La
vita è un viaggio verso il centro di se stessi e verso gli altri.
L'anima
non vede nulla nella vita che non abbia vissuto di persona.
Spesso
un grave malattia è occasione di immensa libertà.
Di
una cosa soltanto siamo certi: sappiamo
che sono veri soltanto i cuori dei nostri amici.
Molto
spesso gli uomini, per perseguire i propri interessi sono disposti a
compiere qualsiasi misfatto; poi, la riuscita dei loro intenti giustifica
nel loro animo anche il comportamento meno edificante.
Voglio
vivere e morire in pieno amore, così la mia anima se ne andrà doce
doce verso la sorgente da dove
è venuta.
L'aritmia
del cuore è deprecabile non perché indica che ci stiamo approssimando
alla fine del nostro viaggio e della nostra storia, ma perché toglie alle
cose, a tutte le cose, fatte e non fatte e da farsi, la loro solenne
armonia.
Fortunato
chi ha una intelligenza viva e una volontà ferma; egli unisce l'ottimismo
della volontà all'ottimismo dell'intelletto.
L'esperienza
mi ha insegnato che, nella migliore delle ipotesi, le idee di un uomo
illuminato verranno captate dai politici trent'anni dopo.
Ho
quarant'anni e non vorrei trascorrere il resto dei miei giorni
rimpiangendo il passato, sperando nel futuro, senza mai essere soddisfatto
del presente.
Solo
gli stupidi ed i tiranni non cambiano mai.
Nessuno
è più ordinato di un morto.
E'
difficile battere le mani a chi te le ha legate dietro la schiena.
Il
mio passaggio nel mondo dura quanto il colore dei fiori.
La
prima qualità dell'amore è la forza.
Bisogna
acquisire la consapevolezza che non siamo testimoni di tutto il male del
mondo, ma responsabili.
La
sola vera infedeltà ha luogo quando un uomo vivo si adopera per la
propria morte.Siamo infedeli se guardiamo chi siamo e come ci comportiamo
con la natura.
Non
vogliamo un futuro radioso, se questo dovrà avvenire a discapito dei
nostri figli.
Non
ha senso avere fretta, tanto sappiamo già dove giungeremo: la vita non è
una corsa, ma un tiro a bersaglio, non è il risparmio di tempo che conta,
bensì la capacità di trovare un centro.
Il
modo migliore per trasmettere agli altri ciò che abbiamo appreso é di
raccontarsi con la più grande sincerità possibile.
Il
desiderio di
gloria nasce
da una
forma di
incomprensione, forse la peggiore.
Di
nient'altro viviamo se non dei nostri sentimenti, poveri belli o
splendenti che siano, e ogni qualvolta facciamo torto ad uno di essi è un
colpo che portiamo al nostro cuore. E non solo metaforicamente.
Visto
che la morte è inevitabile, bisogna comportarsi come Molière (che morì in
scena). Fare in modo, cioè, che quando giunge, la morte
ci trovi a fare la cosa che ci piace di più: se proprio dobbiamo
morire, è meglio morire da vivi!
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