SCUSI DON JOSÉ |
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Sono
uscito a camminare un po’. Oggi é festa qui.
Una festa inventata da chi non rispetta neanche la data in cui morì
qualcuno. É il 19 Agosto e l’eroe lasciò questo mondo un 17 Agosto.
Certo, si può sempre dire: “che importa ricordare un morto due giorni
avanti o indietro, lui non lo soprá mai!
Ma la mancanza di rispetto non é nei suoi confronti, bensì nei
confronti degli altri, di noi che sentiamo affetto per esperienza o perché
ci é stato inculcato. In
questo caso, la data corrisponde ad una persona, ad una delle tante che
sono passate da questo mondo. Avrà
compiuto azioni che lo resero noto, ma non lui più di altri.
Lottò per l’indipendenza della sua patria? Milioni come lui lo fecero e non hanno una data che si
ricordi! Un uomo importante... esistono molti José de San Martín, e
sennó, molti San Martín e troppi José.
Uomo degno... la storia lo dice.
Io non lo conobbi. Ha
importanza che lo sia stato? Importa
ciò che fece e non sono nessuno per giudicarlo.
La sua dignità é cosa sua. Si
offenderà sapendo che non si rispetta il momento più sacro della sua
esistenza, ovvero la sua morte?
Se così fosse allora potremmo dire che non fu tanto grande. Perché
un grande, chi ha la possibilità di raggiungere la gloria, non postmortem,
bensí in vita, e rinuncia per i suoi ideali, non può essere così
suscettibile. L’offesa
ha un emissore ed un ricettore. L’emissore deve avere la volontà
esplicita di offendere (di umiliare con un gesto, una parola…). Il ricettore deve avere la
certezza che esista tale volontá. A
me, cittadino governato, questo festivo cadde dal cielo, come un
meteorite, senza poter evitarlo.
Senza poter evitarlo...? Sarà
vero che Don José di San Martín, liberatore dell’Argentina, Cile,
Bolivia, Perú morì un 17 Agosto? É “quasi” probabile. Ma,
Don José, con tutto rispetto, Lei che é un grande davvero, dopo tutto il
sacrificio che fece per il suo popolo, non perdonerebbe tale mancanza ? Un
cittadino Argentino che lo rispetta
Oscar Salvatore Favazza
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