ENNESIMO ATTO DI REPRESSIONE PREVENTIVA RISPONDIAMO LOTTANDO UNITI

I 21 arresti di giovani studenti universitari, accusati di violenze durante la manifestazione contro il G8 universitario del 19 maggio scorso, sono l'ennesimo atto di repressione preventiva perpetrato dal governo in vista di un possibile acutizzarsi dello scontro sociale per il prevedibile aggravamento della crisi nel prossimo autunno.

La repressione è scattata a pochi giorni dal G8 dell'Aquila a riprova della volontà di rassicurare le autorità degli altri paesi sulle capacità del governo italiano di mantenere con pugno di ferro l'ordine sociale. In che altro modo debbono intendersi le deliranti frasi del giudice Caselli su una riorganizzazione paramilitare del dissenso?

Questa repressione non avviene soltanto con le cariche di polizia contro chi manifesta la sua contrarietà al tentativo di far pagare la crisi economica a lavoratori, studenti, disoccupati, ma anche e soprattutto con provvedimenti volti ad impedire ope legis l'organizzazione del dissenso (norme anti-sciopero, leggi razziste contro gli immigrati, ronde, esercito per le strade, ecc.). Lo scopo è duplice: da un lato cercare il consenso dell'opinione pubblica all'operato del governo, attraverso una campagna ideologica che spesso richiama le peggiori leggi del ventennio fascista, dall'altro dividere la classe lavoratrice per indebolirne la capacità di lottare nei prossimi mesi contro l'attacco ai salari e ai posti di lavoro.

Oggi si prendono di mira, in particolare, le mobilitazioni studentesche nell'intento di impedire che in futuro trovino una saldatura con quelle operaie. Questo temono lor signori: che si lotti uniti contro il capitalismo, il vero responsabile della crisi.

LIBERTÀ PER GLI STUDENTI ARRESTATI ! ANNULLAMENTO DEI PROCESSI FARSA !

Cobas Università Torino