APPENDICE
VII (Recognitio
Sepulchri et insignia familiae de Grumesi) Notaio Giuseppe Gaetano Maggio, atto dell’11 ottobre
1790, ASL, 40/35, ff.93r.95r, Ad
istanza e richiesta fattami dall’ill.mo sig, d. Giuseppe Grumesi Nobile Patrizio di questa Città di Gallipoli
di conferirci nel ven.le Convento de’ Rndi PP. Domenicani della medesima,
e nella venle chiesa dello stesso, per riscontrare la sepoltura gentilizia
della sua famiglia costruita dal q[uondam] d. Giuseppe Grumesi suo trisavo,
e descrivere, ciò che nella lapide marmorea della stessa vi si trova scritto.
E quindi portarci nell’altra venle chiesa del convento de’ Rdi PP. Riformati
di questa città, e riconoscere ivi nei lati dell’altare della B.ma Vergine
Immacolata Concezione l’insegne della sua famiglia anticamente colà apposte
da’ suoi Maggiori, e chiaramente descrivere in che cosa consistono. Per
effetto di qual richiesta essendoci noi condotti prima nella suddetta
venle chiesa del convento de’ PP. Domenicani, e propriamente prima di
arrivare nell’altare di S.Domenico, e dirimpetto al pulpito di detta chiesa
lontano dal muro in cui esiste il pulpito sudetto da circa palmi diece,
ivi esiste un’antico sepolcro coverto da lapide marmorea, in cui vi son
designate l’imprese della famiglia Grumesi, nelle quali si vede in fondo
celeste un albero di pigno situato sù di tre monticelli, in piè del quale
una grue che col piede destro tiene una pietra, e sull’albero sudetto
vi si vedon più grue svolazzando, il tutto alquanto dal tempo roso, e
vi si legge sotto dette imprese la seguente iscrizione[videlicet] D.O.M.
= Josephus Grumesius Gallipolitanus Patricius, quo sibi posterisque suis
perpetuum esset mortis monumentum humanae conditionis memor. P. Qual sepolcro
per quanto alcuni Reverdi Padri di detto convento ci hanno certificato,
ch’è gentilizio della famiglia di esso d. Giuseppe Grumesi. Indi
da detta chiesa ci condussimo in quella del venle convento de’ R.vdi Padri
Riformati di questa città, e nell’altare della Bma Vergine dell’Immacolata
Concezione, nei di cui lati sotto alla gradinata superiore di quello vi
si vedon l’imprese della detta famiglia Grumesi, riscontrando lo stesso
albero di pigno in campo celeste situato sù di tre monticelli, in piè
del quale una grue, che col destro piede tiene una pietra, e sull’albero
predetto più grue svolazzando. Ed
essendoci finalmente portati nel chiostro del detto convento, ed ivi trovati
alcuni Revdi Padri più vecchi, frà quali il Revdo attual Padre Guardiano
F. Domenico Malorgio, il Rvdo F. Bernardino Magagnino lo più anziano di
detti Rndi Padri stanziante da anni quarantanove in detto convento, come
disse, e dimandatosi da noi se si ricordavano chi della famiglia Grumesi
abbia apposto le suddette due imprese nei lati dell’altare della Bma Vergine
Immacolata Concezione, li stessi ci risposero, che nè essi, nè gli altri
Padri in esso convento stanzianti anno avuto a notizia chi di detta famiglia
Grumesi abbia situato le sudette due imprese; motivo per cui giudicavano,
che le due imprese doveano essere state situate molto anticamente, maggiormente
che niuna tradizione aveano avuto dai Rndi Padri morti di detto vnle convento,
allorchè erano in vita. E
quindi avendo il tutto riferito a detto sig. d. Giuseppe Grumesi, il quale
in un suo suggello di ferro ci mostrò le sue imprese, che riscontrassimo
di contenere l’istesso albero di pigno sù tre monticelli, e colle grue,
come di sopra descritte,, ci richiese, che del tutto ne dovessimo formar
pubblico atto[...] |