comunicato del Coordinamento di Base Delegati
P.T.
aderente alla Confederazione Unitaria di Base CUB
A tutti i colleghi
del Settore
Recapito
E' il 3° mese - dal 19 GENNAIO al 18 FEBBRAIO 2009
- che siamo in lotta nel Settore,
contro il famoso accordo della prestazione
aggiuntiva obbligatoria e sottopagata, e contro le nefaste
ristrutturazioni
in corso, che hanno prodotto disservizio, lutti e infortuni
Lottiamo contro Poste Italiane spa ed i suoi sei
alleati sindacali, cgil-cisl-uil-ugl-failp-sailp.
Il nostro obiettivo massimo
è quello di spingere a rivedere l'intera organizzazione produttiva dei
portalettere,
per lavorare meglio, con più sicurezza, guadagnare di più e
dare maggiore qualità al servizio.
L'obiettivo minimo è quello di rendere libero il
lavoratore rispetto alle pretese aziendali accessorie.
Siamo decisi a
resistere ... con il consenso ed il contributo dei lavoratori.
La nostra esperienza maturata sino ad oggi ci aiuta
a suggerirvi la formula che ciascun portalettere-operatore
del recapito potrà
opporre se gli viene richiesto di eseguire una quota del lavoro del collega
assente:
"ADERISCO ALLA LOTTA IN CORSO NEL SETTORE. COMUNQUE, PER POTERNE
ESSERE DISPONIBILE, PRECISATEMI DA CHE
ORA A CHE ORA DOVREI ESEGUIRE LA
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA SULLA ZONA DEL COLLEGA ASSENTE".
Questo schema può essere utilizzato sempre: se
nessuno "risponde", ovvero non viene indicato il tempo
della prestazione
aggiuntiva, ovvero si dice "altro", l'ordine diventa ineseguibile.
E nel caso in cui la risposta fosse del tipo: "fai
prima la quota aggiuntiva del collega assente", si risponde ancora
con una
frase così concepita: " OK, ma sulla mia zona poi non voglio giacenze!". E
quindi operare tranquillamente.
Al rientro, se sulla propria zona rimane
corrispondenza inevasa (giacenza) per aver superato l'orario
ordinario,
lasciarla "a terra". E INFORMATECENE.
Segnaleremo la situazione alla Procura della
Repubblica perchè così la società volutamente "abbandona un
pubblico
servizio" (art.340 cp).
In ogni caso, qualunque lavoratore avesse bisogno
anche sul momento di un consiglio o di chiarimenti sul "da
farsi" immediato,
offriamo alcuni cellulari aperti: Pippo 3293678144, Lorenza 3398941006, Laura
3477602660,
Piera 3395670577.
Abbiamo così la possibilità di rendere più forti e
sicuri i lavoratori nelle loro scelte, con la certezza di essere
sempre
tutelati, sino in fondo, condividendo la posizione del Sindacato che si oppone
agli accordi destinati a
peggiorare la qualità del servizio e le condizioni
di lavoro.
Milano gennaio 2009
FACCE DI BRONZO
Leggiamo che 4 dei 6 sindacati concertativi hanno proclamato uno sciopero
generale in Poste
Italiane s.p.a. per l'intera giornata del 26 gennaio
2009.
Sono, per la precisione, slc-CGIL, UIL-post, SAILP-confsal, UGL-com.
I motivi?
Ottimi: dicono, infatti, che nulla va bene, in ogni settore, ne' l'organizzazione del lavoro
ne' la
sicurezza - 10 morti "bianche" (sic!) nel
2008 - e nemmeno il rispetto degli accordi pur sottoscritti.
Ma slp-CISL e
FAILP-cisal non partecipano alla giornata di "lotta"; anch'essi avranno i "loro"
ottimi
motivi? Forse perchè non è simpatico fare un dispetto ad un presidente
amico (Ialongo) e ad un
amministratore delegato (Sarmi) compiacente.
MA QUALE àˆ IL PROBLEMA?
CIOE', IL CUORE DELLA QUESTIONE?
