SEA: PERSI Già CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO

 

Il 15-4 la direzione Sea, ha aperto la procedura prevista dalla legge 223/91, per il licenziamento di 390 lavoratori, di cui 240 di Sea spa e 150 di Sea Handling. A detta di Sea, «Gli strumenti individuati l’anno passato a causa dell’aggravarsi della situazione economica internazionale appaiono infatti oggi insufficienti».  

La direzione Sea ha già fatto sapere che intende “obbligare” tutti i lavoratori con oltre 50 anni di età a fornirgli la loro situazione contributiva. Dopo di che procedere con il licenziamento dei 390 lavoratori.

Già nel marzo dello scorso anno, la Sea aveva aperto la procedura per il licenziamento di 300 lavoratori, perché intendeva “liberarsi” a suo dire di quei dirigenti e quadri che nonostante l’età non volevano lasciare l’azienda.

Non ci troviamo quindi di fronte al prepensionamento di 390 lavoratori, ma al loro licenziamento ed alla loro collocazione in mobilità.

 

al 20-3-08

al 15-4-09

differenza

Sea Spa

2330

2457

+127

Sea H.

*3561

2945

- 616

Gruppo Sea

5891

5402

- 489

Dai dati forniti nelle due procedure di mobilità, si può notare come in 12 mesi si sono già persi quasi 500 posti di lavoro, che sommati ai lavoratori mediamente in cassa (650), si arriva ad oltre 1100 lavoratori in meno.

Di questi oltre il 70% sono di Sea Handling.

* comprensivi di 551 interinali

 

BASTA CON LA CASSA INTEGRAZIONE

La logica che stanno percorrendo i vertici Sea, appare evidente. Utilizzare tutti gli strumenti per ridurre il personale. Da parte nostra quindi riteniamo che il proseguo della verifica debba vedere alcuni punti fissi:

 

Ø      NESSUN LAVORATORE DEVE ESSERE LICENZIATO SENZA IL SUO ACCORDO.  Con l’obbligo che tutti i lavoratori con oltre 50 anni di età, debbono fornire i propri dati contributivi, si vuole poi introdurre il meccanismo, che chi con tre anni di mobilità accede alla pensione, sarà licenziato. Della serie “non servi più e quindi fuori con un calcio nel cu..”.

Ø      AD OGNI LAVORATORE CHE ACCETTA LA MOBILITA’, DEVE ESSERCI UN LAVORATORE IN MENO CHE FA CASSA INTEGRAZIONE. È impensabile continuare con la cassa, con la mobilita e con il ricorso massiccio agli straordinari. All’atto dell’apertura dello stato di crisi, Sea ha quantificato in 900 i lavoratori in esubero. A marzo 2010 la cassa integrazione deve quindi finire.

Ø      NESSUNA PERDITA ECONOMICA PER CHI ACCETTA IL LICENZIAMENTO. I lavoratori che verranno licenziati, riceveranno dall’INPS l’importo di 834 euro al mese, per 12 mesi all’anno per chi ha percepito nel 2008 una retribuzione lorda di 1.917 euro al mese, ed un importo di 1003 euro per chi ha avuto una retribuzione mensile lorda oltre i 1.917 euro. L’importo dell’INPS dal 13° mese in poi, verrà ridotto all’80%. Inoltre il calcolo della pensione, per i lavoratori posti in mobilità, avverrà sugli stipendi all’atto del licenziamento, perdendo di conseguenza tutti gli eventuali aumenti retributivi degli anni di mobilità nel calcolo della pensione.

Ad aprile Malpensa +10% passeggeri, Linate -12,6%

Milano, 27 apr. (Apcom) - Il gruppo Sea, conta di chiu-dere il bilancio 2009 in utile. Lo ha dichiarato G. Bonomi, presidente di Sea, durante la conferenza stampa che ha seguito l'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio 2008. "Contiamo di chiudere il 2009 in utile", ha dichiarato Bonomi, che non ha voluto però indicare una stima precisa per l'utile del bilancio 2009. Bonomi ha anche annunciato che nel periodo che va dal primo al 22 aprile l'aeroporto di Malpensa ha registrato un aumento del 10% del traffico passeggeri rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre l'aeroporto di Linate ha registrato una flessione del 12,6%.

Ø      PROPORZIONE TRA PART-TIME E FULL-TIME. Il CCNL, prevede il limite massimo di part-time in un’azienda (35%). Dai dati di Sea H., questo limite è abbondantemente superato. Inoltre con la mobilità, la proporzione aumenterà ulteriormente, essendo i lavoratori più anziani quelli a full-time. Sea non vuole affrontare questo problema, e cerca nei sindacati confederali un aiuto. Deve essere chiaro che il CCNL va rispettato e che ad ogni lavoratore full-time che si licenzia uno part-time deve aumentare l’orario settimanale, altrimenti anche su questo fronte apriremo lo scontro.

Ø      MOBILITA’ IN SEA. Con il licenziamento dei lavoratori più anziani, inevitabilmente si libereranno posizioni lavorative che dovranno essere ricoperte da altri lavoratori. Si debbono quindi definire in modo certo, come si procederà alla ricollocazione del personale in queste posizioni. Altrimenti si avrà il solito malcostume Sea. Gli amici di quel personaggio aziendale o gli iscritti a quel sindacato, saranno i favoriti.

 

30/4/2009                                                           CUB TRASPORTI MALPENSA LINATE