GUARDIAMO AVANTI (autore anonimo):
Nell'editoriale dello scorso numero si è tentato di dare una ragione
dell'esistenza delle lite civiche sottolineando la specificità del
oro campo d'azione, limitato alla gestione della realtà locale e con
un taglio particolarmente pragmatico, in aggiunta, non in alternativa, all'esistenza
dei partiti a diffusione nazionale.
Non sempre si è stati compresi, ma sappiamo che la responsabilità
di non essere abbastanza chiari è tutta di chi scrive.
Vogliamo condividere questa volta una preoccupazione che ritengo comune:
chi governerà Senago negli anni futuri?
E non ci stiamo cimentando in in revisioni elettorali, ma generazionali.
Se guardiamo le persone che hanno parte attiva nella politica senagheseci
accorgiamo che in questi venti anni non c'è stato quasi ricambio.
E' facile dire che la sindrome da vinavil ha colpito u po' tutti. In quel
guazzabuglio del cuore umano, per dirla come Manzoni, ci sta dentro senz'altro
un po' di amizione personale, ma anche il desiderio di essere utili e di
dare una mano a plasmare la propria comunità con l'apporto delle proprie
personali idee.
Ma il ricambio generazionale non c'è stato anche perchè sono
ormai pochi i giovani che si avvicinano alla politica con sufficiente motivazione
e preparazione.
Le cause sono tante, Le diamo per conosciute e passiamo oltre.
Passiamo al "che fare?". Perchè questo fenomeno colpiscetutti gli
schieramenti. Qualcuno a volte dice: noi abbiamo i giovani. Già, ma
quanto durano? Che preparazione hanno? Dov'è il loro contributo?
Leggo su una rivista locale l'intervento di un giovane segretario di partito.
Che è giovane lo si capisce dalla foto, ma che cosa dice di nuovo,
di politico? Fa la lista delle cose che non vanno. Alcune delle cose dette
sono facilmente condivisibili. Ma questo è un gioco facile, che riesce
sempre, perchè qualche cosa che non va lo si trova sempre. E' anche
sdegnato, ma poi tutto finisce lì, senza una proposta che nasca da
una identità.
In Consiglio comunale qualche giovane consigliere è presente ma,
quando interviene, conme interviene?
E adesos u attimo di calma. Chi ci ha seguito fin qui sta già pensando
a coe ribattere le affermazioni fatte. I più buoni stanno pensando
alle travi e alle pagliuzze. E' ovvio che in questo momento la trave si trova
collocata nell'occhi di chi scrive e le pagliuzze nell'occhio di tutti meno
che del lettore. Qualcuno sta mentalmente borbottando di guardare incasa
nostra.
Noi del movimento stiamo guardando dentro casa nostra, e non è detto
che quello che vediamo ci paice tanto. Ma -ripetiamolo- è un problema
di tutti.
Esiste negli ambienti della nostra politica il desiderio di lasciarci dietro
una nuova generazione in grado di gestire la nostra comunità? E' avvertito
il danno del vuoto che si sta preparando? C'è davvero il desiderio
di far crescere i giovani, oppure sotto sotto li si frena perchè si
teme il momento in cui essi chiederanno di avere un ruolo che ormai alcuni
di noi sentono proprio come di diritto?
Se davvero vogliamo avere dei successori cerchiamo di alzare il livello del
dibattito politico fino ad un serio confronto, evitando le posizioni preconcette,
il pettegolezzo, il sentito dire, il teatrino. Perchè se i giovani
dicono le banalità, è perchè nonfanno altro che ripetere
le nostre banalità.
Se rifiutano la pazienza e la fatica del documentarsi, è perchè
noi non lo facciamo più, o non l facciamo con loro. Le cose da fare
sono tante, i tempi della politica sono già lunghi di per se stessi,
e quelli della amministrazione sono ancora più lunghi. Di tempo da
perdere ce n'è poco.
Ma educare non è perdere tempo, è investire nel futuro.