QUESTE
ORGANIZZAZIONI SINDACALI, DA UNA PARTE CONDIVIDONO LE SCELTE DI FONDO DELL'AZIENDA,
PARTECIPANO ATTIVAMENTE AL SUO SMANTELLAMENTO, SPINGONO PER IL
MERCATO E LA LIBERALIZZAZIONEPRIVATIZZAZIONE
DEL SERVIZIO, RIMANGONO
SALDAMENTE ANCORATI ALLE TANTE "POLTRONE" CHE LA SOCIETA'
METTE A DISPOSIZIONE
DEGLI APPARATI SINDACALI FIRMATARI; POI, DALL'ALTRA PARTE, ... CHIAMANO
I
LAVORATORI ALLA LOTTA, CHE QUESTI ULTIMI DEVONO PAGANO IN PROPRIO ...
... mentre essi non smetteranno di frequentare la corte postale padronale,
ove
comunque si scambiano "piccoli" favori quotidiani, con i quali alimentano
il consenso
della maggior parte dei lavoratori, che, o per scarsa coscienza
degli interessi collettivi,
o perchè vittime di bisogni ricattabili,
prostituiscono i propri diritti, i propri interessi e un
futuro
migliore.
NOI NON POSSIAMO TACERE.
 Ricordiamo che sono 35 mesi che "scioperiamo" nel Recapito, uno dei
luoghi ove si manifesta
maggiormente la brutalità delle scelte di
mercato.
 Ricordiamo che se le cose non vanno bene (e per noi sono essenzialmente
quelle che
impoveriscono le condizioni dei lavoratori sotto il profilo
economico e della salute), la lotta è
inevitabile, ma occorre rinunziare ai
privilegi, interrompere le relazioni sindacali, tornare a
lavorare ...
CHI NON àˆ D'ACCORDO CON "NOI", SCIOPERI PURE ...; O CONTINUI PURE A "FORAGGIARE"
MENSILMENTE LE LORO CASSE SINDACALI.
COMUNQUE, I CONTI
- QUELLI CON LA DURA REALTà€ QUOTIDIANA - NON TORNANO, DENTRO E
FUORI L'AZIENDA.
CI VUOLE BEN ALTRO CHE QUALCHE SCENEGGIATA DI REGIME
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Spett.le
Poste
Italiane s.p.a. H.R.O. - R.U. e R.I.
p.c. Spett.le
Commissione di Garanzia
Legge 146/1990 - 83/2000
Oggetto: Settore Recapito Poste Italiane s.p.a.
Sciopero ex lege 146/1990-83/2000.
Il giorno 23 dicembre 2008 si è svolto presso il Ministero del Lavoro la
riunione indetta per esperire il Tentativo di Conciliazione previsto dalla legge
in materia.
Dal conseguente verbale, le parti hanno concluso con le seguenti
dichiarazioni:
a) Per Cobas pt-Cub: "se l'opinione pubblica si lamenta di tale servizio e
ne denuncia l'irregolarità , se anche i "firmatari" fanno lo sciopero, non
si
capiscono le ragioni della società a rigettare il nostro invito a
discutere. Ciò malgrado anche gli incidenti perfino mortali che fanno vittime
tra i
portalettere. Lo diciamo dall'ottobre 2004 e purtroppo dobbiamo
ripeterci ancora oggi. Noi vogliamo più qualità e più sicurezza".
b) Per Poste Italiane s.p.a.: "nel prendere atto di quanto esposto dalla
O.S. Cobas pt-Cub, delibera l'insussistenza di margini utili per conciliare la
vertenza".
Questa Organizzazione, quindi, proclama il 35° mese continuato di
sciopero nel Settore, da ogni prestazione straordinaria e/o accessoria comunque
chiamata,
contro gli "accordi" succedutisi dal 2004 ad oggi.
In particolare, i portalettere si limiteranno alla esecuzione della
mansione sulla propria zona, assegnata di fatto o concorsualmente, rinunziando
ad ogni
compenso previsto per la sostituzione del collega assente.
Lo sciopero inizia il giorno 19/01/2009 e termina il 18/02/2009.
Distinti saluti.
p. Ufficio Sindacale (Laura La Placa)
Via Teodosio 9, 20131 MILANO Tel-Fax 02-2663474 E-mail
cobaspt@tiscalinet.it -
www.cub.itCobas pt-Cub c/o RdB-Cub Via
Monterumici 36/10 40133 Bologna Tel 051/389524 3283383306
Milano, 8 gennaio 2009
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