LEZIONE 4

MODELLI A CONFRONTO

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE VS EPOCA DELL’INFORMAZIONE

 

La ricerca architettonica dell’800 sembra essere molto lenta in confronto a quello che si fa in altri campi: pensiamo ad esempio a ciò che succede con l’introduzione dell’energia elettrica per sostituire le forze lavoro. Questa grande invenzione provoca una serie di nuove situazioni: nasce una tensione tra le classi dirigenti e le classi lavoratrici.

Pensiamo alla nascita del positivismo e al grande impulso che hanno tutte le scienze a cominciare dalla medicina.

Arriva la teoria dell’evoluzione della specie che ha come padre fondatore Darwin.

L’architettura, invece, sembra ferma ancora alle conquiste fatte nel rinascimento in cui si pensava a un nuovo modello di città; nascono le nuove rappresentazioni spaziali e nuovi modi di vedere la cose.

Questo nuovo stato culturale si proietta nell’architettura: l’architettura è figurativa, cioè fatta di componenti in grado di essere riconoscibili (fatto di cose che si riconoscono), nominabili (le componenti si possono nominare a differenza di diò che avviene in un quadro astratto) e legati a fatti simbolici.

In questa situazione la figura dell’architetto è attardata rispetto alla figura propulsiva dell’ingegnere: quest’ultimo vive “nelle macchine”, ha la capacità di calcolare ed inoltre è inventore a elevati livelli.

Tuttavia la figura dell’architetto sembra riprendere il suo ruolo nella Francia ottocentesca dove troviamo figure come Boullé, il primo a cercare di forzare la tradizione: ci saranno le esposizioni universali, l’utilizzo di materiali nuovi, l’introduzione del concetto di discontinuità dello scheletro (grazie all’acciaio), l’art nouveau.