Associazione Solidarietà
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Direzione
Nazionale
Comunicato
del 22.05.2009
Solidarietà al movimento studentesco che a Torino ha
tenuto alta la bandiera della lotta di classe!
Dichiarazioni
all’alba del G8 delle Università a Torino:
Le
violenze sono state premeditate e potrebbero ripetersi in occasione dei prossimi
incontri internazionali che si concluderanno con il G8 in programma all'Aquila,
ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, per il quale esistono "segnali
inquietanti" legati al possibile risorgere del
terrorismo.
Il Segretario Generale del sindacato indipendente di
Polizia, Franco Maccari: - Non può essere più tollerata la "caccia al
Poliziotto" da parte di delinquenti ammantati di ideologia no-global e teppisti
dei centri sociali. (… )«Anche per questo insistiamo nella
richiesta di accelerare i tempi della reintroduzione del reato di oltraggio a
pubblico ufficiale nel nostro ordinamento, perché gli uomini in divisa, ma più
in generale tutti coloro che rappresentano le Istituzioni, hanno bisogno di
essere tutelati e garantiti. I comportamenti offensivi devono essere sanzionati
penalmente, soprattutto per proteggere la funzione che i Rappresentanti dello
Stato svolgono per l'intera collettività».
Destra e nuova destra, rappresentanti e servi di un
governo di fascisti, razzisti, speculatori e faccendieri esprimono la loro
preoccupazione di fronte ai recenti segnali di una violenza non più
tollerabile.. e si preparano a introdurre nuove misure atte a contrastarla.
La necessità di garantire un civile e regolare
svolgimento del G8 dei ministri dell’Interno e della Giustizia a Roma il 29-30
maggio e del summit internazionale
di luglio a l’Aquila, impongono già da adesso ai tutori dello Stato di diritto
di predisporre tutte le misure necessarie contro quei facinorosi
dell’antagonismo radicale il cui potenziale eversivo si è palesato negli ultimi episodi di
Torino.
Tradotto in volgare, sono al vaglio ulteriori operazioni
di polizia preventiva e ulteriori restringimenti alle libertà democratiche e
agli spazi di agibilità politica
Obiettivo dichiarato: la salvaguardia della sicurezza
nazionale e dell’ordine costituito.
Obiettivo reale: scongiurare con operazioni di
controrivoluzione preventiva (di cui le campagne mediatiche di intossicazione e
diversione dell’opinione pubblica di questi giorni relative ai fatti di Torino,
costituiscono un importante tassello) la possibile saldatura delle lotte sociali
sintomo ed espressione di una crisi economica gravissima cui il capitalismo non
può più far fronte se non con una politica di ulteriori tagli e sacrifici a
carico delle masse popolari tutte.
Piani di ristrutturazione alla Marchionne, tesi a
diminuire la forza contrattuale dei lavoratori, a impedire l’organizzazione
autonoma degli operai e lo sviluppo
di più forti legami di solidarietà
tra essi; l’imposizione coatta dello scempio del territorio, della costruzione
di discariche, inceneritori e centrali nucleari che ci avvelenano giorno dopo
giorno, la precarietà, i tagli alla sanità e alla scuola pubblica, sono le
uniche risposte che questo ordinamento sociale ed economico è in grado di
garantirci.
La fiducia nei vari maghi della politica e della finanza
che promettono miracoli scricchiola, i “pompieri” che dovrebbero incanalare le
lotte dei lavoratori sindacalizzati in percorsi compatibili arrancano sempre
più.
Gli agi e i lussi dei privilegiati se prima suscitavano
una rassegnata invidia oggi muovono a una salutare
ribellione
L’arroganza del potere di fronte alle giuste
rivendicazioni di studenti, operai, pensionati, diviene sempre più evidente e
meno tollerabile.
Crescono i comitati spontanei di lotta, cresce la
consapevolezza del legame che esiste tra le varie lotte, diventa patrimonio
comune la parola d’ordine “non pagheremo noi la crisi dei
padroni!”
La protesta degli studenti pervenuti a Torino, da varie
parti d’Italia e d’Europa, il 19 maggio 2009, come le proteste degli abitanti di
Chiaiano, della Val di Susa, di
quanti oggi già sono disoccupati e di quanti rischiano a breve di diventarlo,
sono espressione del bisogno che le masse hanno di emanciparsi, della loro
aspirazione a esser fautori e protagonisti del proprio futuro, della necessità
di sollevarsi da condizioni di miseria e di sfruttamento che si prospettano
sempre più nere al loro orizzonte.
Ognuna di queste proteste va sostenuta e incoraggiata,
senza lasciarsi intrappolare dai lacci e laccioli di una morale che risponde
esclusivamente agli interessi dei padroni.
Il proletariato deve avere la sua morale, una morale che
risponda al motto “Quel che è illegale per i padroni, è legittimo per le masse
popolari!”
Perché quando i pensionati sono costretti a perdere la
propria dignità rubando nei supermercati per arrivare a sopravvivere, quando gli
immigrati irregolari sono spinti a non curarsi per il timore di venir denunciati
e rispediti nell’inferno da cui sono scampati, quando operai sono costretti a
sequestrare un padrone che da mesi non li paga per continuare a guardare negli
occhi i propri figli, quando la sostanza della parola “prevenzione” è
subordinata solo agli interessi di palazzinari e assicurazioni, allora ogni
mezzo diviene lecito, nessun palazzo del potere, nessuna zona rossa è più
inviolabile.
Al movimento che si è espresso a Torino, ai compagni che
sono stati caricati, pestati e arrestati preventivamente (faceva così l’OVRA di
Mussolini) dagli sgherri agli ordini del razzista Maroni e di tutta la banda
Berlusconi, come è successo al compagno Domenico Sisi, va tutto il nostro
appoggio e la nostra solidarietà.
La giornata di lotta contro il summit dei rettori delle
università borghesi, ha mostrata che l’Onda studentesca è ancora in movimento e
che continua a nutrirsi dell’onda più generale della lotta della classe operaia
che sta montando ovunque per fare muro contro la crisi dei padroni.
A questo movimento e a tutti i movimenti di lotta del nostro paese rivolgiamo
l’invito ad unirsi nel progetto di costruzione del Governo di Blocco
Popolare
L’inquinamento del territorio, gli incidenti sul lavoro,
il naufragio degli immigrati, la miseria economica e morale che mortifica le
masse popolari del nostro paese, sono prodotte dall’incuria delle Autorità
Pubbliche e dagli interessi dei loro mandanti.
Non saranno quindi i padroni a tirarci fuori dal pantano
in cui essi stessi ci hanno infognato, possiamo farlo solo noi.
Quella di un Governo di Blocco Popolare, composto e
sostenuto dalle organizzazioni operaie e dalle organizzazioni popolari che tolga
le attività economiche dalle mani di industriali, banchieri, finanzieri per
nazionalizzare tutte le grandi aziende e arrivare a gestirle come istituzioni
pubbliche è la strada che deve percorrere chi oggi non vuole pagare la crisi dei
padroni ed aspira ad un mondo diverso.
Nessuna azienda deve essere chiusa!
Nessun lavoratore deve essere licenziato!
A ogni persona il diritto a una vita dignitosa e
sana!
Promuoviamo il collegamento tra le lotte,
l’organizzazione delle lotte!
Eleviamo il livello di combattività, non lasciamoci
imbrigliare dalle leggi dei padroni!
Solidarietà di classe a chi promuove gli interessi del
proletariato!
Solidarietà al movimento studentesco che a Torino ha
tenuto alta la bandiera della lotta di classe contro le università concepite
dalla borghesia imperialista!