IL FUTURO DEGLI SCACCHI

Il gioco degli scacchi come lo conosciamo noi oggi non è che il risultato di un'evoluzione durata molti secoli. E se esistono alcune incertezze circa la vera origine del gioco (io sono un sostenitore convinto della teoria che gli scacchi siano nati in Cina, ma questo è argomento per un altro articolo...), non ne esistono circa la sua storia più recente e sulla sua graduale trasformazione.

La Regina e l'Alfiere prima del quindicesimo secolo non avevano le stesse caratteristiche odierne, e sopratutto erano molto meno potenti. L'alfiere fino ad allora era un pezzo quasi immobile e persino inutile. Lo stesso dicasi della Regina che non aveva la forza d'attacco che possiede oggi, siccome poteva muovere soltanto in diagonale e di due casella alla volta.

Le regole dell'arrocco furono codificate e standardizzate solo nel 16mo secolo. E le regole per la promozione del Pedone furono stabilite a metà del 19mo secolo. Lo stallo poi, non era codificato ufficialmente come caso di partita patta fino a dopo il 1800. Possiamo quindi ben vedere che gli scacchi sono sempre stati un gioco alla ricerca costante di una sua perfezione.

Non ci sono motivi per non pensare che questa evoluzione e ricerca di perfezionamento non continui nel futuro. E sicuramente tra cento o duecento anni, il gioco che adesso conosciamo in questa forma, avrà un aspetto e delle regole molto diversi. Una delle possibili direzioni verso cui ci si orienterà è la modifica della posizione iniziale. Il problema più grosso degli scacchi, e che molti grandi maestri del passato hanno sottolineato (proponendo modifiche: Capablanca tra questi, ma anche Fischer e Lasker) sta nel fatto che la situazione di partenza è sempre la stessa. Immutabile.

Mentre con un semplice accorgimento, come per esempio cambiare la disposizione dei pezzi all'inizio della partita, si darebbe nuova linfa a un gioco che è fin troppo 'teorizzato' oggigiorno. Da dominio dei giocatori che memorizzano varianti e dei computer che li supportano, si potrebbe far tornare gli scacchi alla fantasia e tecnica individuale. Chissà se questa, che oggi sembra quasi un'eresia, potrà diventare realtà consolidata tra qualche decennio.