LEZIONI D'INGLESE:
ALCUNE RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU' FREQUENTI


- Desideri imparare l'inglese ma parti “da zero”?
Non temere: si parte esattamente dal livello in cui ti trovi, persino se credi di trovarti... sotto zero.

- Ti hanno detto che se vuoi imparare l'inglese devi iniziare subito a “pensare in inglese”?
E magari hai pensato fra te e te (forse vergognandotene): “ma come faccio a pensare in inglese se ancora non conosco una parola d'inglese?” Se hai pensato così, non hai affatto torto, e anzi hai tutto il diritto di fare domande e considerazioni in italiano, ricevendo le relative risposte in italiano, fino a quando ne hai bisogno, senza alcun imbarazzo

- Hai studiato l'inglese a scuola, magari per anni, eppure non sai che pesci pigliare, nella conversazione, dopo aver detto “Hello”, “Nice to meet you” e “How are you"?
Questo potrebbe voler dire, ad esempio, che ti hanno insegnato le regolette della grammatica (tempi verbali, verbi modali, ordine delle parole nella frase, posizione degli avverbi, i possessivi, i comparativi…) dimenticando di farti conoscere la lingua viva, l'inglese concreto che si usa ogni giorno.

- Lezioni “personalizzate” significa anche questo: sapere che impari l'inglese con qualcuno che conosce a fondo proprio le difficoltà che incontra chi è di lingua italiana.
Chi è di lingua italiana, infatti, nello studio dell'inglese incontra difficoltà specifiche, diverse da quelle in cui si imbattono persone di altre nazionalità.

- Ti hanno indotto a pensare che sia opportuno tralasciare o rimandare l'apprendimento di determinate espressioni in quanto si tratta di espressioni “idiomatiche” (“better hit the road”, “nothing to it”, “beats me”, “way to go!”, “can't win 'em all”, ”when it comes to that”, “make my day!”, “can't be helped”, “make no mistake”…)?
Ma allora come fai a capire l'inglese se chi lo parla usa queste espressioni quotidianamente? Pensa per analogia all'italiano: siamo sicuri che espressioni quali “Sei anche tu della partita?”, “Meglio mettere le mani avanti”, “Così prendi due piccioni con una fava” siano così rare e non facciano invece parte della lingua viva quotidiana?

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