Medicina I rimedi della nonna: vero o falso?
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Chi
non ha mai sentito dire che una mela al giorno toglie il medico di torno,
che i chiodi arrugginiti provocano il tetano e che l'aria condizionata
causa il raffreddore? Ci sono credenze che da sempre ci accompagnano e
alle quali magari ci affidiamo ciecamente. Scopriamo quelle che hanno una
spiegazione scientifica e quelle che, invece, sono frutto di semplici
leggende popolari L'aria
condizionata provoca il raffreddore Quanti di noi sono convinti che
l'aria condizionata faccia venire il raffreddore? Sono in tanti a
pensarlo, ma in realtà questa possibilità non esiste. Molti si
chiederanno, allora, perché dopo aver fatto un viaggio in un'automobile
con l'aria condizionata si ritrovano con tutti i sintomi tipici di un
brutto raffreddore. Ci sono due possibili cause. Innanzi tutto, passando
da un luogo caldo a uno freddo le mucose del naso si dilatano e provocano
il fastidioso gocciolamento. Il fenomeno si chiama rinite vasomotoria. "Non
mangiare i dolci che ti si cariano i denti" è il tormentone che
ci ha accompagnato per tutta l'infanzia, in realtà ciò che rovina i
denti è il non lavarli adeguatamente dopo aver consumato i dolci. Gli
zuccheri che restano in bocca vengono trasformati dai batteri in acidi,
che alla fine vanno a intaccare lo smalto. I mirtilli salvano dalle
infezioni Uno dei rimedi più diffusi nella medicina popolare contro
le infezioni urinarie è il succo di mirtillo. E oggi ha trovato una
spiegazione scientifica: i mirtilli hanno dei composti unici, derivati dal
tannino, che impediscono ai batteri di colonizzare le cellule che
rivestono l'uretra e la vescica. Ad averlo scoperto è stato il
microbiologo americano Anthony Sobota della Ohio University. Ora si sa che
per mantenere una difesa efficace contro i batteri è sufficiente anche
mezzo bicchiere al giorno di succo di mirtillo per sette settimane,
afferma lo scienziato greco-americano Prodromos N. Papas della Tufts
University degli Stati Uniti. Con questa semplice cura gli studiosi
americani hanno osservato la scomparsa dei sintomi della cistite nel 73
per cento delle pazienti. La riprova? Interrotta questa cura, nel 50 per
cento delle donne esaminate l'infezione è ricomparsa nel giro di tre
settimane. Tante vitamine fanno bene Arriva il caldo e ci si sente
sempre stanchi e inappetenti, gli sbalzi di temperatura possono provocare
il raffreddore. Vitamine e sali sono indispensabili al nostro organismo,
ma se si esagera possono creare problemi di vario tipo: dai calcoli renali
nel caso di abuso di vitamina C ai disturbi cardiocircolatori, come
aritmie e cali di pressione, se si eccede con i beveroni ricchi di
potassio. Per non parlare della vitamina A, molto usata per facilitare
l'abbronzatura: meglio una carota al giorno (che contiene 5-6 milligrammi
di betacarotene, il precursore della vitamina A) del rischio di
sovradosaggio che può provocare dal mal di testa ai disturbi cutanei. L'acqua
gelida rinforza il fisico Dormire al freddo o fare docce con acqua
gelida tempra il fisico e lo rende immune da influenze e raffreddori. Lo
hanno scoperto i ricercatori dell'Army Research Institute of Environmental
Medicine del Massachusetts: il nostro corpo si abitua al calore grazie
alla termoregolazione permessa dal sudore. Non esistono, invece,
esperimenti scientifici che testimonino l'adattamento dell'organismo a un
clima più freddo né si sono riscontrati effetti positivi sul numero dei
raffreddori. Baking soda: un dentifricio naturale Sulla confezione
di molti dentifrici in commercio oggi compare tra gli ingredienti il
"baking soda", cioè il bicarbonato di sodio. Attenzione, però:
per quanto queste siano caratteristiche del baking soda, non ne è
consigliabile l'uso senza prima aver consultato un dentista, perché la
sua proprietà abrasiva potrebbe creare qualche problema, come, per
esempio, rovinare irreparabilmente la superficie delle protesi. Con una
zolletta il singhiozzo passa Sono infiniti i rimedi per far passare il
singhiozzo: schiacciare la lingua con un cucchiaino, far spaventare il
poveretto colpito dal fastidioso tic, tanto per citarne un paio.
