1. PREMESSA
Nelle regioni, soprattutto del meridione d'Italia, afflitte da sistematiche crisi nel rifornimento idrico, si usa ricorrere all'utilizzazione dell'acqua accumulata, durante antecedenti periodi di intensa piovosità, in bacini artificiali creati mediante dighe di ritenuta. Sono ben noti gli inconvenienti che tali opere presentano per quanto riguarda l'impatto ambientale e per il pericolo di franamento delle sponde dei laghi. Se si aggiungono il problema delle rilevanti perdite d'acqua dagli invasi per l'evaporazione causata da irraggiamento solare e quello dell'interramento cui gli stessi sono inevitabilmente soggetti e che finirà per comprometterne in futuro la funzionalità, si ottiene un quadro niente affatto incoraggiante della situazione. In realtà regioni come la Sicilia o la Sardegna dove ingenti sono stati i capitali profusi per la costruzione di opere come quelle indicate, il problema del rifornimento idropotabile della popolazione è lungi dall'essere risolto né si può prevedere lo sia in un futuro più o meno lontano quando l'aumento dei consumi specifici richiederà volumi d'acqua ancora maggiori. Viste le premesse non si ritiene logico continuare nell'azione intrapresa e cioè riempire il territorio di dighe e laghi artificiali come quelli descritti. Occorre invece ricercare soluzioni diverse, che si integrino perfettamente con quelle citate aumentando la disponibilità d'acqua senza provocare danni all'ambiente. Saranno gli studi in corso per la ricarica artificiale di falda, quelli per la creazione, mediante diaframmi di impermeabilizzazione, di capaci bacini sotterranei ed altre ricerche del genere, tutte tese a trasferire nel sottosuolo gran parte dei servizi dannosi in superficie, che produrranno in futuro risultati molto interessanti. Nel frattempo una delle soluzioni dalla quale si possono ottenere immediati grandi benefici si ritiene possa essere la costruzione di grandi serbatoi costituiti da gallerie in roccia secondo le indicazioni sommariamente riportate nel presente lavoro.
2. CARATTERISTICHE GENERALI DELLE OPERE PROPOSTE
Lo scopo da raggiungere con le opere in progetto consiste soprattutto nella raccolta, nel territorio interessato, del maggior quantitativo d'acqua possibile ed inoltre nel garantirne la conservazione per un lungo periodo senza che le sue caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche abbiano a subire alterazioni di rilievo. Il manufatto che meglio vi si presta è senza dubbio il serbatoio galleria scavato nella roccia e rivestito internamente in calcestruzzo che si vuole qui esaminare in dettaglio. Si tratta in pratica a di adibire un'opera come il tunnel, che normalmente è usato per scopi completamente diversi come sono ad esempio quelli legati alla viabilità oppure all'adduzione dell'acqua degli impianti idroelettrici, ad un uso insolito come è quello di fungere da grande contenitore d'acqua potabile. Il serbatoio che così si ricava, avendo una modesta sezione trasversale ma un notevolissimo sviluppo longitudinale, ha la caratteristica saliente di poter percorrere, grazie appunto alla sua notevolissima lunghezza, ampi territori e quindi di andare, previo un attento studio del suo tracciato, a raccogliere l'acqua lì dove essa è reperibile. La galleria ha infatti un solo vincolo dato dalla necessità di mantenere per tutto il suo sviluppo una quota costante nel mentre il suo tracciato è completamente libero di svolgersi in una direzione qualsiasi e quindi può essere rettilineo, curvo, a maglia chiusa od aperta, a percorso singolo o ramificato: in altri termini può svolgersi ovunque le particolari condizioni progettuali lo richiedano. E' da notare come nessuno dei manufatti che si utilizzano normalmente per invasare grandi volumi d'acqua possiede caratteristiche simili. Non le possiedono ad esempio i serbatoi costituiti da grandi vasche in cemento armato la cui capacita di invaso è concentrata in spazi più ristretti possibile, non i laghi artificiali il cui bacino imbrifero sotteso comprende una sola valle o, al massimo qualche altra situata nelle vicinanze quando è possibile collegarla ad esso tramite gallerie o canali di gronda. Quello citato è uno dei vantaggi che presenta la galleria/serbatoio che preme far rilevare fin da queste prime righe. Si vedrà nel prosieguo come ci siano altre condizioni per rendere l'opera assolutamente consigliabile nonostante il suo elevato costo di costruzione.
Immaginiamo ora di operare in un territorio
densamente popolato la cui alimentazione idrica sia, ad esempio.
