Lettera agli operai e a tutto il popolo Irakeno

Noi operai in Italia scindiamo ogni responsabilità dall'aggressione militare che Bush e i suoi alleati stanno scatenando contro l'Irak.
Non vogliamo essere in nessun modo complici dei bombardamenti, dei massacri che stanno scatenando contro di voi.
Faremo ogni sforzo possibile, ogni iniziativa di lotta per fermare questa guerra, per denunciare il governo Berlusconi e i suoi piani di appoggio ad Usa, Gran Bretagna, Spagna.
Noi non abbiamo creduto a nessuna delle loro menzogne sul terrorismo, sulle armi di distruzione di massa.
Oltretutto hanno imposto all'esercito irakeno di disarmarsi mentre concentravano al confine centinaia di migliaia di uomini armati con le migliori armi, queste sì di distruzione di massa. Una prepotenza inaudita.
Sappiamo bene che questa è un aggressione che ha per scopo la rapina delle risorse petrolifere e la trasformazione dell'Iraq in una base militare dell'imperialismo americano nell'area.
Non tocca ai governi imperialisti esprimere giudizi sul vostro governo, su Saddam. Non hanno le carte in regola.
Governi che si fondano sullo sfruttamento degli operai, sulla corruzione, sulla rapina dei popoli del mondo, sui bombardamenti, non possono dire niente.
Governi dei padroni che stanno spingendo per i profitti, milioni di operai verso la miseria verso la povertà, possono dire una parola credibile sul governo irakeno? Assolutamente no.
Tocca a voi operai e popolo irakeno vedersela con Saddam, siete gli unici che potete farlo senza servire gli interessi di padroni e governi che hanno scatenato questa aggressione.
Noi non ci fidiamo nemmeno dei governi europei che oggi criticano la guerra, è tutto un problema di come dividersi oggi e domani il bottino irakeno.
L'unica cosa buona è che il contrasto tra i diversi governi ha tolto a tutti la coperta dell'ONU che legittimava le aggressioni in nome dell'interesse generale dell'umanità.
Il giudizio sprezzante con cui Bush e l'amico Berlusconi attaccano le manifestazioni contro la guerra, qualcosa ci ha insegnato.
Il fatto che tutte le proteste di piazza comprese quelle americane non abbiano modificato in niente la condotta di questi governi nella guerra all'Iraq, qualcosa ci ha insegnato.
Per essere veramente al vostro fianco operai e popolo irakeno non abbiamo altra scelta che combattere contro i nostri governi, i nostri padroni con accanimento. Oggi loro parlano solo con la forza, capiranno solo la forza degli scioperi e delle proteste operaie, in ogni paese, in tutto il mondo.
Noi possiamo fermarli nelle fabbriche, nei trasporti, nelle piazze, faremo il possibile, potete crederlo.

Un popolo che opprime un altro popolo non potrà essere libero!

Operai e delegati delle fabbriche:
RSU Fiat Termini Imerese, Ex Fiat Ferroviaria Colleferro (Rm), FIAT SATA Melfi, Magneti Marelli Bari, Rhodia Paliano (Fr), Brollo-Marcegaglia (Mi), RSU RLS Italcementi Trieste, Simmel Difesa Colleferro (Rm), Pirelli Figline Valdarno (Fi), Alfa Lancia Somigliano, Bartolini Fiano Romano (Rm), Ansaldo E.S.C. Camozzi (Mi), Meta SPA Modena, Getrag Bari, Ex Goodyear Cisterna di Latina (Lt), RSU Condotte Roma, ILVA Taranto, ILVA Imprese Taranto, Copel Latina (Lt), Ansaldo Trasporti Napoli, RSU INNSE Presse (Mi), Novara Filati Novara, Fiat carrozzerie Mirafiori (To), Ex Riva Calzoni (Mi), Siemens Cassina de Pecchi (Mi), Nuova Scaini Sardegna, FS Roma Personale di bordo, Fiat New Holland (Mo), Radici Chimica (Novara), BAS (Bg), Bridgestone Italia Bari, Pirelli Bicocca (Mi), Consorzio Milano pulita (Mi), Tubi Dalmine (Bg), Sofer Pozzuoli (Na), Falck: Comitato contro l'amianto S.S.G. (Mi), Rittal Vignate (Mi), RSU Nexans Latina (Lt), Candy (Mi), Arvin Meritor Cameri (No), Powertrain Fiat-GM Termoli (Cb), Sofim Iveco Foggia, Microtecnica Brugherio (Mi), Pirelli Bollate (Mi), BW Italia Anagni (Fr), Alenia Pomigliano (Na), Marelli Corbetta (Mi), RSU TNT (ex Buffetti) Pomezia (Rm), Motovario Modena, STAR Agrate (Mi), Sondel Sesto S. Giovanni (Mi), Alcam (Mi), Campari Sesto S. Giovanni (Mi).