Il colmamento del seno della Giudecca.

Il luogo che alle spalle della Chiesa del Canneto fu per tradizione la dimora fino alla prima metà del XVI secolo di una comunità ebraica, completamente invaso dal mare fino a lambire le costruzioni che sul finire dell'800 erano sorte ai lati del Corso, fu interessato a partire dal 1923 da alcuni progetti di risanamento e prosciugamento. I lavori relativi al suo completo interramento furono cantierizzati nel 1930 con la costruzione di una diga sbarramento. Ce ne dà una efficace descrizione il compianto Ettore Vernole che così scriveva nel 1932 sul "Popolo di Roma":

"...Una diga robusta è stata gettata lungo il diametro del seno e l'emiciclo di esso va in questi mesi colmandosi: ne risulta una vasta zona di suolo edificatorio in piano ridente sul mare, e la possibilità di far correre lungo una bella strada costiera che congiungendo lo spiazzale del Canneto col poligono di tiro e col Lido S.Giovanni tra breve alberato, darà alla città non solo una nuova riviera incantevole ma anche la sistemazione palazzata del fronte meridionale della città nuova, il quale ha finora un aspetto indecentemente rurale".

Quattro belle foto d'epoca documentano eccezionalmente tali lavori di sbarramento e di colmamento di quest'angolo ormai perduto della vecchia Galipoli e nel cui ambito oggi sorgono numerosi edifici pubblici, dalla Pretura alla Guardia di Finanza, ai carabinieri e Vigili del fuoco e all'Istituto Nautico.