui avvicinandomi al suo orecchio

<< amore… svegliati >> gli lasciai un bacio tra i morbidi capelli castani. Akitaka si svegliò brontolando un po’, poi mi vide e sorrise

<< tesoro… >> la voce ancora impastata dal sonno << già tornata? >> mi prese per la vita avvicinandomi al lui con uno scatto morbido e misurato, io annuii alla sua domanda e gli presi la testa tra le mani

<< ci ho messo poco >> e gli baciai di nuovo il capo affondando il viso in quel centimetro e mezzo di capelli << profumi di bagno schiuma >>

<< sono uscito dalla vasca mezz’ora fa… poi mi sono addormentato, ma come va il dito Kyoko? >>

sobbalzai

<< ah… il dito? Eheh quello sta benone… a dire la verità non ero andata al cento medico per il dito… >> Akitaka mi guardò stupito

<< ah no? >> scossi la testa << e che ci sei andata a fare allora? >>

<< dovevo controllare… una cosa >>

<< e sarebbe a dire? >>

<< mmh un sospetto che avevo da un po’… vedi, sono andata da uno specialista… >>

<< che vuoi dire?! Sei forse malata? >> annuii sorridendogli

<< anche l’amore è una malattia… >> mi fermai per prendere fiato << Akitaka… devo ritirarmi anche io dalle corse >>

<< e perché!? >> cominciava a preoccuparsi… tranquilla gli posai un dito sul naso

<< una donna incinta non può correre… metterebbe in pericolo il bambino… >>

Sollievo, stupore e felicità si alternarono sul suo viso… e fu unico e bellissimo vedere il mio uomo abbracciarmi forte a se stringendomi per la vita poggiarmi la testa sul petto e soffocarvi il viso mentre riusciva solo a mormorare

<< è bellissimo… Kyoko è bellissimo… >> tra un sospiro e un sorriso…

<< lo so che è bellissimo… anche se non so ancora nulla di lui… o lei che sia >>

<< Kyoko… amore abbassati >> lentamente mi misi in ginocchio di fronte a lui, ancora seduto dove stava prima, mi prese i viso con entrambe le mani e mi guardò negli occhi raggiante << sarai… sarai la madre più bella che il nostro bambino possa avere >> e i suoi occhi si persero nei miei, si chiusero e la sua bocca si perse in un bacio lungo complice e caldo quanto era e sarebbe stato il nostro amore.

fine 4° capitolo

 

 

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