call centeristi: IN ACTION-ARESE IN PICCHETTO DA STAMATTINA SENZA SINDACATI COLLABORAZIONISTI...
AGGIORNAMENTI DALLA LOTTA DELLE
LAVORATRICI DI ARESE
Data: Mar, 20 Giu 2006 15:48:35
Le lavoratrici
del call-center di Arese "IN-Action", da qualche settimana tornate ad essere
dipendenti della COS (dopo la separazione con la FIAT) hanno dato vita questa
mattina al previsto sciopero con picchetto per rafforzare la vertenza contro il
trasferimento di massa messo in atto dall'azienda, per fare in modo che i costi
di questa ennesima speculazione non ricadano sulle spalle dei lavoratori (vedi
mail del 19-6)
Il picchetto, inziato alle ore 6,30 si è protratto per
oltre 3 ore, con la partecipazione attiva di circa 50 lavoratrici e il sostegno
dello SLAI e di un gruppo di lavoratori solidali di Milano.
Lo sciopero
che faceva seguito in maniera del tutto autorganizzata a quello del giorno
precedente, (deciso unitariamente nell'assemblea del 6 giugno), ha ovviamente
allarmato l'azienda che ha messo in campo tutte le pressioni possibili verso
quei lavoratori (circa 250) costretti a subire il ricatto della condizione
precaria e dei contratti atipici che grava sulla testa di un numero sempre
maggiore di lavoratori e lavoratrici in tutto il paese
Sostenuti
dall'azione della polizia, capi e capetti hanno così potuto conformare un
settore di un centinaio di lavoratrici che si sono prestati/e all'operazione di
forzare il picchetto
I rapporti di forza reali hanno fatto emergere
l'inopportunità di tentare una resistenza basata sull'azione di forza delle
scioperanti e dei loro sostenitori. Ma le lavoratrici hanno comunque messo in
piedi un'assemblea molto significativa in cui hanno spiegato le ragioni della
loro lotta, una lotta che riguarda tutti proprio per i contenuti che solleva ed
in particolare la necessità di aggredire il precariato per poter guardare ad una
prospettiva accettabile, per sè e i propri figli.
Si sono quindi succeduti
alcuni interventi dei lavoratori e militanti sindacali intervenuti a sostegno
della lotta, fino a quando è stato deciso di sciogliere il picchetto,
rilanciando ulteriori e successivi appuntamenti, man mano che i trasferimenti
verso Basiglio (40 Km di distanza, i cui costi graveranno solo ed esclusivamente
sulle lavoratrici) si concretizzeranno.
Aldilà dell'esito comunque
ragguardevole dello sciopero (oltre il 60% di adesioni) visto il sostanziale
isolamento delle lavoratrici (completamente abbandonate a sè stesse dalle
organizzazioni sindacali, RSU comprese) e le notevoli pressioni aziendali e
poliziesche, è importante rimarcare il clima di estrema combattività,
determinazione e spirito solidale che ha accompagnato l'intera
mattinata
A testimonianza concreta della volontà di non cedere e di
proseguire nel prossimo futuro basta citare lo striscione appeso ai cancelli di
Arese: "COS di Basiglio....stiamo arrivando!"
La lotta continua. E avrà
bisogno di tutto il sostegno possibile
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Continua e si radicalizza
la lotta ad Arese
La lotta delle lavoratrici di In-Action, un
call-center situato presso il centro direzionale di Arese (proprietà FIAT)
continua e, a partire da oggi entra nella sua fase decisiva.
Da quando la
FIAT ha deciso di rompere l'intesa con KOS (insieme costituivano appunto la
Join-Adventure denominata In-action), quest'ultima ha cominciato a preparare il
trasferimento delle proprie attività a Basiglio, ad oltre 35 Km di distanza da
Arese. Come sempre a pagare le conseguenze delle scelte aziendali dovrebbero
essere le lavoratrici (oltre 400), molte delle quali a part-time, che si
troverebbero costrette, in gran numero, ad auto-licenziarsi.
