Su 1187 scuole dell’intera provincia di Palermo il 13% è agibile;il 16% è adeguato ma manca una documentazione formale che ne attesti l’agibilità;il restante 71% è da manutenzionare o ricostruire. Possiamo dire, con buona approssimazione, che sono circa 60 le scuole da ricostruire.  (Giornale di sicilia 26/05/09)
 
Riceviamo e rigiriamo per conoscenza
 
Comunicato stampa                                                           Palermo, 8 luglio 2009

 

I dirigenti devono garantire la salute sul posto di lavoro!

Due lavoratrici della scuola Verdi incrociano le braccia per protesta

e ottengono un piccolo risultato

 

Per circa due settimane due lavoratrici aderenti allo Slai cobas per il sindacato di classe, assistenti amministrative dell’istituto comprensivo G. Verdi di Palermo, non sono entrate nell’ufficio rifiutandosi di lavorare per protestare contro le condizioni di invivibilità dell’ambiente di lavoro.

 

Le lavoratrici, iniziando infatti ad accusare improvvisi malori per il forte caldo, avevano subito evidenziato al Dirigente Scolastico il problema con una lettera di denuncia in cui segnalavano che “ vista l’elevata temperatura che si crea all’interno del suddetto ufficio, causata dal clima estivo, ma ulteriormente aggravata dalla mancanza di finestre nella stanza, con la conseguente impossibilità di aerare in modo consono l’ambiente lavorativo, e il dover essere costrette ad abbassare le serrande esterne per non essere abbagliate dal sole che riflette sui vetri fissi sprovvisti di tende mentre si lavora al computer, hanno iniziato ad accusare improvvisi malori…”

 

Aggiungiamo che l’ufficio in cui le lavoratrici devono stare  si trova in locali al di sotto del livello stradale che all’origine erano destinati ad essere adibiti a magazzini e che quindi non sono idonei già dal punto di vista strutturale. Il condizionatore nella stanza c’è ma non è  funzionante  (a differenza degli uffici del preside e del direttore dei servizi che invece sono perfettamente climatizzati!) e alle lavoratrici che più volte ne hanno sollecitato la riparazione o la sostituzione  il preside rispondeva che  “non ci sono fondi” o che “ci deve pensare il Comune” e la RSU della Cisl addirittura “ma  il condizionatore non funzionante cosa c’entra con la salute e sicurezza?”

 

Dato che il Dirigente e il Comune hanno cominciato a rimpallarsi le responsabilità e la mancanza di soldi! le lavoratrici hanno dato inizio a questo tipo di protesta sostenuta dal Cobas che ha fatto anche riferimento alla normativa vigente per la salvaguardia della propria salute (art.44 Dlgs 81/08…) e diffidato il preside di provvedere immediatamente altrimenti si sarebbe segnalato tutto agli organi competenti.

 

Pressato dalla contestazione delle lavoratrici che hanno ricevuto il sostegno e la solidarietà degli insegnanti, del personale Ata della scuola e di diversi genitori degli alunni, il preside ha  deciso allora di trasferire momentaneamente le postazioni di lavoro delle due lavoratrici nei locali climatizzati in cui lavora il  Direttore dei Servizi.

 

Si tratta certo per noi di una sistemazione temporanea che comunque significa già una primo passo nella battaglia  per la salvaguardia della salute e sicurezza nel posto di lavoro che le lavoratrici hanno intenzione di continuare per ottenere la completa messa a norma dei locali di lavoro in vista anche dell’avvio frenetico  del nuovo anno scolastico.

 

Facciamo conoscere questo episodio affinché altre lavoratrici e lavoratori utilizzino tutti i mezzi per la salvaguardia della propria salute e sicurezza nei posti di lavoro.
 
 
Slai Cobas per il sindacato di classe
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