CONFEDERAZIONE DEI COMITATI DI BASE

Comitato promotore COBAS INPDAP

PRINCISBECCO

(ORO FALSO)

Mai come adesso le trasformazioni nel mondo del lavoro si sono fatte così pesanti, le lotte dei lavoratori nel passato erano vincolate da bisogni primari e dalla necessità di acquisire ed estendere diritti e democrazia.

Adesso, nell’era della concertazione, i sindacati contrattano solo per non cedere altri diritti. Tutto, oggi, può essere messo in discussione perché legato da logiche di profitto che non riguardano più il luogo di lavoro, ma si estende oltre i confini Nazionali.

Termini come flessibilità, lavori in affitto e precariato sono tutte voci del ricatto occupazionale che mettono i lavoratori uno contro l’altro, abbassando così il livello di consapevolezza ottenuto con la solidarietà, con la coerenza e con la coscienza sociale che permetteva loro di avere ben chiaro dove si collocavano nella società.

Negli anni ‘90 per contrastare la deriva concertativa si sviluppano le esperienze del sindacalismo di base, che cercano di arginare la deriva moderata e cogestionale del sindacato storico.

A causa della sua frammentazione, l’esperienza del sindacalismo di base però non è riuscita a raccogliere tutto il dissenso e la fuoriuscita dei quadri sindacali confederali, allargando sempre di più la deriva della concertazione anche nelle esperienze più organizzate del sindacato di base. Vedi la RdB che, nel rincorrere la rappresentatività istituzionale, ha trascurato la costruzione di un movimento dei lavoratori per ribaltare i rapporti di forza, contribuendo così anche inconsapevolmente alla perdita dell’identità del movimento dei lavoratori.

L’ultimo congresso delle Rappresentanze di Base (RdB) si è tenuto tutto sul piano organizzativo, verticalizzando il proprio gruppo dirigente, ridimensionando il ruolo e le esperienze delle proprie strutture sui luoghi di lavoro; dove le stesse strutture, incalzate dal modello concertativo delle relazioni sindacali, continuano a lavorare localmente e individualmente.

Il gruppo dirigente uscito dal congresso più che dirigere l’organizzazione gestisce la stessa come se fosse un’azienda. E' mancato totalmente tra il quadro attivo il dibattito politico e l’analisi della fase, che sono stati delegati esclusivamente al gruppo degli intellettuali che lavorano intorno alla rivista Proteo.

Il rincorrere la rappresentatività istituzionale e l’ingresso nei salotti buoni (CIV INPDAP e CNEL) stanno portando la RdB a patti elettorali con organizzazioni sindacali autonome lontane dall’esperienza e dalla storia del quadro attivo della stessa, isolandola dal movimento antagonista e dalle esperienze conflittuali e di base.

Tutto ciò provoca nel quadro attivo più sensibile politicamente un disorientamento che produce disimpegno alla militanza e facendo emergere una generazione di opportunisti che badano esclusivamente a mantenere il proprio ruolo sul posto di lavoro.

La trasformazione dei posti di lavoro, divenuti un arcipelago di contratti diversi fra loro e non sindacalizzabili all’interno dei comparti, ha indebolito il ruolo della rappresentatività dei sindacati che si strutturano in categorie.

Dalle considerazioni fatte finora viene da ritenere finita l’esperienza delle Rappresentanze di Base che, nel momento in cui hanno raggiunto la propria rappresentatività e per mantenere la stessa, si sono lasciate risucchiare dalla sirena dell’istituzionalizzazione, da sempre obiettivo della controparte.

Secondo noi sarebbe necessario ripensare un modello organizzato più politico, strutturando i luoghi di lavoro in strutture intercategoriali e non delegando ad altri la propria rappresentanza politica, lavorando sulla conquista della propria identità di classe, diffondendo concezioni alternative e antagoniste, rimettendo in primo piano lo stato di conflitto, opponendosi con tutte le forze a questa deriva che sembra inarrestabile.

Vedete, secondo noi, ce chi la storia la fa e chi la scrive

sta a noi capirla e non schierarsi con l’uno o con l’altro.

 

Roma 29 01 01 p. il Coordinamento

COBAS inpdap

Migliori Paolo, Davoli Ettore

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