COMUNICATO
RADIO STAMPA
La Unione Sindacale Italiana USI AIT Scuola, ha proclamato il 2
settembre, con nota trasmessa al MIUR, al Coordinamento amministrativo della
Presidenza del Consiglio, alla Funzione Pubblica e con invio agli Uffici
USP, lo STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE E LE PROCEDURE PREVISTE DALLA LEGGE
146 DEL 90 E 83 DEL 2000.
Si contestano i tagli alla scuola e
all'università, i "licenziamenti" e le perdite occupazionali, di
professionalità per decine di migliaia di posti di lavoro tra docenti e non
docenti ATA, il PdL Aprea e l'uso massiccio di esternalizzazioni di servizi
pubblici, la mancanza di basilari condizioni in materia di salute e di sicurezza
per chi lavora nella scuola e per chi fruisce del servizio educativo e
scolastico, per la stabilizzazione dei precari e delle precarie e il ritiro dei
provvedimenti che stanno dando il colpo di grazia all'istruzione
pubblica.
Con questa presa di posizione, che avrà uno dei suoi momenti di
lotta con lo sciopero del 23 ottobre indetto da Cobas, RdB Cub, SdL e
Confederazione USI AIT, si è voluto fornire uno strumento, assieme a quello dato
da altre OO.SS. conflittuali e dei comitati e coordinamenti dei precari, di
copertura e tutela delle molteplici azioni e lotte in corso in varie parti
d'Italia, di sostegno allo sviluppo di forme autorganizzate e gestite dal
basso di mobiliazione dei precari e delle precarie, della forza lavoro in
formazione (studenti a partire dal movimento dell'Onda), degli stessi lavoratori
e lavoratrici docenti e ATA a tempo indeterminato.
L'Usi Ait nel dare la
propria solidarietà e il sostegno alle forme di lotta in corso, auspica la
maggiore unità d'azione possibile tra le forze sindacali e politiche
conflittuali e il radicamento e consolidamento dei coordinamenti e comitati di
lavoratori e lavoratrici della scuola e dell'università, precari e non, per
evitare che le singole lotte siano frammentate e isolate o ridotte ad un
problema di ordine pubblico.
Segreteria Nazionale della Unione Sindacale
Italiana USI AIT
Scuola