L'ILVA METTE IN FERIE FORZATE ALTRI 400 LAVORATORI E SI APPRESTA A CHIEDERE ALTRE 13 SETTIMANE DI CIG.

RIVA scarica la crisi sui lavoratori e usa le direzioni sindacali confederali come arma di pressione su lavoratori, istituzioni, governo

Gli impegni circa la fine della cig con rotazione sono carta straccia. Il futuro sono gli esuberi strutturali, mentre chi lavora sarà più sfruttato, più precario, con meno sicurezza sui posti di lavoro

Padron Riva chiuderà anche il 2008 con forti profitti che non vengono comunicati per avvalorare la favola dell'azienda in crisi, mentre in fabbrica dilagano come sempre straordinari e l'azienda non esita a investire in 2000 auto nuove per girare all'interno; così come management e capi non risentono affatto della crisi e hanno ricevuto anche a dicembre premi di 2000-3000 euro a testa, mentre per gli operai in cig che devono campare con 800 euro non ci sono soldi per l'integrazione alla cig.

Provate a smentire voi tutti questi dati. E' sempre più scandaloso il comportamento delle direzioni sindacali confederali, con il segr. Uilm Palombella in testa, effettivo capo dell'ufficio stampa del gruppo RIVA, che si apprestano a farsi interpreti dei desiderata dell'Ilva, chiedendo aiuti di Stato, aiuti negati alla città in grave crisi occupazionale, sociale e ambientale. Sempre più priva di inchiesta e indipendenza di giudizio appare certa stampa locale che dovrebbe decidere se servire il padrone effettivo della città o gli interessi di lavoratori e cittadini. Gli operai vengono quotidianamente ingannati , divisi, ricattati e disorganizzati, come viene ingannata la città e le istituzioni che si fanno complici dello stato delle cose al servizio dei profitti di padron RIVA. Anche le forze dell'ambientalismo non comprendono che la prima vera trincea di lotta è in fabbrica e che è lì che si vince o si perde questa battaglia, e evitano accuratamente di schierarsi in fabbrica contro i sindacati confederali vero puntello dello strapotere di padron RIVA

Abbiamo fatto un esposto che stiamo incrementando con fatti che ha tutte le potenzialità di scoprire il gioco truccato in atto all'ILVA.

Il 13 febbraio la Fiom ha proclamato uno sciopero nazionale, siamo però ansiosi di sapere quale posizione assume rispetto agli eventi che si stanno determinando in fabbrica e se è pronta a far cadere i rapporti unitari con i sindacati più filoaziendali e a far cadere le attuali inutili e incapaci RSU, per ridare parola ai lavoratori e alle lotte dei lavoratori.

Entro il 28 febbraio una serie di iniziative in fabbrica e fuori metteranno sotto accusa ILVA e sindacati confederali Una grande manifestazione nazionale contro padron Riva e loro servi si prepara su scala nazionale per il 18 aprile indetta dalla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro

slai cobas per il sindacato di classe ILVA APPALTO cobasta@fastwebnet.it 347-1102638 1 febbraio