RODDY DOYLE: Paddy Clarke Ah Ah Ah
Tootsie gestiva un grande negozio tutto
sporco, sul lungomare, un po' piu' su di dove andavamo a nuotare. Le
vetrine erano cimiteri di vespe; si seccavano e si rompevano al sole. Noi
ne aggiungevamo qualcuna. Facevamo collezione di vespe, e di api; le
mettevamo in un barattolo, le guardavamo agitarsi e morire, poi andavamo
da Tootsie's e, quando Tootsie non ci guardava, versavamo gli insetti
morti sulla roba che c'era in vetrina. Ma avremmo potuto farlo anche
mentre ci guardava; quella ti fissava ma non vedeva niente; ci voleva un
sacco di tempo perche' mettesse a fuoco le cose. Non era la proprietaria
del negozio, Tootsie. Lo mandava avanti per conto di qualcun'altro. Faceva
tutto al rallentatore, tutto. Certe volte c'era perfino il replay; lei
pigliava di nuovo qualcosa, con una lentezza terribile, per controllare il
prezzo un'altra volta. Scriveva il prezzo di ogni articolo su una busta di
carta, aveva una scrittura nitidissima; per tirare la linea sotto i numeri
usava il righello. Poi faceva la somma, ma a meta' strada si fermava e
ricominciava daccapo, come se stesse scendendo giu' da una scala con pioli
traballanti. Era in questo momento che potevi sgraffignare quello che
volevi e svignartela. Una volta le rubammo la scaletta, quella che usava
per raggiungere gli scaffali piu' alti. Io la presi da un lato, Kevin
dall'altro. La signora che Tootsie stava servendo non era una delle nostre
parti. Non la conoscevamo. Facemmo come se stessimo spostando la scala per
aiutare Tootsie, e uscimmo seri seri. Poi gettammo la scala in mare. Fece
un bel rumore, ma non tanti spruzzi. Ci salimmo sopra quando c'era quasi
l'alta marea per dare l'impressione di camminare sull'acqua. Secker & Warburg Ltd 1993 - Ugo Guanda Ed. 1994 - Traduzione di Laura Noulian Gallerie |