SERVIZI SOCIALI: A ROMA SI APRONO LE BUSTE...NOI DOVREMMO FARE
LE LOTTE
A ROMA SI DOVREBBERO CONTINUARE LE LOTTE, SVILUPPANDO
AUTORGANIZZAZIONE, CONFLITTO SOCIALE E DI CLASSE, IN SINTONIA CON LA
CITTADINANZA E L'UTENZA DEI SERVIZI.
Si dovrebbe proseguire il lavoro
iniziato dai coordinamenti di lotta cittadini come quello del terzo
settore e dalle rappresentanze sindacali aziendali autorganizzate, che in
questa città stanno producendo forme di collegamento stabile e resistenza nei
vari settori di intervento, in un meccanismo di appalti dove oltre a vedere chi
"vince" all'apertura delle buste, i lavoratori e le lavoratrici quando si
organizzano sul serio, ottengono risultati concreti e pongono anche la questione
di come si lavora e di quale servizio si tratta.
Nel terzo settore diventa
necessario farsene una ragione, le cooperative o "indigene" o "straniere", sono
sempre una forma di sfruttamento della forza lavoro e degli operai, tecnici,
educatori, assistenti sociali e chi più ne ha più ne metta, di profili
professionali, al massimno aumenta o diminuisce il livello di coinvolgimento o
di responsabilità nella gestione dei servizi, ma sempre sfruttamento
è.
Anche sotto il profilo della gestione diretta e
dell'assorbimento di chi ci lavora, che è una delle richieste del sindacato
autorganizzato e dei coordinamenti locali, va superata per prima la SPINTA
NEGATIVA DI MOLTI OPERATORI E OPERATRICI, a considerarsi LAVORATORI E
LAVORATRICI e di ROMPERE IL CORDONE OMBELICALE CON "MAMMA COOPERATIVA" NELLA
QUALE SI E' SOCI LAVORATORI, quindi l'autofruttamento di se stessi (e dei troppi
precari usa e getta) e la difesa della cooperativa nella quale si è
"imprenditori collettivi".
Per altri, invece, la scelta è più semplice, con
la fissazione di "fare carriera" perchè si hanno tanti titoli di studio e non ci
sente valorizzati, ci si adagia sul mantenere sindacati concertativi dando
la delega sindacale e sputando fango contro i sindacati autorganizzati, dove
invece ci si deve prendere qualche respopnsabilità e ci si deve
schierare...dalla parte giusta, quella della lotta e dell'organizzazione
diretta, altro che "carriera".
Per fortuna qualcuno non aspetta solo
l'apertura delle buste, per vedere se la propria cooperativa ha "vinto" o "ha
perso", ma propone un percorso di mobilitazione quasi permanente che intervenga
direttamente, senza delegare al partito o al "grande sindacato" che ti può
essere utile per diventare coordinatore di qualche cosa... o per "fare
carriera" (si nelle cooperative si sentono pure queste cose...), sul meccanismo
degli appalti e della gestione dei servizi, per garantire e costruire con I
RAPPORTI DI FORZA REALI il mantenimento dell'occupazione, la questione dei
livelli salariali e il contrasto al precariato dilagante anche per chi è a tempo
indeterminato.
E' per questo che si è messo in piedi il coordimanento
lavoratori e lavoratrici del terzo settore a Roma e si sta costruendo quello
nazionale autorganizzato.
LA LOTTA DECIDE...DECIDE CHI LOTTA, resistere
socialmente alla crisi oggi, è un passaggio fondamentale e
ineliminabile per sviluppare il conflitto sociale nell'immediato futuro. I
PADRONI SONO SEMPRE PADRONI E TALI SONO I LORO COMPORTAMENTI, anche quando sono
"di sinistra".
Roberto M. - lavoratore di cooperativa, rappresentante
sindacale aziendale per lla Unione Sindacale Italiana
e tra i promotori del
coordinamento autorganizzato lav. del terzo
settore
coord.terzosettore@email.it
----Messaggio
originale----
Da: comiromanord@yahoo.it
Data: 18-ago-2009 18.19
A:
<rosp2008@autistici.org>, <precari_roma@inventati.org>,
<forumromanord@inventati.org>,
<sindacalismoconflittuale@yahoogroups.com>,
<associttadini@yahoogroups.com>
Ogg: [Precari_roma] SERVIZI SOCIALI: A
ROMA SI APRONO LE BUSTE...
Unità mobili del pronto intervento sociale, sala operativa (back office) del V° Dipartimento, centri diurni per anziani affetti dal morbo di Parkinson, gestione campi rom... sono numerosi i servizi messi a bando dopo proroghe su proroghe alle stesse cooperative e associazioni. Diverse e consistenti le novità nelle assegnazioni dei servizi: sembra che alcune cooperative storiche siano state tagliate fuori dal servizio di unità mobile di pronto intervento sociale. Tra i perdenti vi sono la coop. Cecilia, la coop. Cotrad, la coop. Meta e l'Arciconfraternita... Guadagnano terreno, e si aggiudicano servizi, invece, la coop. San saturnino, la coop. "Un sorriso" , "Impegno per promozione". La coop San Saturnino aveva già vinto nella gara riguardante il centro di accoglienza per nuclei madre bambino di via Ventura. L'altra struttura analoga di via Cassia 472 se l'era aggiudicata per la prima volta l'associazione "Virtus" prevalendo su una cooperativa che vantava quasi otto anni di attività ininterrotta su quella struttura. Altre cooperative "straniere" avrebbero avuto la meglio nella gara che riguarda i servizi sanitari semiresidenziali per i malati di Parkinson e di Alzheimer. Gare quindi che seguono la routine burocratica instaurata dalle giunte Veltroni, con l'unica novità della .. LEGGI TUTTO |