Le recensioni brevi

Copertina del libro

Full of life

di John Fante

Editore: Fazi

Collana: Fazi Tascabili

Anno: 2002 (originale 1952)

Pagine: 151

Prezzo: 8,50 Euro


 

John è un autore di romanzi e di sceneggiature cinematografiche, vive a Los Angeles con sua moglie Joyce che sta per avere un bambino. Questa futura "intrusione" nella loro coppia li sta allontanando. Joyce, presa dal suo stato, si è isolata e si protegge dietro uno sbarramento costruito su un riscoperto interesse per la religione cristiana. John si sente minacciato e comincia a fantasticare sulla salute del nascituro e sulla propria. Un evento incidentale sblocca questa atmosfera di crisi: il pavimento della cucina crolla sotto i piedi di Joyce. A parte la paura, la donna non riporta conseguenze, ma l'incidente porta alla luce che la loro casa è sotto l'assedio delle termiti.
Dopo un po' di valutazioni, soprattutto di carattere economico, John decide di chiedere aiuto a suo padre Nick Fante, mastro muratore di origini Abruzzesi. Per convincerlo ad aiutarlo, John va in visita dai suoi genitori a San Juan nella Sacramento Valley.
Il ritorno di John nel posto dove era cresciuto, l'incontro con il padre e con le speranze che lui ripone sul suo futuro, il confronto dei due con la realtà delle cose sono i punti salienti di questo bel romanzo di un grandissimo autore americano.

In questo libro, come negli altri romanzi e racconti di John Fante che caldamente vi consiglio, non si trovano frasi da ricordare, armoniose opere di cesello o saggi aforismi. La forza di questo autore sta sua nell'espressività e non nella forma di ciò che scrive. La sua scrittura, piana e lineare, è emozionalmente profondissima; egli sa farci sorridere grazie all'umorismo stesso della quotidianità e sa commuoverci senza sdolcinature. Fante ci parla di cose semplici, quasi banali, ma riesce ad essere fenomenalmente toccante. Egli riesce a trasmetterci le emozioni senza artifici grazie ad una sconcertante sincerità nei confronti della vita e delle persone. I suoi personaggi sono reali nel bene e nel male: crudi, amari, meschini, così come dolci e ironici essi sono assolutamente veri e questo li rende bellissimi


Giudizio: da non perdere.


Claudio Palmieri, Marzo 2004


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Pagina pubblicata il 7 Marzo 2004