APPENDICE
VIII (Recognitio Stegmatis
Familiae de Frisulli). Notaio Giuseppe Gaetano Maggio, atto del 20 giugno
1792, ASL, 40/35, ff.90r.-92r. Nella nostra presenza
ritrovandosi l’Ill.mi Sig.ri Fratelli Germani D.FRancesco, e D. Gaspare
Frisulli Nobili Patrizj di questa Città di Gallipoli, in nome, e parte
anche del Rev.do Sig. Arciprete D.Baldassarre Frisulli di loro fratello
germano dimorante in Napoli, li stessi ci anno richiesto, che ci dovessimo
portare entro la chiesa del vener.le Convento de’ Rev.di Padri Minimi
di questa Città, ed indi nel di loro casino sito in questo feudo luogo
detto lo Corciola, e propriamente nella di loro Cappella rurale attaccata
col detto di loro casino, ed ivi riconoscere, osservare, e descrivere
ciò che vi si ritrova situato, e descritto relativamente all’imprese della
di loro famiglia sì riguardo all’antichità del loro Casato, come riguardo
a quel che concerne dritto do padronato alle gentilizie di loro Cappelle,
e del tutto farne pubblico atto per futura memoria della propria famiglia. Per effetto di qual
richiesta, essendoci Noi oggi sudetto giorno conferiti prima in detta
chiesa del detto venerabile Convento de’ RR. PP.Minimi di questa Città,
ed entrati per la porta maggiore, a man sinistra abiamo ritrovato una
cappella gentilizia di Padronato di detta Nobile famiglia de’ Frisulli,
ch’è la prima immediata alla porticella di detta ven.le chiesa, ed avendo
attentamente detta cappella osservato, abiamo trovato sotto del quadro
grande, ove stà dipinta un’immagine della B.ma vergine di Puzzano, dipinta
anche un’impresa, o sia stemma di detta nobile famiglia, che si vede coronato
ne’ due lati della cornice di detto quadro. Altro stemma abiam veduto
ancora in mezzo all’altare istesso di pietra bianca; ed altro consimile
stemma si vede pure nella lapide sepolcrale di marmo colorato a piè di
detto altare: ed in tutti detti stemma colorati vi stà designata, e scolpita
una fascia, che li tramezza tinta di color rosso in campo azzurro, sopra
del qual campo vi sono tre stelle di oro a sei raggi, cioè due della parte
di sopra, ed una della parte inferiore: Quale stemma così scolpito sù
di detta lapide sepolcrale viene ornato della seguente iscrizione incisa
sul marmo istesso: I.N.D.
FRANCISCUS
FISULLI PPPPATRICIUS GALLIPOLITANUS IURECONSULTUS
BARO SANCTI ANDREQUE MORTIS
NON IMMEMOR MONUMENTUM
HOC VETUSTISSIME FRISULLORUM FAMILIE RUDI OPERE
CONFECTUM NUNC ELEGANTIORI FORMA INSTAURANDUM. S.P.S.C.P.S...
ANNO JUBILEI MDCCXXV. Quindi da detta venerabile
chiesa essendoci oggi predetto giorno condotti personalmente nel sudetto
Casino di campagna de’ predetti Fratelli de Frisulli nel luogo dove si
dice lo Corciola cinque miglia lontano da questa Città, e pochi passi
lontano da detto casino per la parte di levante esiste una grande cappella
pubblica lunga palmi quarant’otto, e larga trenta ben tenuta, dove si
celebra la S.messa in tutti li giorni festivi a spese di detti sig.ri
Fratelli, così per commodo de’ medesimi in tempo, che villegiano, de’
loro Massari, Giardinieri, Trappetari, Donne che raccolgono le loro olive,
e di altri che trovansi in servizio di detti Sig.ri Frisulli, come anco
per commodo delle vicine Ville, e Casini; in qual capeplla si fà in’ogni
anno una Fiera a spese de’ medesimi Sig.ri Frisulli in ogni seconda Domenica
di ottobre, abiamo ritrovato nel frontespizio di detta cappella, che guarda
verso sirocco sopra la porta maggiore per la parte esterna lo stemma gentilizio
dello di loro casato in pietra leccese bianca scolpito, in cui si vede
intagliata la solita fascia, che la
tramezzan due stelle dalla parte di sopra, e per la parte inferiore
l’altra con sei raggi, sotto del quale stemma si vede anche scolpito l’anno
1691. E
consimile altro stemma si vede ancora coronato e colorato sotto del quadro
grande dell’altare pittato, che rappresenta la Beatissima Vergine della
Pietà, colla solita fascia rossa, e tre stelle di oro a sei raggi due
sopra, ed una sotto in campo azzurro, come in tutti gli altri stemmi gentilizi
del loro casato si vede, e si osserva, anche in quello esistente nella
Sala, in cui si convoca il pubblico Parlamento di questa Città, in dove
si vedon dipinte tutte le imprese di coloro che sono stati Sindaci dal
1485 fin’al giorno di oggi. |