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Direzione Nazionale

 

Comunicato del 22.05.2009

Solidarietà al movimento studentesco che a Torino ha tenuto alta la bandiera della lotta di classe!

 

Dichiarazioni all’alba del G8 delle Università a Torino:

Le violenze sono state premeditate e potrebbero ripetersi in occasione dei prossimi incontri internazionali che si concluderanno con il G8 in programma all'Aquila, ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, per il quale esistono "segnali inquietanti" legati al possibile risorgere del terrorismo.

«Non c'è un clima tranquillo - spiega il sottosegretario all'Interno con delega alla pubblica sicurezza Alfredo Mantovano -. Le aree dell'antagonismo cercano occasioni per emergere ed è evidente che riunioni di un certo peso come quella di Torino rappresentano il meglio che possono trovare».

Dal segretario del Pd, Dario Franceschini: «Mi pare chiaro – dice – che a Torino c’erano gruppi di persone venute apposta per provocare. La violenza va sempre condannata senza esitazioni».

Massimo D’Alema riconosce che «ci sono episodi di violenza intollerabili come quello accaduto sul palco della manifestazione sindacale di Torino», ma al ministro dell’Interno che parla di «segnali» che inducono a «non abbassare l’attenzione» su un possibile ritorno del terrorismo, replica: «O il ministro ha degli elementi, e allora deve informare il Parlamento, oppure dovrebbe usare una maggiore cautela».

Il Segretario Generale del sindacato indipendente di Polizia, Franco Maccari: - Non può essere più tollerata la "caccia al Poliziotto" da parte di delinquenti ammantati di ideologia no-global e teppisti dei centri sociali. (… )«Anche per questo insistiamo nella richiesta di accelerare i tempi della reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale nel nostro ordinamento, perché gli uomini in divisa, ma più in generale tutti coloro che rappresentano le Istituzioni, hanno bisogno di essere tutelati e garantiti. I comportamenti offensivi devono essere sanzionati penalmente, soprattutto per proteggere la funzione che i Rappresentanti dello Stato svolgono per l'intera collettività».

Destra e nuova destra, rappresentanti e servi di un governo di fascisti, razzisti, speculatori e faccendieri esprimono la loro preoccupazione di fronte ai recenti segnali di una violenza non più tollerabile.. e si preparano a introdurre nuove misure atte a contrastarla.

La necessità di garantire un civile e regolare svolgimento del G8 dei ministri dell’Interno e della Giustizia a Roma il 29-30 maggio  e del summit internazionale di luglio a l’Aquila, impongono già da adesso ai tutori dello Stato di diritto di predisporre tutte le misure necessarie contro quei facinorosi dell’antagonismo radicale il cui potenziale eversivo si è palesato negli  ultimi episodi di Torino.

Tradotto in volgare, sono al vaglio ulteriori operazioni di polizia preventiva e ulteriori restringimenti alle libertà democratiche e agli spazi di agibilità politica

Obiettivo dichiarato: la salvaguardia della sicurezza nazionale e dell’ordine costituito.

Obiettivo reale: scongiurare con operazioni di controrivoluzione preventiva (di cui le campagne mediatiche di intossicazione e diversione dell’opinione pubblica di questi giorni relative ai fatti di Torino, costituiscono un importante tassello) la possibile saldatura delle lotte sociali sintomo ed espressione di una crisi economica gravissima cui il capitalismo non può più far fronte se non con una politica di ulteriori tagli e sacrifici a carico delle masse popolari tutte.

Piani di ristrutturazione alla Marchionne, tesi a diminuire la forza contrattuale dei lavoratori, a impedire l’organizzazione autonoma degli operai e  lo sviluppo di  più forti legami di solidarietà tra essi; l’imposizione coatta dello scempio del territorio, della costruzione di discariche, inceneritori e centrali nucleari che ci avvelenano giorno dopo giorno, la precarietà, i tagli alla sanità e alla scuola pubblica, sono le uniche risposte che questo ordinamento sociale ed economico è in grado di garantirci.

La fiducia nei vari maghi della politica e della finanza che promettono miracoli scricchiola, i “pompieri” che dovrebbero incanalare le lotte dei lavoratori sindacalizzati in percorsi compatibili arrancano sempre più.