Di fronte a
questa prospettiva le lavoratrici da tre mesi sono entrate in agitazione ed
hanno già effettuato 3 scioperi, con un'altissima adesione e il blocco totale
delle attività di tutta la FIAT di Arese.
Ma la KOS non ha fatto nessun tipo
di marcia indietro e ha cominciato a rendere operaativi i primi trasferimenti,
con l'intento di completare l'operazione in un paio di mesi.
Gli
obiettivi di questa operazione appaiono oggi piuttosto evidenti:
Da una parte
c'è l'interesse di FIAT di svuotare il centro direzionale per dar vita ad
un'operazione commerciale che, più avanti, ironia della sorte, potrebbe
prevedere l'instaurazione di un nuov call-center
Dall'altra l'interesse di
KOS che, costretta a sciogliere l'alleanza con FIAT, ripiega sulla soluzione a
lei più conveniente che è quella di provocare un netto ricambio del personale
puntando a sostituire le ttuali lavoratrici a tempo indeterminato con decine e
decine di nuovi precari, contratti a progetto (i famosi L.A.P.) da pescare
nell'enorme bacino della disoccupazione di Milano sud, Rozzano e dintorni; cosa
che infatti sta già avvenendo
Le lavoratrici hanno continuato ad opporsi
ad una simile operazione contando esclusivamente sul proprie forze e sul
sostegno dello SLAI e della CUB, a causa del solito atteggiamento poco
combattivo delle RSU aziendali, per non parlare dell'atteggiamento dei Sindacati
Confederali, vicini più volte al crumiraggio aperto, preoccupati solo di
contenere la lotta e di ottenere una legittimazione a partecipare alle
trattative.
Si sono quindi dotate di una propria piattaforma
rivendicativa, con cui fronteggiare il trasferimento stesso, rifiutando di
pagarne il prezzo.
Gli aspetti essenziali della piattaforma sono:
1)
La garanzia del posto di lavoro per tutte/i e la trasformazione a tempo
indeterminato di tutti i contratti di lavoro
2) Un servizio trasporti
adeguato da Arese verso Basiglio con un'adeguato indennizzo giornaliero per le
spese di trasferta
3) La possibilità di svolgere il part-time in forma
verticale (riduzione dei giorni lavorativi invece che riduzione dell'orario
giornaliero) con garanzia del servizio mensa
Di fronte alla solita
intransigenza di KOS, motivata con presunte proprie difficoltà economiche, (il
bilancio è nettamente in attivo) l'ultima assemblea del 15 giugno ha deciso di
proclamare un ulteriore sciopero, dando mandato ai partecipanti al presidio di
decidere se continuarlo anche il giorno successivo
E così è stato: dopo
l'ennesimo sciopero ancora una volta riuscito, le lavoratrici hanno deciso di
proseguire anche domani, con l'obiettivo di radicalizzare la lotta e di
estenderla progressivamente a settori sempre più ampi, nella prospettiva di
continuare la lotta anche nella nuova sede di Basiglio.
Le lavoratrici di
In-action stanno pertanto facendo appello a tutte le realtà che si battono
contro i licenziamenti e la precarietà, affinchè esprimano la loro solidarietà
attiva per costringere la KOS ad accettarne le rivendicazioni, nella prospettiva
di costruire un fronte unitario e combattivo, capace di contrastare i piani
padronali e farla finita con contratti atipici e precarietà
Appuntamento
domani mattina, 20 giugno, davanti ai cancelli del centro direzionale di Arese a
partire dalle ore 6,30
E' in preparazione nei prossimi giorni una
riunione territoriale (Milano e hinterland) per coordinare gli sforzi a sostegno
di questa importante vertenza
Alcuni lavoratori e lavoratrici a sostegno
della lotta di In-action