Indietro

Guccini

Quattro stracci



La trascrizone degli accordi è amatoriale, ed è per uso privato,
in ogni caso non commerciale. Declino ogni responsabilità derivante da un uso
improprio del materiale.
Tutti i testi e le musiche citati sono protetti da Copyright.


 	   Re
E guardo fuori dalla finestra 
	   Do                          Sol Do  Sol
e vedo quel muro solito che tu sai,
               Re 
sigaretta o penna nella mia destra, 
				       Do           Sol Do Sol
simboli frivoli che non hai amato mai;
 Sim                                                         
quello che ho addosso non ti è mai piaciuto,
					  Do
racconto e dico e ti sembro muto,
    Sol                                     
fumare e scrivere ti suona strano, 
			    La
meglio le mani di un artigiano
	   Sol                Do           Re        
e cancellarmi è tutto quel che fai;
	                 Sol 
ma io sono fiero del mio sognare, 
		  Re                    Mim
di questo eterno mio incespicare
            	Sol                       
e rido in faccia a quello che cerchi 
		Re            Sol Do ||| Sol Do Sol
e che mai avrai

Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, 
ad invecchiare senza maturità;
ma maturo o meno io ne ho abbastanza 
della complessa tua semplicità;
ma poi chi ha detto che tu abbia ragione, 
coi tuoi "also sprach" di maturazione
o è un'illusione pronta per l'uso, 
da eterna vittima di un sopruso,
abuso d'un mondo chiuso e fatalità; 
ognuno vada dove vuole andare,
ognuno invecchi come gli pare, 
ma non raccontare a me solo cos'è la libertà.

La libertà delle tue pozioni, 
di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia,
di manuali contro le frustrazioni, 
le inibizioni che provavi qua a casa mia,
la noia data da uno non pratico, 
che non ha il polso di un matematico,
che coi motori non ci sa fare 
e che non sa neanche guidare,
un tipo perso dietro le nuvole e la poesia; 
ma ora scommetto che vorrai provare
quel che con me non volevi fare: 
fare l'amore, tirare tardi, o la fantasia.

La fantasia può portare male 
se non si conosce bene come domarla,
ma costa poco, val quel che vale, 
e nessuno ti può più impedire di adoperarla;
io se dio vuole non son tuo padre, 
non ho nemmeno le palle quadre,
tu hai la fantasia delle idee contorte, 
vai con la mente e le gambe corte
poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla;
le vie del mondo ti sono aperte, 
tanto hai le spalle sempre coperte
ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla.

Per rifiutare sei stata un genio, 
sprecando il tempo a rifiutare me,
ma non c'è un alibi, non c'è rimedio, 
se guardo bene no, non c'è un perché;
nata di marzo, nata balzana, 
casta che sogna di esser puttana,
quando sei dentro vuoi esser fuori 
cercando sempre i passati amori
ed hai annullato tutti fuori che te, 
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri,
quei quattro stracci in cui hai gettato l'ieri, 
					Sol Do
ma  io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, 
			Re                        Mim 	Do
quei quattro stracci in cui hai buttato ieri
               Sol                      Re Mim
persa a cercar per sempre quello che non c'è
	 
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, 
quei quattro stracci in cui hai buttato ieri
persa a cercar per sempre quello che non c'è

io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, 
quei quattro stracci in cui hai buttato ieri
              Sol                  
persa a cercar per sempre quello che 
		     Re		Sol Do ||| 
non c'è.


   


Indietro

Home