SENZA
VERGOGNA!!!
Noi lavoratori e le lavoratrici ex-“Casa diritti (aò) sociali-focus” che
dal 1° Gennaio siamo senza lavoro e che da tre anni aspettiamo inutilmente che
l’Amministrazione Capitolina applichi una delibera votata all’unanimità (roba
loro dunque..) la famosa delibera 135/2000 riceviamo e volentieri giriamo la
proposta che il Partito della Rifondazione Comunista federazione di Roma fa
sulle politiche sociali regionali.
Vi invitiamo a leggere alcuni passaggi che abbiamo opportunamente
sottolineato per comprendere quanto vuota possa essere il potere della parola se
chi la pronuncia è strumento del potere.
In particolare segnaliamo alcuni passaggi “significativi”:
“Storace
ha svolto esclusivamente il ruolo di distributore di contributi, favorendo la
mercatizzazione del Welfare, esautorando il ruolo e le funzioni degli enti
locali
..............................La
mercatizzazione del Welfare si esprime soprattutto nel tipo di rapporto scelto
con il Terzo settore..”
-vogliamo parlare di quanto avviene nel Comune di Roma governato dal
centro-sinistra?
-vogliamo parlare delle centinaia di milioni di euro che cadono a pioggia
sull’espressione massima del
mercato sociale ossia sul cosiddetto Terzo settore?
-o ancora vogliamo parlare dell’unica logica che guida la giunta Veltroni
e i suoi sgherri (assessora Milano, assessore Nieri, etc.) quella del taglio dei
costi sociali e del clientelismo riformista?
-o ancora potremmo divertirci a discutere dell’efficacia degli interventi
messi in atto dagli organismi del Terzo settore che di volta in volta ricevono
questo o quell’appalto milionario?
Ancora si afferma “Non
siamo alla integrazione tra pubblico e privato ma alla delega definitiva (altro
che solidarietà e sussidiarietà orizzontale!), senza programmi e
controlli, che favorisce le grandi imprese sociali o, a seconda dei casi, gli
ordini ecclesiastici...”;
1.
dobbiamo ricordare forse
che il Comune di Roma appalta tutto l’appaltabile ai privati ossia al Terzo
settore???
2.
dobbiamo ricordare che il
principio di sussidarietà non è proprio un argomento comunista da contrapporre
al liberismo sfrenato??
3.
dobbiamo ricordare forse
che in una città dove l’affitto erode oltre la metà del salario e dove la
precarietà è all’ordine del giorno senza che alcuna forza politica muova un
dito, parlare di sussidarietà ci fa cagare??
4.
non parliamo poi dei
controlli: dobbiamo forse ricordare che noi ex-lavoratori della “Casa diritti
(aò) sociali-focus” da due anni
chiediamo l’applicazione della delibera 135 approvata nel 2000 che prevede la
rimozione immediata dell’appalto e che al contrario l’Assessora Milano e
l’Assessore Nieri (ma non è di rifondazione comunista???) hanno coperto le
malefatte e lo “sperpero” di soldi pubblici fatto da questa Associazione
sedicente di volontariato (ps fatturava circa 3 milioni di euro
annui!!!)??
5.
dobbiamo ricordare che
l’Assessore di Rif. comunista L.Nieri ha approvato un regolamento attuativo
della delibera 135 che in buona sostanza la depotenzia e le toglie la potenziale
efficacia???(mai delibera fu più chiara e perentoria nel definire le sanzioni
per coloro che non applicano il CCNL)
Forse la preoccupazione del candidato presidente Piero
Marrazzo è quello di dover assegnare bei soldoni freschi dei cittadini agli
ordini ecclesiastici?
No, crediamo che li abbia già in lista tra i futuri
esattori allorquando vincerà, così come l’Associazionismo elemosinante che
tenderà la mano per raccogliere quanto gli spetta.
Infine la chicca che svela i reali progetti di questa
sinistra con il culo pettinato e il reale indirizzo politico (altro che
comunista!!) è il passaggio in cui si afferma “....“Osservatori
permanenti partecipati sui bisogni e sulla domanda
sociale”,
fortemente voluti dalle numerose associazioni
che il 10 gennaio scorso si sono riunite presentando le loro idee per un
programma per la Regione Lazio, regione di Pace, Diritti e
Partecipazione............. Essi potrebbero essere gestiti direttamente
dalle associazioni.....”;
CHIARO
No??!??
da un lato si critica Storace per
aver esagerato nell’applicare i diktat di Confindustria in tema di spese sociali
dall’altra si arriva addirittura a cogestire con i privati (che poi riceveranno
gli appalti!) le linee di indirizzo politico-economico dei servizi
sociali.
E’
proprio il caso di citare Giorgio Gaber “che cos’è la destra che cos’è la
sinistra...”.
Abbiamo
ancora nelle orecchie la voce di illustri esponenti della Giunta Comunale di
Roma che di fronte alla sacrosanta richiesta di applicare la delibera 135 e di
dare vita ad una gestione diretta del servizio per i lavoratori in lotta ci
rispondevano picche.
LA LOTTA NON SI
LICENZIA!!
STOP ALLO SMANTELLAMENTO DELLO
STATO SOCIALE!!
STOP AI SERVIZI SOCIALI APPALTATI
AL TERZO SETTORE!!
Lavoratori e Lavoratrici in
lotta