Pensando al mare risulta impossibile
non pensare anche ai gabbiani, che volano lenti
all'orizzonte o pigri si lasciano cullare dalle onde. Chi
ha visto poi un peschereccio tornare al porto avrà
senz'altro notato il codazzo di gabbiani che lo seguono,
speranzosi di riuscire a catturare uno dei pesci che i
pescatori ributtano in mare... Oggi
l'immagine dei gabbiani è forse meno poetica, perché
spesso la associamo alle discariche. D'altra parte un
animale intelligente ed opportunista come il gabbiano non
avrebbe potuto lasciarsi sfuggire un'occasione tanto
facile per riempirsi la pancia con poca fatica. Ma non
per questo dobbiamo credere ai luoghi comuni che vogliono
i gabbiani sporchi e portatori di malattie. Sono tutte
invenzioni nate da convinzioni sbagliate. I gabbiani al
contrario sono molto puliti e dedicano molte ore al
giorno alla pulizia delle penne.
Ad una città come Trieste, di mare e di pesca,i
gabbiani devono essere legati indissolubilmente. Ed infatti i tetti
della nostra città sono stati scelti da qualche coppia per farvi il
nido. In Europa sono poche le città che
hanno colonie urbane di gabbiani reali... E Trieste è nel
breve elenco accanto a città come Lisbona, Barcellona, Roma, Genova,
Istanbul...
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Gabbiani
Gabbiano reale (Larus
michaellis) Il gabbiano reale è il gabbiano che
siamo abituati a vedere in città. Grande e
bello, gli esemplari adulti sono caratterizzati
da una livrea di un bel grigio omogeneo, le
primarie che spuntano dall'ala richiusa nere,
puntinate in cima di bianco. le zampe sono di un
bel giallo vivo, come il becco, che porta in
punta una macchiolina rossa (macchia gonidale).
Nei gabbiani reali è possibile
capire l'età in funzione dell'aspetto. Gli
adulti sono gli esemplari che hanno 4 o più anni
di vita e sono caratterizzata dal manto grigio e
dall'assenza di marrone nella livrea.
Diversamente i giovani, si
suddividono in primo inverno, prima estate,
secondo inverno e così via, in funzione della
quantità di bruno che portano sul dorso e sulle
ali. Quella colorazione marrone sono i resti del
piumaggio giovanile che l'esemplare non ha ancora
eliminato con la muta. Per eliminarla del tutto,
un gabbiano impiega quattro anni.
NB: A volte è
possibile osservare qualche gabbiano reale che ha
un tubetto colorato su una zampa. Si tratta di un
anello che ha incisa una sigla. Quella sigla
identifica l'animale, in questa maniera,
leggendolo attraverso un cannocchiale è
possibile seguire i movimenti dell'animale. Se vi
capita di leggere un anello, notatevi la sigla ed
il colore dello stesso e speditelo all'INFS
(Istituto Nazionale della Fauna Selvatica - infszumi@iperbole.bologna.it). Loro vi invieranno allora la storia
del gabbiano di cui avrete letto l'anello.
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Gabbiano
comune (Larus ridibundus)
E' un gabbiano di piccola
taglia, caratteristico e facile da osservare
anche nel nostro Golfo.
Il mantello è di un grigio
più chiaro di quello del gabbiano reale, le
zampe sono rosse come il becco, tranne la punta
che è nera. In condizioni di luce non ottime, il
becco può comunque apparire interamente nero. In
estate la testa del gabbiano comune è
caraterrizzata da un cappuccio color nero seppia,
mentre in inverno restano solamente due
macchioline dietro agli occhi che possono
ricordare le cuffie di un walkman.
La livrea da adulto il gabbiano
comune la assume al secondo anno di vita. nel
primo le zampe sono di un rosa spento e sull'ala
e sulla coda presenta ancora tracce brune della
livrea giovanile.