Gli agi e i lussi dei privilegiati se prima suscitavano una rassegnata invidia oggi muovono a una salutare ribellione

L’arroganza del potere di fronte alle giuste rivendicazioni di studenti, operai, pensionati, diviene sempre più evidente e meno tollerabile.

Crescono i comitati spontanei di lotta, cresce la consapevolezza del legame che esiste tra le varie lotte, diventa patrimonio comune la parola d’ordine “non pagheremo noi la crisi dei padroni!”

La protesta degli studenti pervenuti a Torino, da varie parti d’Italia e d’Europa, il 19 maggio 2009, come le proteste degli abitanti di Chiaiano, della Val di Susa,  di quanti oggi già sono disoccupati e di quanti rischiano a breve di diventarlo, sono espressione del bisogno che le masse hanno di emanciparsi, della loro aspirazione a esser fautori e protagonisti del proprio futuro, della necessità di sollevarsi da condizioni di miseria e di sfruttamento che si prospettano sempre più nere al loro orizzonte.

Ognuna di queste proteste va sostenuta e incoraggiata, senza lasciarsi intrappolare dai lacci e laccioli di una morale che risponde esclusivamente agli interessi dei padroni.

Il proletariato deve avere la sua morale, una morale che risponda al motto “Quel che è illegale per i padroni, è legittimo per le masse popolari!”

Perché quando i pensionati sono costretti a perdere la propria dignità rubando nei supermercati per arrivare a sopravvivere, quando gli immigrati irregolari sono spinti a non curarsi per il timore di venir denunciati e rispediti nell’inferno da cui sono scampati, quando operai sono costretti a sequestrare un padrone che da mesi non li paga per continuare a guardare negli occhi i propri figli, quando la sostanza della parola “prevenzione” è subordinata solo agli interessi di palazzinari e assicurazioni, allora ogni mezzo diviene lecito, nessun palazzo del potere, nessuna zona rossa è più inviolabile.

Al movimento che si è espresso a Torino, ai compagni che sono stati caricati, pestati e arrestati preventivamente (faceva così l’OVRA di Mussolini) dagli sgherri agli ordini del razzista Maroni e di tutta la banda Berlusconi, come è successo al compagno Domenico Sisi, va tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà.

La giornata di lotta contro il summit dei rettori delle università borghesi, ha mostrata che l’Onda studentesca è ancora in movimento e che continua a nutrirsi dell’onda più generale della lotta della classe operaia che sta montando ovunque per fare muro contro la crisi dei padroni.

A questo movimento e a tutti i movimenti di  lotta del nostro paese rivolgiamo l’invito ad unirsi nel progetto di costruzione del Governo di Blocco Popolare

 

L’inquinamento del territorio, gli incidenti sul lavoro, il naufragio degli immigrati, la miseria economica e morale che mortifica le masse popolari del nostro paese, sono prodotte dall’incuria delle Autorità Pubbliche e dagli interessi dei loro mandanti.

Non saranno quindi i padroni a tirarci fuori dal pantano in cui essi stessi ci hanno infognato, possiamo farlo solo noi.

 

Quella di un Governo di Blocco Popolare, composto e sostenuto dalle organizzazioni operaie e dalle organizzazioni popolari che tolga le attività economiche dalle mani di industriali, banchieri, finanzieri per nazionalizzare tutte le grandi aziende e arrivare a gestirle come istituzioni pubbliche è la strada che deve percorrere chi oggi non vuole pagare la crisi dei padroni ed aspira ad un mondo diverso.

 

Nessuna azienda deve essere chiusa!

Nessun lavoratore deve essere licenziato!

A ogni persona il diritto a una vita dignitosa e sana!

Promuoviamo il collegamento tra le lotte, l’organizzazione delle lotte!

Eleviamo il livello di combattività, non lasciamoci imbrigliare dalle leggi dei padroni!

Solidarietà di classe a chi promuove gli interessi del proletariato!

Solidarietà al movimento studentesco che a Torino ha tenuto alta la bandiera della lotta di classe contro le università concepite dalla borghesia imperialista!