LEZIONE 13     

 

CENTRO DI GRAVITà IMPERMANENTE

 

Creazione della tridimensionalità

Altra domanda che ci poniamo a questo punto è: dopo che si è visto come si trasmettono le informazioni “bidimensionali”, come si possono trasmettere informazioni tridimensionali ? Concettualmente non c’è differenza infatti basta sostituire la matrice bidimensionale con una tridimensionale, con previa trasmissione  di paradigmi (linguaggio ) di base, fondamentali per comunicare.

A questo punto introduciamo il concetto “Shape”, che altro non è una unità tridimensionale composta da una serie di informazioni ( inizio, estensione, da a  ecc…) derivante da un normal cioè da un listato di informazioni.

Come faccio a crere un oggetto 3d partendo da un formalismo? Introduciamo il :

I° Assioma

PUNTO DI GRAVITA’ IMPERMANENTE          ( Franco battiato)

Il punto è l’unica cosa che esiste veramente e rappresenta la posizione ma la posizione può essere spostata: questa è l’unica cosa possibile e per farla uso dei vettori di movimento. Se ragioniamo in termini di movimento allora si comprende il mondo 3D. L’estrusione infatti è un movimento: disloca il punto a partire dal suo centro; l’estrusione del punto è una retta; l’estrusione della retta è una superficie, mentre l’estrusione della superficie genera il volume.

Se si procede in questo modo si definiscono dei campi passando a livelli di “difficoltà” maggiori, procedendo dal punto alla linea , dalla linea al piano,  ec… . La regola che non si può modificare  riguarda il fatto che tutti i punti dell’estrusione devono essere gli stessi.

Altra grande famiglia nasce dall’inserimento di un asse esterno all’oggetto. Questa famiglia è quella degli oggetti torniati : Rivoluzione.

Tra i concetti più utilizzati c’è quello che deriva dal movimento di volumi che è stato studiato dalla matematica Booleana. Eisenman ha ragionato molto su questa traslazione di cubi.

II° Assioma

Il TRIANGOLO NO, NON L’AVEVO CONSIDERATO!  (Renato Zero)

Il triangolo è generato da un movimento, il più breve possibile che si chiude su se stesso. Tutti gli altri movimenti non ne sono che una variazione.

Questo concetto porta al discorso fondamentale delle Mesh, della triangolazione al fatto che tutto al livello minimo descrivibile in 3D (quindi anche rendrizzabile vedi "Normal") è ridescrivibile ad una serie appunto di triangoli (cioè in fondo) all'unita minima di superficie

Tutto questo appartiene alla famiglia delle shape cioè dei solidi. Almeno in questo approccio classico.

Esiste poi evidentemente la famiglia delle superfici, che quindi non hanno costitutivamente un interno o un esterno. Esse sono si triangolate; ma non chiuse su se stesse "per forza".

Le superfici che si muovono nello spazio a rete, come se lo invedessero liberamente fa pensare ad un altro assioma .

Supponiamo di avere due solidi primari: la domanda di natura logica  è quali sono i rapporti reciproci tra le due entità:

 

+A+B =  C       +A-B=C*     -A+B=C**   -A-B=C***

 

Queste sono le operazioni bouleane e danno vita a formalismi utili per riuscire a fare forme complesse.