Il tempio della lirica

(e molto altro!)

 

 

All'interno dell'Arena sono ancora visibili le incisioni che sostenevano i recinti dei serragli

 

 

Teatro in legno all'interno dell'Arena (XVIII sec.)

 

Caccia al pallone aerostatico - volpe (Anni '20)
 

 

Bozzetto dell'arch. Fagiuoli per la prima di Aida (1913)

 

Giovanni Zenatello (secondo da sin.) durante un sopralluogo per la prima edizione di Aida (1913)

 Quando si parla di Arena, si ricorre spesso alla definizione di "Tempio della Lirica", quasi a voler sottolineare la vocazione dell'anfiteatro per questo genere di spettacoli; addirittura i "puristi" del Bel Canto, quando l'Arena ospita spettacoli musicali più leggeri, considerano questi eventi come vere e proprie profanazioni. In realtà gli spettacoli lirici, cui
effettivamente il grande teatro deve gran parte della sua popolarità mondiale, occupano solo una piccola parte della bimillenaria esistenza areniana, essendo cominciati nel 1913 grazie ad una felice intuizione del tenore Giovanni Zenatello che mise in scena l'Aida in occasione del centenario della nascita di Verdi. Da allora ogni anno si ripete la magia dell'opera lirica in Arena; oggi oltre mezzo milione di spettatori affollano le gradinate durante i due mesi di spettacoli estivi. E tutti i più grandi artisti hanno calcato il più grande palcoscenico lirico del mondo! (Di Stefano, Gigli, Pavarotti, Domingo, Del Monaco, Callas, Tebaldi, Cossotto...). Considerare però questo grande anfiteatro solo dal punto di vista del melodramma sarebbe riduttivo; vediamo in breve quali
altri spettacoli hanno trovato qui una grande cornice. L'Arena fu costruita nel I sec. d.C.: i Romani, è noto, erano di gusti abbastanza grossolani e i primi spettacoli rispecchiavano i gusti dell'epoca: combattimenti fra pugili, fra gladiatori ed animali feroci (sono ancora visibili sui muri interni gli incavi in cui venivano inseriti i pali che formavano le gabbie) e simulazioni di battaglie navali (naumachie) mandavano in visibilio il pubblico; sembra da escludere invece che l'Arena abbia ospitato "combattimenti" fra inermi cristiani e belve. Sempre in epoca romana (basso impero) l'Arena divenne anche luogo deputato all'attività giudiziaria: nel suo interno fu allestito un tribunale che condannò, fra gli altri, anche i santi Fermo e Rustico. Successivamente, dall' epoca longobarda, gli accusati potevano dimostrare in duello, all'interno dell'anfiteatro, la loro innocenza ed a tale prova potevano essere chiamati anche gli ecclesiastici; papa Innocenzo III, secondo una lettera inviata al vescovo di Verona (cardinale Adelardo), intimò un
personale duello ad un chierico che aveva ammazzato un arciprete. Il chierico dovette affrontare un soldato e, per la cronaca, finì con la testa fracassata. Si favoleggia che in epoca carolingia l'Arena ospitasse combattimenti dei paladini di Carlo Magno, come pure è da ritenersi fantastica un duello fra Lancillotto del Lago contro tale Malgaro. Un triste fatto di sangue si svolse qui durante i primi mesi della signoria di Alberto della Scala: gli scaligeri, fedeli all'imperatore, erano stati scomunicati e, per ottenere la riammissione nella comunità cattolica, organizzarono una proficua, si fa per dire..., caccia agli "eretici" catari, in realtà poveri cristi che vivevano in comunità nei pressi di Sirmione; ne furono fatti prigionieri un centinaio e vennero giustiziati in Arena. Il papa Nicolò III revocò la scomunica e fece dono ai signori diVerona del castello di Illasi. Dal 1284 fino al XV secolo l'anfiteatro romano fu anche... casa di tolleranza: alle prostitute vennero dati in affitto gli arcovoli e li potevano esercitare la loro, come dire?, professione; un autentico quartiere a luci rosse ante litteram... In epoca rinascimentale l'Arena divenne teatro di giostre e tornei cavallereschi. L'usanza durò fino agli inizi del Settecento; per la cronaca l'ultima giostra si svolse il 20 novembre 1716 e fu data in onore del principe elettore di Baviera, allora in visita a Verona. Dal XVIII secolo si cominciò ad allestire spettacolo teatrali; il prezzo per assistere alle
rappresentazioni era di dieci soldi - lo riferisce il francese Charles de Brosses che nel 1739 si meravigliava dell'ampiezza del teatro e dell'esiguità del prezzo. Goldoni fece rappresentare le sue commedie in Arena dal 1758 al 1766: la stagione in alcuni casi durava anche tre mesi! Altri spettacoli areniani? Corride, nel 1805 vi assistette anche Napoleone, feste carnevalesche, esibizioni di aerostati, adunate "oceaniche" in epoca fascista, grandi manifestazioni sportive (basket, con l'ultima sfida Simmenthal - Ignis nel 1972, ciclismo, con due conclusioni del Giro, e poi tennis, rally ...), una finale di Giochi senza Frontiere.
Anche la musica leggera ha qui trovato spazio: basta ricordare che l'Arena è sede fissa della finale del Festivalbar. Ma moltissimi altri grandi cantanti hanno trovato modo di esibirsi su questo palcoscenico: Sinatra, Dylan, Santana, Neil Young, Joan Baetz, i Pink Floyd, i Deep Purple, Lou Reed, Miles Davis, gli Inti Illimani, Guccini, Dalla e Morandi e tanti altri che sicuramente dimentico!

 

Adunata "oceanica" in Arena

 

 

1966: l'Equipe 84 in finale al Cantagiro

 

 

 

Maggio 1972 - Il grande basket in Arena

 

 

Carlos Santana e Bob Dylan

 

 

"The Voice"

 

 

I Pink Floyd in Arena

 

Papa Giovanni Paolo II