Gli operai Terim ancora in sciopero

Oggi a seguito della mancata applicazione della rotazione per quanto riguarda la cassa integrazione gli operai della Terim, hanno effettuato stamattina 4 ore di sciopero. Nell’ultimo incontro con l’RSU,  l’azienda nonostante le  promesse, gli impegni e le disponibilità mostrate nell’applicare la rotazione, continua ad andare per la sua strada, nel senso che continua a tenere esclusi, in modo strutturale dall’attività lavorativa, gli operai più attivi a livello politico- sindacale, i cosiddetti “rompicoglioni”. Di fatto si è preso atto che ogni garanzia data è risultata fittizia, a lavorare ci sono sempre gli stessi ruffiani funzionali agli interessi del padrone, i soliti capetti e responsabili a cui scappa anche l’ora di straordinario. Pertanto nell’ultima assemblea svoltasi due giorni fa fuori dai cancelli della fabbrica, è stato deciso all’unanimità questo sciopero con picchetto. Lo sciopero di stamattina ha avuto esito più che positivo, come nella migliore tradizione Terim, all’ingresso dell’azienda si sono presentati i soliti crumiri i quali visto il blocco operaio che gli si dispiegava davanti, sono tornati subito a casa, stessa cosa per i fornitori  e per i camion venuti per ritirare il prodotto finito. L’azienda consapevole delle nostre capacità nell’effettuare picchetti insormontabili, ha provveduto ha mettere in ferie gli impiegati, difatti non se ne è presentato neanche uno. Ancora una volta l’unità  e la determinazione degli operai hanno prodotto il loro effetto, e quello di oggi è stato un banco di prova positivo riguardo ciò che dovremo affrontare nell’immediato futuro, infatti il giorno 20 marzo l’azienda dovrebbe esplicitare in modo definitivo il piano  industriale, che per tanti operai significherà mobilità....ma con lotta e con ogni mezzo, venderemo la pelle il più caro possibile !!

 

Un operaio Terim

 

8 marzo 2009,