Nave GALLIPOLI

Il 7 gennaio del 1899 giunse nel porto della città il piroscafo battezzato col nome della città costruito dalla società Puglia di Bari nei cantieri navali Luigi Orlando di Livorno. Aveva una stazza lorda di 1076 tonnellate.

Varato a Livorno il 10.7.1898 poteva trasportare 16 passeggeri di prima classe, altrettanti di seconda e 329 di terza classe oltre alle merci. Misurava metri 65,710 in lunghezza e metri 8,800 il larghezza con una velocità oraria di 13 miglia

Ad attendere il nuovo piroscapo nel porto di Gallipoli vi era il Dauno della stessa società Puglia appositamente giunto da Bari con la commissione per i festeggiamenti e con la banda musicale.

Il Corriere delle Puglie ne scrisse la cronaca:

"La folla che lo (il porto) gremiva salutò entusiasticamente; madrina del piroscafo, per l'occasione, fu la Sig.ra Melodia Ravenna(moglie del Sindaco di Gallipoli Giovanni Ravenna), accompagnata dal direttore della "Puglia" cav. Carmine Gallo, mentre gli onori di casa furono fatti dal Cav. Manzari e dal comandante della nave cap. Di Lernia. Omaggio della città al nuovo piroscafo della flotta pugliese fu oltre alla bandiera e al cofanetto artistico per riporverla, opera dell'ebanista Emanuele Leo, un'artistica pergamena ed un quadro opera del pittore Pippo Forcignanò con la dicitura -

LA CITTÀ DI GALLIPOLI

GRATA ALLA SOC. DI NAVIGAZIONE A VAPORE PUGLIA

CHE DELLE GLORIOSE TRADIZIONI COMMERCIALI GALLIPOLINE

MEMORE VOLLE

CHE UNA DELLE SUE NAVI NE PORTI IL NOME,

OGGI GIORNO FAUSTO DEL BATTESIMO,

AI MARINAI DEL GALLIPOLI

LA SUA BANDIERA CONSEGNA,

FIDENTE CHE NEI PERIGLI, NEL LAVORO

SI ISPIRINO AL MOTTO DELLA SUA ARME,

FIDELITER EXCUBAT"

Il Gallipoli operò per lungo tempo lungo le linee di navigazione mediterranee per essere poi adibito in piena guerra mondiale al servizio della Regia Marina per trasporto materiali come nave caserma fino al 1917. Alienato per L. 450.000 alla "Florio" il 13 giugno del 1928 terminò il suo servizio attorno agli anni 1936-40.

Una seconda unità col nome Gallipoli registra la storia della marina italiana. Era una piccola imbarcazione armata di un paio di cannoncini ed adibita a cannoniera in servizi di scorta convogli nel corso delle due guerre mondiali e che terminò la sua carriera come bottino di guerra delle nazioni vincitrici dopo l'ultima guerra mondiale.(E.PINDINELLI)