affidata a due bacini artificiali costruiti nell'entroterra montagnoso
e posti ad una distanza di circa 25 Km l'uno dall'altro. Ognuno
dei due bacini raccoglie le acque della rispettiva vallata che,
durante periodi di grande siccità, non è però
sufficiente per soddisfare il fabbisogno anche a causa della notevole
dispersione d'acqua per evaporazione a seguito dell'irraggiamento
solare. Nel territorio interposto tra i due invasi esistono alcuni
compluvi nei quali, durante i periodi piovosi, si scaricano a
valle, inutilizzati, notevoli volumi d'acqua che, se fossero invece
raccolti ed accumulati, apporterebbero un notevole contributo
alla risoluzione del problema. E' questo l'ambiente ideale per
adottare la soluzione tecnica prima descritta e cioè la
costruzione di una grande galleria/serbatoio che collega tra di
loro i due invasi pur essendo ubicata più a valle e a notevole
profondità sotto il suolo. Il suo andamento è all'incirca
parallelo alle curve di livello del terreno e quindi interseca
o meglio sottopassa tutte le vallette ed i compluvi, nessuno escluso,
che si trovano nel territorio, rendendo possibile la raccolta
delle acque che le percorrono, nonché il suo accumulo all'interno
della galleria medesima dove, al fresco ed al buio, tali acque
possono conservarsi inalterate fino al momento del consumo. Il
diametro della galleria, da decidersi in funzione delle necessità
locali ma comunque non inferiore a 6 metri, consente di realizzare
grandissimi volumi di invaso. Ad esempio scegliendo un diametro
di 10 m. totalmente compatibile con le moderne tecnologie di scavo,
si ottiene un volume utile di serbatoio pari a 75000 mc al chilometro
quindi per l'intero percorso in argomento si ha un invaso totale
di ben due milioni di mc.circa. 
La presa delle acque ha luogo mediante altrettante briglie costruite
attraverso il fosso o la valletta intersecata dalla galleria nel
mentre capaci vasche di decantazione, filtrazione e disinfezione
da costruirsi anch'esse nel sottosuolo con le modalità
che saranno più avanti indicate, consentono di effettuare
il trattamento necessario per immagazzinare nella galleria acqua
potabile cioè pronta ad essere consegnata all'utenza. Da
rilevare come lo scavo delle gallerie in roccia ha la caratteristica
di richiamare all'interno le acque delle falde che si trovano
nel soprastante terreno soprattutto quando, come succede frequentemente,
sono presenti fessurazioni o faglie nell'ammasso roccioso atrraversato
dalle opere. Questo fatto, che normalmente costituisce un notevole
impedimento per il prosieguo dei lavori di scavo, nel nostro caso
rappresenta un grande vantaggio in quanto consente la raccolta
di preziosa acqua naturalmente potabile e che va ad aggiungersi
a quella raccolta in superficie. A titolo di esempio valga il
caso delle gallerie autostradali sotto il Gran Sasso dove è
stata captata una portata d'acqua potabile di oltre 1.5 mc al
secondo, non prevista in origine ed attualmente utilizzata per
alimentare importanti acquedotti del teramano e dell'aquilano.
In definitiva l'opera che si propone di eseguire, per integrare
la potenzialità dei due invasi artificiali presi ad esempio,
è un serpentone sotterraneo dell'estesa di circa 25 Km
avente un diametro di circa 10 m, internamente rivestito in calcestruzzo.e
quindi con un volume utile totale di circa due milioni di metricubi
. In corrispondenza di ognuna delle vallette sottopassate dalla
galleria si costruisce una griglia di presa e, nella finestra
di accesso alla galleria principale oppure in apposito manufatto
sotterraneo anch'esso scavato in roccia, una capace vasca di decantazione,
filtrazione e disinfezione delle acque.
Il grande serbatoio così realizzato costituisce una enorme
capacità in grado di effettuare la compensazione trimestrale
di tutte le portate d'acqua disponibili e quindi non solo di quelle
raccolte come indicato ma anche di quelle prodotte dai due invasi
preesistenti che, dopo depurazione, vi possono essere immesse
per essere conservate anch'esse al buio e al fresco. I laghi artificiali,
così svuotati, restano pronti a raccogliere le acque delle
successive piogge.
In definitiva questi sono i vantaggi della galleria/serbatoio:
- nessun danno all'ambiente essendo le opeere per la quasi totalità
sotterranee;
- nessuna perdita d'acqua per evaporazionee, sfioro dei serbatoi
o perdita di altro genere;
- possibilità di conservare a lungoo l'acqua senza che abbia
a subire alterazioni di sorta.
- viene immagazzinata acqua potabile cio&eegrave; pronta per essere
consegnata all'utenza senza alcun ulteriore trattamento;
- costruendo il serbatoio/galleria ad una  quota opportuna è
possibile recapitare l'acqua a gravità fino al domicilio
dell'utenza senza bisogno di pompe;
- vengono intercettate tutte le vallette eesistenti nel territorio
e quindi sfruttata tutta l'acqua di pioggia che vi precipita nei
periodi piovosi;
- viene raccolta l'acqua delle falde sotteerranee presenti nel
territorio sopra la galleria;
- costruendo delle vasche di decantazione  di grande capacità
è possibile ottenere la laminazione delle portate di piena
evitando danni provocati, durante le piogge eccezionali, da alluvioni
o esondazioni dei rii.
3. CONCLUSIONI
Messo in evidenza che la risoluzione
del problema idrico dei territori nei quali scarseggia la disponibilità
di fonti perenni non può essere affidato esclusivamente
ai laghi artificiali ma che occorre sfruttare il sottosuolo per
ricavarvi servizi come quelli idrici che in superficie occupano
enormi spazi e provocano danni all'ambiente, si è proposta
la realizzazione grandi serbatoi tramite gallerie circolari scavate
in roccia. Al vantaggio principale di un'opera del genere che
è quello di potere, grazie alla sua notevole estesa longitudinale,
percorrere ampi territori e quindi raccogliere le acque piovane
di bacini imbriferi molto ampi, se ne aggiungono molti altri puntualmente
elencati nella nota. Un esempio completo di serbatoio galleria
è in dettaglio descritto nella nota "L'approvvigionamento
idrico dell'Isola d'Elba" visibile nel sito http://altratecnica.3000.it