COMUNICATO SINDACALE
Il Coordinamento Nazionale ITM (Finsiel), riunitosi il giorno 19 gennaio con le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, ha fatto il punto della situazione del Gruppo a fronte della vendita avviata da Telecom di tutte le aziende del gruppo stesso.
Il Coordinamento e le segreterie nazionali stigmatizzano l'atteggiamento del Governo e della Presidenza del Consiglio che non ha neanche risposto alla richiesta di incontro inoltrata già da un mese dai segretari generali delle Organizzazioni sindacali e sollecitata dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil.
Non sono chiare le finalità generali di questa vendita, se non quella di fare cassa da parte di Telecom. Inoltre non sono chiari gli obiettivi industriali della vendita del maggior gruppo informatico del nostro Paese.
Sono preoccupanti i possibili riflessi occupazionali per gli oltre 4.000 lavoratori e lavoratrici del Gruppo. Per Fim, Fiom, Uilm nazionali grave è l'atteggiamento della Presidenza del Consiglio che, di fronte ad un'operazione che modifica fortemente l'assetto del mercato informatico in Italia, tace colpevolmente.
Occorre fermare questa vendita finché non saranno chiari i contorni industriali, produttivi ed occupazionali di questa operazione.
Sollecitiamo la Presidenza del Consiglio alla convocazione di un tavolo in cui Telecom chiarisca i termini dell'operazione dopo che, sino ad un mese fa, nei tavoli sindacali confermava la strategicità per Telecom dell'informatica di mercato.
Fim, Fiom, Uilm decidono, oltre allo stato di agitazione, di convocare per il giorno 28 gennaio una manifestazione nazionale del Gruppo ITM a Roma con l'effettuazione di un presidio sotto la Presidenza del Consiglio.
Fim, Fiom, Uilm nazionali e il Coordinamento nazionale si attiveranno con tutte le forze politiche ed istituzionali per richiedere il loro sostegno alle richieste sindacali. A tale proposito è stata convocata una assemblea aperta a tutte le forze politiche per il giorno 28 gennaio, alle ore 14.30, presso l'aula "Le Colonne" dei Gruppi parlamentari in via Poli, 19 a Roma.
FIM FIOM UILM NAZIONALI
SEGRETERIE NAZIONALI
Corso Trieste, 36 Roma -00198 - Roma -Tel. +39 06 852621
IL COORDINAMENTO NAZIONALE ITM
Roma, 25 gennaio 2005
VENERDI’
28 GENNAIO 2005
MANIFESTAZIONE
IN SCIOPERO DI TUTTO IL GRUPPO FINSIELChi ha partecipato all’assemblea di ieri (per la prima
volta Banksiel e Finsiel in assemblea congiunta) ha capito bene: se la vendita
del gruppo Finsiel si dovesse chiudere come vorrebbe Telecom
La situazione ormai la conoscono tutti e anche i mezzi
d’informazione ne parlano diffusamente: in questi giorni si sta concludendo la
fase detta “data-room”, poi Telecom intenderebbe passare al vaglio le
diverse offerte e, alla fine, scegliere il vincitore. Oplà! In questo modo
Telecom si libererebbe dell’informatica Finsiel, intascando il bottino e
abbandonando 14 aziende e 4.000 persone al loro destino.
E il destino non sarebbe certamente favorevole.
Tre sono i concorrenti rimasti in gioco: due multinazionali (EDS,
in crisi in Italia e in Europa, ed ACCENTURE, già socia in tanti affari
con Telecom-Tronchetti Provera) e un gruppo italiano (il gruppo COS di
Alberto Tripi che opera nel settore marginale dei call center ed ha dimensioni
industriali ed economiche nettamente inferiori a quelle del gruppo Finsiel).
Non dobbiamo rassegnarci.
L’assemblea di ieri ha indicato chiaramente la strada:
dobbiamo impegnarci per cercare di cambiare questa situazione, costringere
Telecom a rendere conto delle proprie scelte e ridiscutere il caso Finsiel
all’interno di un quadro più generale, coinvolgendo anche il mondo politico e
le istituzioni.
Da due mesi a oggi abbiamo già fatto tanta strada e siamo
riusciti a rimettere in discussione le decisioni che Telecom aveva preso e che,
a quasi tutti, sembravano ineluttabili.
Non è stato facile: abbiamo dovuto organizzare una lunga
serie di iniziative articolate tra loro (net-strike, appello dei segretari
generali di Fim, Fiom e Uilm, sito www.rsufinsiel.it,
presidio al Parlamento del 22 dicembre, lettera aperta della RSU Finsiel,…) e
tessere una tela di contatti con esponenti politici e mezzi d’informazione.
Adesso si tratta di fare un salto di qualità: dobbiamo
mettere a frutto tutto il lavoro fatto per costringere le istituzioni, il mondo
politico e i media ad occuparsi dell’affare Finsiel ed evitare che Telecom
possa sistemare la questione nel chiuso delle proprie stanze, fregandosene dei
problemi che ne derivano.
Per questo il coordinamento delle RSU del gruppo Finsiel e
Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno indetto una giornata di sciopero per venerdì
28 gennaio.
Ma lo sciopero da solo non basta a dare visibilità alla
nostra vertenza.
E allora ecco il programma di venerdì prossimo:
Ø
mattina
– manifestazione nazionale con corteo dei lavoratori di tutte le
aziende del gruppo (ore 9.00 – da piazza Esedra, lato Basilica, fino a Corso
Italia, sede Telecom);
Ø
pomeriggio
– presidio davanti Palazzo Chigi e incontro-dibattito con le forze
politiche e le istituzioni (14.30 – sala “Le Colonne”, via Poli, 19).
Gli obiettivi di questa fase della mobilitazione sono chiari:
Ø
congelamento
della trattativa di vendita
Ø
apertura
del tavolo istituzionale alla Presidenza del Consiglio per discutere il caso
Finsiel nell’ambito della situazione del settore ed evitare soluzioni
precipitose (e le conseguenze che provocherebbero)
Si tratta di problemi che riguardano tutti. Nessuno deve
tirarsi indietro. Chiaro?