Secondo
la tradizione il Bacanal del Gnoco,
manifestazione principale del carnevale veronese,
nacque nel 1531: nel suo testamento il medico del
quartiere di San Zeno Tommaso da Vico fece un
lascito a favore del comune affinché, il venerdì
grasso, venissero distribuiti, ai sanzenati
poveri, grandi quantità di gnocchi e vino;
nasceva così il "vènardi gnocolar"
che nel '500 era denominato "casolar" (da
caseo = formaggio).
La nascita del Bacanal avviene in uno dei
periodi più drammatici per Verona: nel 1508 si
forma la Lega di Cambrai, voluta da papa Giulio
II alla quale aderiscono le principali potenze
europee e stati minori italiani. Bersaglio della
coalizione è Venezia che viene accusata
nientemeno di empietà; in realtà il papa temeva
che l'espansione della Serenissima verso la
terraferma mettesse in pericolo i territori dello
Stato della Chiesa. Dopo alcuni successi di poca
importanza, i veneziani subiscono una grave
sconfitta alla Ghiaradadda e, ormai in rotta,
cercano rifugio a Verona. I veronesi sono
preoccupati: accogliere l'esercito in fuga
significherebbe esporsi all'assedio dei francesi,
d'altra parte sentono l'obbligo morale di aiutare
le truppe veneziane; che fare? Venezia scioglie
Verona dal giuramento di fedeltà, lasciando di
fatto la città indifesa in balìa dei nemici. In
brevissimo tempo Verona fu saccheggiata da
francesi, spagnoli e imperiali; divenne quindi
possedimento di Massimiliano I d'Asburgo e
dovette subire il lungo assedio dei francesi che,
nel frattempo, erano divenuti i nuovi nemici del
papa che contro di essi aveva promosso la Lega
Santa. Nel 1517 finalmente Verona tornò a far
parte dello stato veneziano, ma aveva pagato un
tributo altissimo: le campagne erano state
devastate e l'industria tessile, trave portante
dell'economia cittadina, era praticamente
scomparsa. Come se tutto ciò non bastasse nel
1512 una pestilenza aveva ridotto di un terzo la
popolazione e le carestie si ripetevano quasi
ogni anno. Particolarmente grave fu quella del
1530/31; il prezzo del grano salì altissimo
tanto che i fornai si rifiutarono di acquistarlo
e di panificare. Si giunge così al 18 giugno
1531 quando il popolo prese d'assalto i forni
credendo di trovarvi chissà quali scorte di
farina. Tutta Verona era in rivolta e Venezia
cercò di correre ai ripari nominando una
commissione che provvedesse all'acquisto ed alla
distribuzione di generi alimentari; Fra i
componenti questa commissione spicca la figura di
Tommaso da Vico il quale andò ben oltre i propri
doveri avendo acquistato e distribuito ai più
poveri del suo rione grandi quantità di cibo.
Storicamente l'opera del generoso medico finisce
qui. Esiste, è vero, il famoso testamento (per
la precisione fu redatto dal notaio Bonifacio di
Sebastiano il 13 maggio 1531 ed è conservato
all'Archivio di Stato di Verona), ma unico erede
risulta essere il figlio Marcantonio. Esiste
anche il legato, ma consiste in una somma per la
realizzazione di un busto di marmo del medico
benefattore. Da dove nasce allora la leggenda del
legato a favore dei poveri? Molto probabilmente
dal fatto il busto del medico fu posto accanto
alla cosiddetta "tavola dei poveri",
situata a fianco della basilica di san Zeno, dove
avveniva la distribuzione degli gnocchi. Facile
quindi per il popolo, sempre ben disposto a
creare leggende, l' accostare il nome di Tommaso
da Vico alla nascita del Bacanal.
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