FONDO PENSIONI
MANDIAMO A CASA IL CDA !!!!!!!
 
 
Da molti anni abbiamo evidenziato come discutibile la gestione del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensioni Bnl, in particolare per la parte relativa alla gestione ed alla vendita degli immobili e per la scorretta abitudine di lasciare poco tempo ai soci per valutare i dati del bilancio ante voto.
 
Già dai tempi della trasformazione, in perfetta solitudine la Falcri si è battuta ottenendo un primo grande successo : il fatto che nella formazione degli “zainetti” individuali si tenesse conto della “riserva matematica” e non del semplice “montante” come inizialmente proposto da Banca, C.d.a. del Fondo e dalle altre OO.SS.
 
Inoltre non è possibile dimenticare che CGIL CISL UIL hanno spinto con forza affinché il TFR dei lavoratori confluisse nei Fondi Pensione utilizzando, come si ricorderà,  anche meccanismi automatici come il silenzio/assenso. Ancora oggi quei lavoratori che hanno seguito il  nostro consiglio (mantenere il TFR in Azienda) ci ringraziano.
 
Ora che ci troviamo, per la prima volta, di fronte ad un andamento negativo che erode in modo significativo l’ammontare degli “zainetti” individuali ( per la sezione A, meno 11,26% che diventa meno 5,8% grazie ad “una nuova attribuzione dei rendimenti nel settore immobiliare”di proprietà, per la sezione B un meno 10,54 % secco), risulta ancora più evidente la responsabilità del Consiglio di Amministrazione per scelte che non trovano spiegazione, nonostante gli “sforzi letterari” delle OO.SS. del primo tavolo, di cui il Consiglio di Amministrazione è in parte una diretta emanazione.
 
Dai dati C.O.V.I.P. si evince che il nostro Fondo in realtà ha perso in assoluto più dei Fondi Bilanciati,ai quali il nostro Fondo è assimilabile. Infatti gli stessi hanno perso il 9,4% per il 2008, Il nostro Fondo (sezione A) ha perso il 5,8°% solo con l’attribuzione da parte del C.D.A. dei nuovi rendimenti immobiliari (attraverso una rivalutazione degli immobili stimati sulla carta in forma del tutto teorica), In realtà il rendimento finanziario della sezione A è stato del meno 11,26%.
 
Inoltre “smarcarsi” e “fuggire” dalle proprie responsabilità addebitando i risultati negativi solo alla crisi dei “mercati globali”e negare di aver partecipato a quella “saga della finanza creativa” alla quale tutte le Istituzioni neoliberiste hanno contribuito, non serve a calmare le irritazioni che tra i lavoratori e le lavoratrici della Bnl si stanno trasformando, con la certezza delle perdite economiche del loro “zainetto”, in una totale incazzatura.
 
Tanto più che è necessario ricordare che il nostro Fondo essendo monocomparto (avendo una linea unica di investimenti) è tenuto ad una prudenza gestionale ancora più elevata rispetto  ai Fondi che invece presentano più linee d’investimento.
 
Per di più parrebbe che in un documento dello scorso 25.3.09 il Presidente del Fondo Pensioni abbia informato il Consiglio di Amministrazione di un’ulteriore perdita relativa al primo trimestre 2009, perdita di meno 1,39% per il Fondo A e di meno 1% per il Fondo B.
 
Tempo addietro, lo stesso Presidente scriveva alle O.SS. :
 
“L’andamento patrimoniale e i rendimenti sono stati costantemente soddisfacenti e, negli ultimi anni, le iniziative del Consiglio di Amministrazione volte alla diversificazione e razionalizzazione degli investimenti e al massimo efficientamento organizzativo, unite alla professionalità del supporto della struttura, stanno dando risultati ancora  più favorevoli, cosicché le accuse rivolte appaiono davvero infondate, pretestuose e diffamatorie”
 
Nello stesso periodo di queste dichiarazioni (2007) sono state effettuate operazioni in “conflitto di interesse” pari al 20% del totale del portafoglio titoli del Fondo.
 
 
La vendita degli immobili, iniziata prima della trasformazione, richiede necessariamente da parte dei Soci di una valutazione a parte.
 
La nostra impressione è che tali vendite sono state condotte con estrema leggerezza e non di rado a prezzi inferiori a quelli di mercato favorendo di conseguenza gli acquirenti.
 
Nel frattempo e nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori abbiamo provveduto a chiedere ai vertici del Fondo Pensioni BNL notizie rispetto ad operazioni riguardanti l’acquisto e la vendita di alcuni immobili ed agli appalti riguardanti la ricerca di eventuale amianto presente negli  immobili  e relativa bonifica.
 
Ora che ci troviamo alla vigilia della votazione del bilancio 2008 del Fondo Pensioni Bnl riteniamo che il dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori/soci debba manifestarsi in tutta evidenza attraverso lo strumento dell’ASTENSIONE DAL VOTO  in modo da fare mancare il quorum per l’approvazione; un’ASTENSIONE quindi motivata e non figlia del disinteresse o del qualunquismo.
 
ASTENIAMOCI IN MASSA, ASTENIAMOCI TUTTI !!!
 
Roma, 12 Giugno 2009
 
 
                                                                       FALCRI BNL
                                                                       Organo di Coordinamento Nazionale