Inserire Applet Java nel documento
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A differenza di Javascript, le applet Java sono dei veri e propri programmi residenti su server, 
con una propria sintassi che permette di realizzare gli effetti piu' diversi. Tale sintassi e' contenuta
all'interno di file con estensione ".class" e senza di esso (o essi, visto che molte applet si 
compongono di piu' file class) l'applet non funzionerebbe e il browser (Netscape o MSIE) darebbe 
in risposta un messaggio simile a questo:

"load: class xxxx not found"

Ovviamente le "xxxx" stanno per il nome del file class che il codice HTML ha richiamato ma che
in realta' non e'  presente nel percorso indicato.

Per modificare un file .class e' necessario un compilatore Java e una conoscenza approfondita 
del linguaggio di Sun. Due elementi che il 99% degli utenti non possiedono e che precludono, 
nei fatti, qualsiasi modifica dell'applet.

Gli unici parametri modificabili sono, quindi, quelli inseriti all'interno del file HTML che richiama
l'applet.

Le applet Java fornite da "A Sbafo" sono singolarmente scaricabili in file zippati. 
Nella pagina principale, a fianco di ciascuna descrizione, è presente l'icona di KOMPRESSOR.

Cliccando su di essa si apre una piccola finestra di conferma per il download del file indicato.

Dopo aver scaricato il file zippato devi effettuare le seguenti operazioni:

1. decomprimere il contenuto del file all'interno di una cartella utilizzando il programma KOMPRESSOR, 
    liberamente scaricabile dal sito, oppure, se ne sei in possesso, WINZIP. 

2. il file compresso contiene normalmente un file HTML di esempio, uno o più file class ed una o 
    più immagini oltre ad alcuni file di testo, questo ed uno  denominato "codice.txt" e, alle volte, 
    un file chiamato "aiuto.txt".

3. Apri il file HTML facendo doppio clic su di esso con il tuo browser per verificarne il corretto
    funzionamento.

4. Lancia il tuo editor HTML (FrontPage, Composer, Arachnophilia, AOL Press o altro) e apri la
    pagina in cui vuoi inserire l'applet Java.

5. A questo punto apri nello stesso browser anche il file HTML presente nel file zippato.

6. Posizionati sul logo dell'applet e utilizza la funzione copia e incolla per inserire l'applet nella tua
    pagina. Apporta le modifiche che ritieni necessarie (normalmente puoi personalizzare i testi e 
    diversi parametri di visualizzazione, come anche i link). Stai attento a non modificare la sintassi
    del codice: nel linguaggio Java anche un semplice spazio vuoto può essere indispensabile al 
    funzionamento dell'effetto.

7. Copia i file .class e le eventuali immagini contenute nel file zippato nella stessa cartella dove 
    salverai la tua pagina HTML.

8. Adesso puoi salvare il lavoro e provarlo con il tuo browser preferito.

Il Java è supportato dalle Versioni 2 e successive di Netscape, dalle versioni 3 e successive di MS
Explorer, HotJava e altri browser, in sistemi operativi a 32 bit (Windows 95/NT, Mac OS, Sparc, 
Linux, etc.).

Le applet Java non appariranno su Windows 3.1, o in programmi di navigazione a 16 bit (Netscape
4 per Win 3.1 supporta il java, ma non bene come Win 95). Inoltre, il supporto del Java deve essere
abilitato nei browser, altrimenti vedrai solo un messaggio che dice che il browser non supporta il 
java.



GLI ERRORI PIU' COMUNI
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A) NOMI LUNGHI DI FILE SPEZZATI E CAMBIAMENTO DI MAIUSCOLE/MINUSCOLE: 
Molti utenti MS-DOS usano ancora il vecchio PKUNZIP per decomprimere gli archivi zip, oppure 
programmi a 16 bit per copiare i files sul sito.

Il DOS (e i vecchi programmi a 16 bit per win 3.1) sono in grado di supportare solamente i nomi di
files con 8+3 caratteri.I sistemi più moderni, invece, supportano i nomi lunghi di file. 
Se si decomprimono i files a più di 8 caratteri con un vecchio programma il nome del file sara' 
TRONCATO, e i comandi all'interno del file Java non lo riconosceranno più.

Occorre inoltre considerare anche la differenza tra maiuscole e minuscole, perchè molti server su
Internet (Unix) sono case sensitive,ovvero distinguono anche tra maiuscole e minuscole. 

Gli errori più comuni sono nei nomi delle immagini, perchè in locale Windows 98 non fa distinzione
tra maiuscole e minuscole e quindi carica le immagini anche se su Internet sarebbero considerate
con nome diverso. Ad esempio, se si salva un'immagine come "image1.jpg", si potrà caricarla 
dall'hard disk locale anche indicandola come IMAGE1.JPG, image1.JPG o IMAGE1.jpg. 
Ma una volta trasferita sul server del provider (o comunque sul tuo sito) funzionerà soltanto se 
indicata come image1.jpg. Assicurati sempre quindi che i nomi delle immagini caricate siano 
identici, comprese la maiuscole e minuscole.


B) Dimensione sbagliata di immagini o applet. Le immagini normalmente DEVONO essere di 
dimensioni stabilite (ad esempio 64*64, 128*128 ecc.). Inoltre, è bene non allargare troppo le 
applet, perché immagini più larghe di 600 pixels non saranno visibili pienamente a chi usa una 
modalità video in 640x480 pixels. Applet troppo grandi inoltre possono mettere in crisi CPU
ovvero processori scarsamente potenti.


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