PECCATI CAPITALI |
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Peccati capitali. Vizi capitali. Molte volte sono solo parole, mutuate dalla religione che, ad ogni modo esercitano un grande fascino su di noi. Ma spesso vengono dimenticati sia i loro nomi che il significato. Essi
sono:
Qui di seguito viene riportata una descrizione del peccato. Il tema dei peccati capitali fu ripreso dal film “seven”. Una mia osservazione sul film è sempre stata che, in inglese “superbia” viene tradotto con “pride” che letteralmente significa “orgoglio”. Per gli inglesi “orgoglio” e “superbia” sono la stessa cosa? Oppure la superbia è l’orgoglio portato all’eccesso? SUPERBIA “La
vita è una lunga lezione di umiltà” Il superbo è una persona
innamorata di una superiorità, vera o presunta, che vorrebbe
vedere riconosciuta dagli altri: si oppone ad ogni cambiamento interiore,
non vede nulla di buono negli altri, non conosce il perdono, i sentimenti,
le emozioni e spesso neppure la sincerità. Certo è che una maggiore
consapevolezza dei propri limiti concederebbe al superbo di essere orgoglioso
di sé senza doversi sottomettere ad un altro per umiltà, e magari
di trovare anche un po’ di gioia nel bene altrui. AVARIZIA “Io
sono ciò che ho” L'avarizia
è il più stupido (!) dei vizi capitali perché gode di un potere
che non si realizza mai: il denaro accumulato dall'avaro, infatti, ha in sé
il potere di acquistare tutte le cose, ma questo potere non deve essere
esercitato, perché altrimenti non si ha più il denaro e quindi il potere
ad esso connesso. C’è un meccanismo perverso insito nel vizio
dell’avarizia, perché agli occhi dell'avaro il denaro non è un mezzo
per qualcos'altro, ma un fine in sé, anzi la forma pura del potere
che il denaro possiede alla sola condizione di non essere speso… LUSSURIA “Rendimi
casto, ma non subito” La radice
della parola lussuria coincide con quella della parola lusso - che
indica un’esagerazione - e quella della parola lussazione - che
significa deformazione o divisione: diventa quindi chiaro il significato
di lussuria, che indica qualcosa di esagerato e di parziale. Il lussurioso
è quindi portato a concentrarsi solo su alcuni aspetti del partner (il
corpo tendenzialmente) che diventano il polo dell'attrazione erotica. Solo
quando l'intero rapporto viene negato ci si trova di fronte al vizio,
altrimenti l'istinto alla sessualità non va necessariamente
represso: la salute del corpo e l'equilibrio della mente non si
raggiungono con la repressione delle passioni, ma con la loro equilibrata espressione… IRA L'ira è
percepita come qualche cosa d’altro da noi, che può impossessarsi di
noi facendoci perdere la capacità di controllo e l’uso della ragione. A
posteriori, chi si è arrabbiato pensa di essere stato posseduto da
qualche cosa di animale (imbufalirsi...): la rabbia è sempre generata da
qualcosa fuori di noi, anche se poi, a guardarci bene, il nemico molto
spesso è proprio dentro di noi... La nota positiva sta nel fatto che la
rabbia si può controllare, facendosi carico delle proprie passioni, o
almeno cercando di affrontarle
con il massimo della razionalità di cui siamo capaci! GOLA “Chi
beve solo acqua ha un segreto da nascondere” Come dice
la saggezza popolare "Uccide più la gola della spada", e
non si sbaglia di molto: il peccato di gola coincide con un desiderio
d'appagamento immediato del corpo per mezzo di qualche cosa di materiale
che provochi piacere: è un'incapacità di moderarsi nell'assunzione di
cibo o, più in generale, nell'oralità (anche i fumatori
commettono peccato di gola!). Combattere questo irrefrenabile desiderio è
cosa estremamente difficile, soprattutto in una società consumistica come
la nostra, ma non tutto è perduto: al di là delle diete malefiche,
dentro ognuno di noi c’è un desiderio di “stare bene” che può
mettere a tacere qualche volta persino lo stomaco…
INVIDIA “La
venerazione non è passività e asservimento, ma riconoscimento di ciò
che è grande” L'invidioso
soffre quando un altro riscuote successo, come se quel riconoscimento
fosse stato negato a lui, che ne aveva diritto, per conferirlo ad un
altro, che non lo meritava: si invidiano principalmente beni o doti
personali che fruttano, a chi li possieda, una stima in ambito
sociale. L’invidia è perlopiù donna, in quanto è legata ad
aspetti esteriori, quali la bellezza, l’affermazione personale e
sentimentale. Combattere l’invidia è molto difficile perché si annida
subdola nella parte più profonda del nostro animo per poi saltare fuori inaspettata:
soltanto la fiducia in sé stessi e una maggiore consapevolezza
delle proprie capacità possono far apprezzare anche i successi degli
altri… ACCIDIA “I
momenti d'ozio sono intervalli di lucidità nei disordini della vita” Chi è in
preda all'accidia non si sente di fare scelte durature, cerca
emozioni sempre diverse, come se proiettasse la propria felicità in un
altro tempo o in un altro luogo. L'accidioso è spesso in balia della sua indecisione,
cambia idea facilmente e, soprattutto, non ha voglia di assumersi le
responsabilità delle sue scelte. Questa instabilità si manifesta
in diversi modi: dal cambiare casa o lavoro al fuggire verso
situazioni ritenute ideali, dall'instabilità di umore all'instabilità di
giudizio, dall'instabilità nei rapporti con le altre persone alla sfiducia
verso se stessi...
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