COMUNICATO STAMPA - USI AIT SCUOLA
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UN
CONSIGLIO DAI PRECARI DELLA SCUOLA AL MIUR: GIOCATE AL SUPERENALOTTO PER POTER
FINANZIARE QUANTO E' STATO TAGLIATO DA TREMONTI E PER POTERCI ASSUMERE
TUTTI/E
Oggi 10 settembre una
delegazione USI AIT SCUOLA, SISA (che sono uniti da un Patto di collaborazione)
e precari co.co.co. ATA ha
incontrato, in particolare sui problemi del precariato e sui tagli finanziari
alla scuola pubblica, dirigenti del MIUR e del MINISTERO DEL LAVORO, come
previsto dalla normativa vigente per il tentativo di conciliazione - dato lo
stato di agitazione e il prossimo sciopero della SCUOLA proclamato dal sindacato
autogestito USI AIT SCUOLA a livello nazionale, anche a sostegno delle
mobilitazioni dei precari.
Pur ringraziando la
disponibilità dei dirigenti ad ascoltare le richieste dell'USI e dei precari ed
a rispondere in merito, si è evidenziata l'impossibilità del MIUR a dare
soluzioni credibili per la scuola e per le migliaia di precari docenti ed ATA
perdenti posto (sicuramente meno dei 60.000 previsti per il pensionamento di
30.000 docenti, in gran parte da
sostituire).
In ogni caso quello della
scuola è il più grosso taglio in un'azienda pubblica o privata, dalle
ristrutturazioni industriali degli anni '80. Un licenziamento massiccio di forza
lavoro altamente qualificata e professionale che si aggiunge ai previsti
700.000 licenziamenti che fino alla
prossima primavera dovremo subire nel nostro paese, con la speranza di una
sostanziale inversione di tendenza alla devastante crisi economica che i paesi
capitalisticamente più avanzati stanno passando.
Mentre ad alcune richieste
non veniva data risposta perchè più politiche o più legate alla contrattazione
di comparto, veniva da parte del MIUR fatta presente la volontà del Ministro
Gelmini di venire incontro al precariato, sia con la concessione di una specie
di cassa integrazione sia pure parziale per i soli 12-13.000 insegnanti con
incarico annuale che per i tagli imposti dalla finanziaria non avrebbero più
avuto possibilità di lavorare con continuità, anche se a tutto scapito di quei
18.000 precari di terza fascia che di fatto rischiano in molte città di non
avere più chiamate. Ricordiamo infatti che il decreto emanato dal governo (ma
contestato da subito nelle piazze) obbliga gli ex supplenti annuali “tagliati”
ad accettare qualsiasi supplenza breve, pena la perdita del “sussidio”.
Per quanto riguarda la
situazione ATA i tagli agli organici rendono difficile veramente l'apertura
della scuola, con tutti i rischi alla sicurezza che ne susseguono; si è parlato
anche degli amministrativi con contratti di collaborazione coordinata per i
quali il Ministro Gelmini ha avuto fondi solo fino alla fine del mese di
Dicembre (260 milioni!).
Tutta la scuola rientra in
un discorso di poca considerazione da parte governativa, come già avviene per
l'Università e
Noi come lavoratori della
scuola pensiamo che la funzione della scuola pubblica sia centrale per la
crescita delle nuove generazioni, non pensando affatto che “tronisti e veline”
siano i lavori del “futuro” per i nostri giovani.
Per i motivi sopraesposti
l'USI AIT SCUOLA, il SISA, i precari ATA non si ritengono soddisfatti dalla
buona volontà del MIUR di trovare in futuro altri soldi o di dover sperare in
malattie del personale a tempo indeterminato o nei prossimi pensionamenti, ma
hanno consigliato al MIUR di utilizzare i pochi fondi a disposizione per giocare
al superenalotto così da poter sperare in vincite fruttuose, tali da poter
assicurare uno stipendio e una assunzione dei precari.
Né ritengono che i temi non
trattati del salario, della sicurezza nelle scuole o ancor più quello dei
diritti sindacali o l'ammissione anche ad incontri periodici richiesti in questa
occasione (per ora riservati ai soli sindacati “ufficiali”, ormai scavalcati da
anni dalle lotte di lavoratori, precari e studenti) siano di poca importanza.
Per tutti questi motivi
confermano l'indicazione dello sciopero generale per il 23 ottobre, la
continuazione di un periodo di stato di agitazione che deve vedere unite tutte
le strutture di base, i comitati ed i sindacati disponibili alla lotta, cercando
di dare maggiore visibilità alla stessa e indicano al movimento di lotta dei
precari anche la possibilità di far pesare la propria forza nei confronti del
Ministro Tremonti autore e fautore dei tanti tagli finanziari che la scuola
pubblica sta subendo.
Segreteria Usi Ait Scuola