niggher
Non c'è belva, anche la più feroce, cha a volte non abbia un senso di pietà.
Io non ne ho alcuno. Perciò non sono una belva.
Ps
Quanto su scritto è opera di un "grande".
W.Shakespeare
 

 

 

glucadl

Caro Roberto credo che una spiegazione è insita nella frase stessa : Non c'è belva, anche la più feroce, cha "a volte" non abbia un senso di pietà.
Quell'"A volte" vuol dire che potrebbe anche non averlo mai e di conseguenza potrebbe essere che "A VOLTE" colui che parla è una belva. Almeno io la interpreto così e ciononostante anche il fatto di ammettere di non provare un briciolo di pietà sta ad ammettere che è una belva di sicuro eheheeh !!Ma in questo mondo quanti di noi sono belve e quanti invece sono agnelli ? Probabilmente lo siamo entrambi in egual misura !! Chi di voi si sente solo vittima e mai carnefice ?Provate a pensare un attimo e trovate una risposta ma che sia vera !!

 

niggher

Quel: "io" non ne ho alcuno.... non sono io, cioè lo scrivente. E' una frase del RiccardoIII° di Shakesperare. Appunto, come tu hai colto, egli dicendo:....io non ne ho alcuno....esplicitamente dice, d'essere peggio di una belva.
Ok, Gian, se conosci il Riccardo III°,beh...non sei stato un vero e proprio mostro (ahahahah), se così non è, hai avuto acume.

avana

Noi esseri umani non siamo belve, ma peggio. Le nefandezze che facciamo sono non narrabili. Siamo ignobili alla distruzione che provochiamo. Peggio di così.

 

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