NUOVE SOSTANZE
L’informatica sta cambiando il nostro modo di essere al mondo e ha aperto nuove possibilità per il nostro futuro; ha dato un impulso per un cambiamento epocale non indifferente,probabilmente senza precedenti, con una forte accelerazione a tutto il mondo e non solo al campo ristretto dell’architettura. Si può dire che il catalizzatore del Rinascimento è stata la prospettiva, quello dell’età industriale è stata la trasparenza e quella del nostro tempo è e sarà l’informatica.
Ma quello che ci si potrebbe chiedere è dove porterà questo grande impulso dato alla nostra società?
Le informazioni oggi la fanno da padrone circolando più facilmente grazie a strumenti come internet: Toefller fa una divisione netta tra tre epoche differenti che sono quella Agricola, quella Industriale e quella dell’informazione. Quello che le differenzia sono i diversi “Gradienti”. Per capire meglio quello di cui stiamo parlando si può prendere in considerazione un prodotto che esiste in tutte le epoche: ad esempio si prenda una mela. nell’epoca agricola la mela aveva un gradiente informativo molto basso mentre aveva un fattore terra e un fattore manodopera molto importante. Nell’epoca industriale il fattore informazione aumenta rispetto ai fattori terra e manodopera. Nell’epoca dell’informazione (quella che viviamo) i fattori terra e manodopera hanno un’importanza molto bassa rispetto all’importanza che ha l’informazione.
È innegabile che l’introduzione di uno strumento come internet abbia cambiato il modo di vivere della gente.
Cosa implica ciò? Cosa succederà in un “prossimo futuro”? Dove va la nuova architettura?
I temi attuali dell’architettura sono quelli dei grandi spazi interstiziali lasciati come “pelle morta” di un organismo in continuo cambiamento qual è la città industriale, quelli del rapporto tra natura e architettura, quelli del rapporto tra interno ed esterno dell’edificio. Nonostante alcuni siano temi che possono sembrare già sentiti nella storia dell’architettura, (si pensi al rapporto tra natura e architettura e quindi all’art nouveau o alle case di wright) vale la pena di sviluppare ancora questi temi in modo nuovo anche grazie agli impulsi della nuova era e alle tecnologie costruttive cercando magari di non rendere quel rapporto in modo esplicito come si faceva con la Robbie House ma in modo più ricercato ed implicito.
Questo è l’atteggiamento che bisogna avere nei confronti di questi temi cercando di evitare certe estremizzazioni della nuova era e cercando di evitare l’eccessiva virtualizzazione dell’architettura rischio che è attuale oggi: non abbiamo bisogno di musei virtuali, chiese virtuali, spazi virtuali, parchi virtuali.