Innanzitutto, mangiare dello zucchero. è un rimedio classico che
funziona: i granelli irritano la gola, interrompendo gli impulsi del nervo
frenico che stimola il diaframma e quindi fa terminare gli spasmi. Una
stranezza che in realtà funziona è bere al contrario, distrae, infatti,
per un momento dal tic. Inoltre, prima di piegarsi per poter bere al
contrario, si trattiene il respiro e questo blocca quasi istantaneamente
gli spasmi. L'aglio cura l'ipertensione Che l'aglio faccia bene è
cosa nota sin dall'antichità: lo sapevano gli egizi, gli indiani e i
cinesi. Oggi è ormai confermato che l'aglio (nella foto i fiori delle sue
piante) aiuta soprattutto chi ha problemi di ipertensione. L'Oms
(Organizzazione mondiale di sanità) ha definito pressione arteriosa
normale quella di 140/90 mm di mercurio; a partire da 160/95 si parla,
invece, di ipertensione. L'aglio è il più potente anti-ipertensivo
naturale, perché agisce come vasodilatatore delle piccole arterie. Il
cibo avariato si sente dall'odore Non è sempre detto che il cibo
avariato si riconosca dall'odore. Esistono, infatti, organismi pericolosi
per la salute dell'uomo, non percepibili né attraverso l'odore né a
occhio nudo. Un esempio?:il botulino che è provocato da un organismo che
vive in assenza di aria. Si può trovare nella carne e nella verdura
in scatola o conservate sotto vuoto. L'intossicazione è causata
dall'ingestione della tossina che in poco tempo raggiunge il sistema
nervoso dove blocca la trasmissione degli stimoli nervosi. Il caffè
scaccia il mal di testa e il gelato lo può provocare. Cominciamo dal
gelato. Tutti i golosi sensibili al freddo sanno che non appena le
sostanze entrano in contatto con il palato, subito sentono una dolorosa
fitta. Il male è provocato dall'improvvisa stimolazione del nono nervo
cranico, quello cioè collegato al palato. Per alleviare il dolore,
provate ad arricciarela lingua spingendola contro il palato. Il caffè,
invece può aiutare in alcuni tipi di mal di testa. Anche se ancora si
ignora la spiegazione scientifica, si sa che la caffeina, nota come
vasocostrittore, è in grado di bloccare la cefalea se presa allo stadio
iniziale. Il fumo rende più deboli La convinzione popolare che il
fumo renda il fisico più debole nei confronti dei virus dell'influenza e
del raffreddore sembra confermata da alcuni recenti studi effettuati
dall'American Lung Association. La ragione consiste nel fatto che i virus
che portano questi disturbi penetrano nell'organismo attraverso le mucose
nasali. In condizioni normali queste fanno da barriera, proteggendoci. Il
fumo, però, contiene agenti chimici che alterano la consistenza delle
mucose, permettendo così al virus di penetrare più facilmente. Inoltre,
il tabacco bruciato produce tossine che rallentano il movimento della
peluria nasale che ha il compito di allontanare microbi e impurità.
Fumando viene anche ridotta l'attività dei fagociti, cioè un tipo di
globuli bianchi, che devono difendere l'organismo dagli attacchi esterni,
proteggendolo così dalle malattie. Una mela al giorno... Una mela
al giorno toglie il medico di torno: una delle più conosciute credenze
popolari ha da poco tempo una spiegazione scientifica. La mela, infatti,
contiene agenti chimici tipici delle piante, i cosiddetti flavonoidi e i
polifenoli, che combinati insieme, agiscono come anticancro e come
antiossidanti. In particolare i benefici fitochimici si trovano nella
buccia del frutto. Questa scoperta, appena pubblicata dalla rivista
Nature, è stata compiuta da due professori (Rui Hai Liu e Chang Yong Lee,
nella foto a destra) e una ricercatrice (Marian Eberhardt) della Cornell
University. Ciò su cui lavoravano da tempo gli scienziati erano le
proprietà delle singole vitamine e delle sostanze chimiche. Il chiodo
arrugginito provoca il tetano Attenzione ai chiodi arrugginiti perché
fanno venire il tetano. Il tetano, infatti è una malattia causata
dalle neurotossine prodotte da un batterio chiamato Clostridium tetani.
Questo batterio è anaerobico, cioè vive in luoghi privi di ossigeno e
preferibilmente sporchi. Perciò il vero problema non è il chiodo, ma le
spore del tetano. In genere questa malattia si contrae attraverso ferite
accidentali "sporche", cioè contagiate dal batterio, come per
esempio terriccio, materiale fecale o metalli ossidati. Una bistecca
evita l'occhio nero Il cosiddetto occhio "nero", che compare
dopo aver preso una botta, è causato dalla rottura dei vasi sanguigni
appena sotto pelle. I pigmenti rossi dell'emoglobina "schizzati"
fuori dai capillari perdono ossigeno e rendono l'ematoma prima bluastro,
poi verde e infine giallo. Pian piano, le cellule si decompongono e
vengono riassorbite dal corpo, facendo tornare la pelle del solito colore.
Questo è il normale "iter". Se si interviene tempestivamente
con del ghiaccio, con una pezza bagnata con acqua fredda o, perché no,
con una bistecca cruda appena tirata fuori dal frigo si potrà evitare di
avere l'"arcobaleno" intorno all'occhio, perché il freddo
blocca l'emorragia.
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