COMUNICATO STAMPA

 

Lo Spallanzani è sempre più l’emblema dell’ingiustizia sociale, della corruzione e del sopruso.

Il sopruso arriva fino a non confermare, dopo il periodo di prova di sei mesi, il posto di lavoro all’infermiera A. V., producendo di fatto il suo licenziamento.

Dopo aver superato brillantemente la selezione del concorso attestandosi tra le prime della graduatoria, A. ha svolto fino ad oggi la sua attività nel reparto di malattie respiratorie dell’Ospedale L.Spallanzani di Roma, con senso del dovere spirito di collaborazione e totale abnegazione nei confronti dei malati. Nonostante questo, il giudizio  espresso al termine del periodo di prova dalla capo sala, solerte nel rendersi complice di questa amministrazione autoritaria e nemica dei diritti dei lavoratori, permette che questa lavoratrice venga di fatto licenziata.

E’ grave e vergognoso che ancora oggi si permetta il licenziamento di una lavoratrice con tanta indifferenza e arroganza.

Denunciamo pubblicamente e con forza l’acuirsi del clima di repressione interna esistente nell’ospedale L. Spallanzani. La repressione non è un fatto nuovo nella nostra struttura in particolare  per l’organizzazione sindacale SLL qui presente, di cui è stata fatta più volte oggetto per l’opposizione che essa ha da sempre opposto alle scelte scellerate delle varie amministrazioni che si sono succedute, battendosi per la difesa dei diritti e della dignità di lavoratori e pazienti. Ma sullo Spallanzani, oggi più di ieri si incentrano interessi enormi, enormi speculazioni; interessi delle multinazionali farmaceutiche ed interessi di una ricerca militare libera da ogni forma di controllo pubblico. Sotto la direzione del Commissario Straordinario Perrone Donnorso, l’ospedale è stato trasformato in un presidio militarizzato: un muro (con tanto di cartelli con la scritta limite invalicabile) ha chiuso definitivamente il passaggio interno prima esistente con il S. Camillo; l’ingresso principale di Via Portuense è stato  sostituito da quello, pericolosissimo, sito nella via laterale G. Folchi; telecamere sono state piazzate ovunque; i laboratori sono divenuti impraticabili, spazi che prima erano ad uso dei lavoratori sono stati loro  sottratti grande aula magna. In più “vergogna delle vergogne” è stato soppresso l’unico reparto di malattie infettive pediatriche di Roma.

Quello che oggi è successo ad A. non è un fatto isolato ma il frutto dell’operato del  C. S. Perrone Donnorso che ha lavorato sistematicamente affinché ogni voce di dissenso e opposizione fosse definitivamente messa a tacere.

Pensiamo che tutto ciò non debba essere permesso ed invitiamo tutti a mobilitarsi, partecipare e intervenire allassemblea che si terrà lunedì 21 febbraio alle ore 11 all’Ospedale Spallanzani presso l’Aula Sanama (ingresso via G. Folchi) .

 

 

SLL (Sindacato Lavoratori in Lotta)

                                                                  L. Spallanzani

17/02/05