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Gabbiano corallino (Larus
melanocephalus) Dimensioni simili a quelle del gabbiano
comune, in estate è inconfondibile,
caratterizzato dalla testa nera, con l'occhio
cerchiato di bianco ed il becco rosso fuoco, con
la punta gialla. Il mantello è grigio, molto
chiaro, la punta delle ali (le primarie) sono
bianche.
Nella livrea invernale è molto
simile al gabbiano comune, dal quale si
differenzia per alcuni particolari. Innanzi
tutto, il nero sulla testa che non si limita alle
macchie auricolari, ma si estende fin sugli
occhi. La punta delle ali poi (penne primarie)
sono bianche, mentre nel gabbiano comune sono
nere, gocciolate di bianco. Anche la struttura è
diversa: il gabbiano corallino è più grosso e
paffuto. Questo carattere si nota bene
soprattutto in volo, ma necessita di un po' di
esperienza.
Nella seconda foto sono a
diretto confronto le due specie: il gabbiano
corallino è quello davanti a sinistra, mentre il
gabbiano comune è quello dietro a destra. Non è
possibile notare le primarie del comune, ma è
un'ottima foto didattica, per studiare le
differenze nella forma e nella colorazione della
testa in inverno nelle due specie
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Gavina (Larus
canus) E' un visitatore invernale, che non è
infrequente osservare a gennaio passeggiando sul
Lungomare di Barcola o al castello di Miramare.
Di dimensioni intermedie tra il gabbiano reale ed
il gabbiano comune, si differenzia da entrambe
per il becco giallo e corto, il grigio della
livrea, le zampe giallo-verdognole e l'occhio
scuro.
In inverno poi è
caratterizzata dalle striature brune che le
ricoprono la testa ed il collo.
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Zafferano
(Larus fuscus graellsii)
Anche questa specie è una
visitatrice invernale. può capitare di
osservarla in inverno a Barcola o a Miramare. E'
molto simile al gabbiano reale, ma se ne
differenzia per il colore del mantello che è
più scuro. A seconda della zona da cui proviene
l'animale può variare da un grigio antracite
fino ad arrivare ad un nero molto intenso.
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Gabbiano nordico (Larus
argentatus) Un altro gabbiano che si può osservare
nel Nostro Golfo durante i mesi invernali è il
gabbiano nordico. Da poco separato dal gabbiano
reale, se ne differenzia per il grigio della
livrea, che ha un tono più freddo, con riflessi
bluastri, per le zampe color carnicino e per
avere nei mesi invernali la testa coperta di
zigrinature scure.
E' in realtà molto difficile
da distinguere sul campo dal gabbiano reale ed a
meno di non essere esperti, il rischio di
confondersi è molto elevato.
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Gabbiano tridattilo (Rissa
tridactyla) L'ultima specie che tratteremo qui è il
gabbiano tridattilo. E' un gabbiano abbastanza
comune nei nostri mari, ma estremamente difficile
da osservare. E' infatti una specie pelagica, che
vive molto al largo e quindi a meno di non
incontrarlo durante un'uscita in barca, raramente
ci capiterà di osservarlo a riva. A terra
infatti viene quasi solamente per nidificare su
altissime pareti rocciose, nel NordAtlantico dove
forma delle colonie numerosissime.
- Caratteristiche della
specie solo le zampe molto corte e nere,
adattate alla sua vita in alto mare. Può
poi essere identificato per il becco
robusto, di colore giallo.
- In volo è caratteristico
il suo contrasto bianco-nero dell'ala,
che sembra che qualcuno gli abbia intinto
la punta in una boccetta di inchiostro.
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Sterne
Beccapesci
(Sterna sandwichensis)
Il beccapesci è una grossa
sterna, un po' più piccola di un gabbiano
comune. Facile da riconoscere in volo, per il suo
volo molto sfarfallato e rumoroso, emette infatti
in continuazione un tipico verso sgraziato. Da
posato si riconosce per il ciuffo nero estivo (in
inverno perde il cappuccio nero e resta solo una
specie di mascherina scura sugli occhi) e per il
becco lungo e sottile, con una macchiolina gialla
proprio in punta.
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