COMUNICATO Collettivo in  Lotta  ex “Casa diritti (aò) sociali”

 

Terminate le vacanze natalizie, il collettivo dei lavoratori in lotta  ( ex casa diritti sociali) è tornato in campo.

Ieri pomeriggio, durante il comizio elettorale organizzato dalla lista unitaria per Marrazzo Presidente, tenutosi presso il parchetto di Piazza Malatesta, una delegazione del collettivo ha tentato di consegnare al candidato presidente Piero Marrazzo una lettera aperta in cui i lavoratori denunciano la situazione in cui versano.

 

Dal 1 gennaio tutti i lavoratori della delegazione sindacale protagonista di tre anni di lotte e battaglie sindacali per l’affermazione di diritti fino ad allora assenti all’interno della cooperativa sociale “Casa diritti sociali”, sono formalmente licenziati, per  avvenuta scadenza del contratto di lavoro che li legava alla stessa.

 

Nella lettera aperta i lavoratori denunciano  la generale condizione di estrema precarietà che vige nella stragrande maggioranza delle cooperative sociali della nostra città e le conseguenze derivanti dalla politica di appalti comunali a favore delle cooperative sociali.

Questa politica di privatizzazione si traduce in servizi di scarsa qualità per tutti quei cittadini che invece dovrebbero beneficiare di servizi degni di un paese che si considera civile.

Alla richiesta di poter intervenire al termine del comizio, per raccontare ai presenti ( Marrazzo compreso) l’interminabile odissea dei lavoratori, il servizio d’ordine e il presidente del 6 municipio, tal Enzo Puro, hanno aggredito verbalmente i due lavoratori licenziati, tentando di impedire loro di avvicinarsi al palco, negando loro la parola ed in particolare il presidente del municipio li ha apostrofati come “provocatori”, sostenendo inoltre che i lavoratori, se si tratta di lavoratori, devono avere fiducia in chi li amministra e delegare loro, la soluzione dei loro problemi.

 

Al termine della gazzarra, tra uno spintone e uno strattone, i due malcapitati sono riusciti a consegnare la lettera al candidato presidente, visibilmente imbarazzato, che si è congedato tra gli sguardi a dir poco esterrefatti dei cittadini intervenuti al comizio, i quali, se non direttamente, hanno sicuramente  qualche parente anche di secondo grado che nella nostra città conosce bene la precarietà e i suoi effetti.

Per questi signori, professionisti della politica, i lavoratori se non subiscono passivamente le scelte padronali e/o sindacali sono “provocatori”, ne deduciamo che considerano i “veri” lavoratori dei semplici coglioni a cui andare a chiedere con scadenza regolare il voto!!!

 

Questo è un problema che lasciamo decisamente a lorsignori.....per noi la lotta continua:

·       CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE conquistato con decenni di lotte operaie

 

·       CONTRO IL NO-PROFIT O TERZO SETTORE che si fa braccio del processo di privatizzazione dei servizi sociali

 

·       PER LA GESTIONE DIRETTA DA PARTE DEL COMUNE DI ROMA del servizio di accoglienza ai richiedenti asilo sinora appaltato alla “Casa diritti sociali”

 

·       PER LA SOLUZIONE POSITIVA PER I LICENZIATI E LE LICENZIATE dalla “Casa diritti sociali”

 

 

 

LA LOTTA NON SI LICENZIA

LICENZIAMO LE COOPERATIVE SOCIALI!

 

GESTIONE DIRETTA E REINTEGRO PER I LAVORATORI IN LOTTA ex “Casa diritti sociali”

 

 

Collettivo delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta ex “Casa diritti sociali”

12/01/05