UN CORDONE SANITARIO MEDIATICO CONTRO LE PORCHERIE DEL NO PROFIT. L'ORDINE BIPARTISAN: NULLA DEVE TRAPELARE SUI GIORNALI

COMUNICATO STAMPA 6 MARZO 2005

OPERATORI SOCIALI IN ASSEMBLEA
SI E' SVOLTA PRESSO L'UNIVERSITA' LUMSA L'ASSEMBLEA CITTADINA DEGLI OPERATORI SOCIALI.
GRAVI LE DENUNCE CHE ARRIVANO DA OPERATORI DEL TERZO SETTORE.
LA CONSIGLIERA ADRIANA SPERA: " C'E' IL SOSPETTO DI FINANZIAMENTI OCCULTI" E INVITA A RICHIEDERE L'INTERVENTO DELLA GUARDIA DI FINANZA .

L'altra faccia del NO Profit si è incontrata oggi presso l' Università LUMSA per fare il punto sulla situazione dei servizi sociali a Roma e per preparare lo sciopero e manifestazione nazionale del 18 marzo davanti al Ministero del Lavoro.
Toccanti ed estremamente gravi alcuni degli interventi. Un educatrice: "Lavoravo in un centro di accoglienza per minori extracomunitari e si somministrava carne scaduta e spazzolini usati e oggi che lavoro a domicilio mi rendo conto che di me e dell'utente non frega niente nè al Comune di Roma nè alla cooperativa ".
Un rappresentante sindacale: I centri per i richiedenti asilo tra blatte e topi, indegni per un paese civile":
Cooperative sociali come la cooperativa "Conforto" per cui si è messa in moto la liquidazione fallimentare, ispezioni dei NAS che fanno chiudere strutture a rischio per operatori e utenti.
Una casa famiglia per disabili nella zona Labaro Prima Porta dove gli operatori dopo poco tempo fuggono per condizioni di lavoro impossibili.
Tutto ciò si verifica in una sorta di apatìa e indifferenza del V° Dipartimento e dell'Assessorato alle Politiche Sociali.
Tanto che la Presidente della Commissione consiliare Lavoro e Scuola Adriana Spera, presente al Convegno dice: "Stanno succedendo cose gravissime mentre Dipartimento e Assessorato ci dicevano che tutto è a posto. C'è il sospetto che vi possano essere finanziamenti occulti" ed ha aggiunto: " Invito gli operatori sociali delle cooperative a fare una grande operazione di trasparenza sul bilanci del NO Profit, denunciando le situazioni di illegalità e f acendo intervenire, ove necessario, anche la Guardia di Finanza e i NAS."

Info a Roma: Coordinamento Cittadino Operatori Sociali cocittos@virgilio.it
via Appia Nuova 357 riunioni tutti i giovedì sera ore 21.00




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Il Coordinamento Nazionale di Lotta Lavoratrici e Lavoratori Coop Sociali e Terzo Settore indice:

Venerdì 18 Marzo 2005
Sciopero Nazionale intera giornata

cooperative sociali, cooperative, associazioni ed enti del terzo settoresocio-sanitario, assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo
Manifestazione Nazionale al Ministero del Welfare
per il riassorbimento pubblico dei servizi esternalizzati e l'assunzione stabile dei lavoratori impiegati in appalto;
per l'applicazione dei contratti nazionali e il riconoscimento della parità di trattamento economico e normativo degli enti committenti gli appalti;
per il pieno versamento dei contributi previdenziali sul salario reale per soci lavoratori, contro ogni ipotesi di proroga;
per il riconoscimento del lavoro sociale come "lavoro usurante";
per il pieno riconoscimento dei diritti sindacali e contrattuali ai soci lavoratori e collaboratori;
contro l'applicazione della Legge 30/2003 (contratti a progetto, part-time flessibile ecc.);
contro i tagli alle spese sociali e sanitarie prodotti dalla finanziaria 2005:
contro il sistema dell'accreditamento nei servizi socio-sanitari-assistenziali;

La "ricchezza" del terzo settore è la miseria e la precarietà dei propri lavoratori630.000 assistenti di base, educatori, operatori sociali, soccorritoricon un salario medio da 800/850 euro al mesein una condizione di precarietà elevata e diritti ridottiLa vera risorsa del no-profit, del terzo settore, della cooperazione sociale: lavoratori e lavoratrici mal pagati, supersfruttati, superflessibili, con contributi ridicoli, sotto il ricatto degli appalti, intimiditi e licenziati quando denunciano le carenze e lo smantellamento dei servizi socio-sanitari, gli abusi e soprusi sugli utenti.
Mentre politici, amministratori, dirigenti del settore continuano ad esaltare le virtù inesistenti del no profit, cresce la nostra miseria e il nostro sfruttamento, e peggiorano i servizi e la qualità del lavoro.CGIL-CISL -UIL oltre ad essere complici, con la loro politica concertativa, del generale processo di immiserimento e precarizzazione, hanno da sempre avuto un trattamento di favore nei confronti dei "padroni del no profit", in nome di una presunta diversità delle imprese sociali.Gli ultimi rinnovi contrattuali hanno confermato la tendenza alla diminuzione dei salari reali e all'aumento della precarietà, tutto a scapito della qualità dei servizi e dei diritti dell'utenza; i tagli della finanziaria 2005 e le norme della Legge 30 completato il quadro.
Coordinamento Nazionale di Lotta Lavor atrici e Lavoratori Coop Sociali e Terzo Settoreinfo: coordcoopsociali@email.it

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