Il Settimo Sigillo (1956)
|
||
Siamo
presumibilmente nel XIV secolo, Antonius Block sta ritornando col suo
scudiero dalla crociata in Terra Santa ed incontra un personaggio alquanto
misterioso: ha il volto estremamente pallido ed è vestito di un mantello
e di un cappuccio scuri. "Chi sei?", gli chiede il cavaliere. E
il personaggio risponde: "Sono la morte." La Morte è venuta a
prendere il cavaliere, ma in cambio di una partita a scacchi questi riesce
ad ottenere una dilazione al compimento del suo destino. La Morte giocherà
come le si addice con i pezzi neri, e perciò il cavaliere avrà il
vantaggio della mossa. Bisogna
qui osservare un anacronismo. In realtà, il soggetto della Danza Macabra
è posteriore di qualche decennio alla diffusione in Europa della peste
nera. Esso si afferma intorno al XV secolo e deve la propria origine alla
rappresentazione dei Misteri religiosi messi in scena davanti alle chiese. Nella
chiesa dove il pittore affresca la Danza Macabra, Antonius Block si
apparta vicino ad un confessionale. Indotto a credere di parlare con un
prete, chi ne ascolta i più intimi segreti dell'anima è invece la Morte,
che riesce così a farsi dire quale sarà la sua strategia di gioco. I
pezzi degli scacchi rappresentano l'immagine di una società tradizionale,
o più estensivamente l'immagine di un mondo, dove luce e tenebra, il
bianco e il nero della scacchiera, corrispondono alla duplice condizione
dell'Essere nello stato di manifestazione e di non manifestazione: Arjuna
e Krishna, l'io e il Sé, il mortale e l'immortale. "
Voglio parlarti il più sinceramente possibile, ma il mio cuore è vuoto -
dice il cavaliere alla Morte - Il vuoto è uno specchio che mi guarda. Vi
vedo riflessa la mia immagine e provo disgusto e paura. Per la mia
indifferenza verso il prossimo mi sono isolato dalla compagnia umana. Ora
vivo in un mondo di fantasmi, rinchiuso nei miei sogni e nelle mie
fantasie."- " E' così crudelmente impensabile percepire Dio con
i propri sensi? Perché deve nascondersi in una nebbia di mezze promesse e
di miracoli che nessuno ha visto?" - dice il cavaliere, che prima di
morie vuole delle "garanzie", dalla Morte. E così prosegue:
“… Io voglio sapere. Non credere. Non supporre. Voglio sapere. Voglio
che Dio mi tenda la mano, che mi sveli il suo volto, mi parli … Lo
chiamo nelle tenebre, ma a volte è come se non esistesse. " "
Forse non esiste" , gli replica la Morte. E il cavaliere risponde:
" Allora la vita è un assurdo errore. Nessuno può vivere con la
Morte davanti agli occhi sapendo che tutto è nulla."- " La mia
vita è stata vuota, l'ho passata ad andare a caccia, a viaggiare, a
parlare a vanvera di cose insignificanti. Lo dico senza amarezza né
rimorso, perché so che la vita della maggior parte della gente è così."
Ma ora Antonius Block vuole compiere "un'ultima azione che abbia un
senso": la sua partita a scacchi con la Morte. Fuori
dalla chiesa, s'imbatte in alcuni soldati che mettono in ceppi una strega.
Riprende il cammino e, giunto nei pressi di un gruppo di abitazioni, il
suo scudiero s'incammina alla ricerca di un pozzo dove rifornirsi d'acqua.
In una delle case incontra Raval, che sta derubando una povera vedova. Lo
scudiero lo riconosce: è lo stesso uomo che diversi anni prima aveva
indotto il suo padrone ad abbracciare la causa della crociata. Lo mette in
fuga e quindi invita la vedova ad unirsi a lui ed al cavaliere. Nelle
vicinanze di una locanda, Skat, Mia e Jof stanno rappresentando una
commedia. L'argomento riguarda l'infedeltà di una donna e la gelosia del
marito. Ben preso la farsa si trasforma però in un episodio
"reale", con Skat che prende la fuga con la moglie del fabbro
Plog. La
commedia inscenata dagli attori girovaghi cessa bruscamente all'apparire
di una processione di flagellanti che annunciano con la loro presenza
l'arrivo dell'epidemia pestilenziale. Nella vicina locanda, il cavaliere
chiacchiera col suo scudiero, il fabbro Plog va alla ricerca di sua
moglie, ed altri ospiti discorrono sul Giudizio Universale e sui segni che
ne costituiscono l'annunzio. Fa la sua comparsa anche Raval che istiga il
fabbro contro Jof, mentre a non molta distanza dalla locanda il cavaliere
si trova presso il carrozzone degli attori e parla con Mia. Sopraggiunto
Jof, il cavaliere propone loro di attraversare la foresta durante la
notte, viaggiando in direzione opposta al percorso lungo il quale si sta
diffondendo la peste. Il cavaliere riprende la partita a scacchi con la
Morte. A
sera, gli attori, Antonius Block ed il suo scudiero si riuniscono alla
locanda, dove si aggrega a loro anche Plog. Calata la notte, s'inoltrano
nella foresta ed incontrano un corteo di soldati che conducono al rogo la
strega veduta il giorno innanzi dal cavaliere davanti alla chiesa. Al
limite della foresta, la compagnia incontra anche Skat e la moglie del
fabbro, che subito si avventa contro il rivale. Questi, per salvarsi,
finge il suicidio con un pugnale da scena. Lascia che tutti si allontanino
e quindi si arrampica su di un albero per riposarsi un poco. Risvegliato
dal rumore di una sega, si accorge di essere al cospetto della Morte, che
sta tagliando l'albero su cui si era rifugiato: il suo tempo è scaduto. Segue
l'incontro con Raval. Colpito dal morbo pestilenziale, giace pure lui nei
pressi di un albero abbattuto. Intanto, il cavaliere riprende la sua
partita a scacchi con la Morte, che improvvisamente si rende manifesta
anche a Jof. Questi allora prende con sé la moglie ed il figlioletto, e
si allontana dal gruppo fuori dalla foresta. Accortosi della loro partenza
Antonius Block può finalmente perdere la partita: è riuscito ad
ingannare la Morte per il tempo sufficiente a permettere la salvezza dei
due attori e del piccolo Mikael. L'indomani
Antonius Block raggiungerà il proprio castello dove ritrova la sua sposa,
oramai invecchiata. Il loro destino e il destino dei suoi amici si compie.
Lontano, Jof racconta alla moglie di avere avuto una visione: la Morte
trascina con sé in una danza il cavaliere, lo scudiero Plog sua moglie e
tutti gli altri, e in fondo al corteo c'è Skat, il giullare, "la
pioggia cade sui loro volti e lava le loro guance dal sale delle
lacrime." Jof
Mia e Mikael sono salvi. Antonius Block, perdendo, ha vinto la sua
partita-
|
Per tornare direttamente alla prima pagina