Il Call Center Ferrovie

il servizio di informazioni telefoniche che risponde al numero 892021 fino a qualche mese fa era gestito interamente dalle ferrovie con dipendenti fs. sono presenti distaccamenti nelle principali località italiane in modo da convogliare, nei limiti del possibile, le telefonate all'interno della stessa regione di provenienza o limitrofa. improvvisamente, da un mese a questa parte, si è saputo che è stata aperta una struttura, doppione di quelle già esistenti, nella sola città di Roma, che impiega meno persone rispetto a quelle attualmente occupate, le assunzioni avvengono con contratto a tempo determinato. la questione grave è che restano inutilizzate strutture già esistenti, con computer, telefoni, linee, e si investe in strutture nuove. non si capisce quindi dove sta l'eventuale risparmio, oltre a ravvedersi l'estremo di un abuso della legge Biagi che prevede il ricorso ad altro personale solo in presenza di forti carichi di lavoro (situazione che non è certo quella attuale). 

Ulteriori conseguenze di tutto ciò sono dipendenti in esubero che al momento vengono impiegati in attività sostitutive. La chiusura di Fs Informa non è stata ufficializzata ma l'andamento del lavoro e la riduzione del personale addetto a questo servizio fa presupporre che ciò avverrà presto. sicuramente ci sono gli estremi per una denuncia all'ispettorato del lavoro, mossa che con alcuni sindacati di base si sta valutando di fare, però l'esternalizzazione in ferrovia è galoppante e a rimetterci, oltre ai lavoratori, sono ovviamente anche i viaggiatori. basti pensare che moltissime offerte o promozioni sono ora acquistabili esclusivamente tramite il sopra detto call center (al costo di 54 cent al minuto). le biglietterie progressivamente stanno scomparendo così come i dirigenti movimento (il nuovo sistema di controllo centralizzato prevede un unico centro a pisa e la chiusura completa di tutte le stazioni nella tratta sestri levante-roma).

Peggio di così

 

Contributo di una lavoratrice